martedì 13 gennaio 2009

facebook: come spiare e controllare una società, sempre a danno del cittadino ignaro

Ora che sei giunto qui digitando 'spiare su facebook', devi sapere che:
S
i fa un gran parlare di questo social network. Proprio perchè se ne parla tanto la cosa ci è sembrata fin da sùbito sospetta. Siamo ormai consapevoli del fatto che quando un argomento viene trattato anche dalla televisione (non importa in che termini), allora siamo di fronte a un vero mega-spot. Ci siamo chiesti: perché in tv fanno pubblicità a facebook? Partendo da qui, la risposta non può che essere perchè qualcuno ha necessità di far iscrivere quanta più gente possibile. E a che scopo?
Facebook ha la caratteristica di raccogliere utenti che vengono invitati a dichiarare i proprii dati personali. Nella maggior parte dei casi, l'ingenuo utente, oltre a dichiarare il proprio nome e cognome, inserisce altre informazioni come la propria città, la propria mail, lo stato civile, l'orientamento religioso, ecc. In questo modo egli entra a far parte di una enorme banca dati che, al contrario di quanto fa un'anagrafe comunale, raccoglie anche le cose più private e intime, fino a schedare i tuoi gusti in fatto di musica, politica, tendenze sessuali, vizi... e questo, anche con l'ausilio dei vari 'gruppi' a cui ci si può iscrivere, apparentemente divertenti o interessanti.
Le due domande chiave sono: chi c'è dietro il banco di controllo di facebook? E che intenzioni ha?
Molti sbagliano a pensare che facebook sia come una piazza, dove si spettegola, si ride, si litiga , all'ombra di qualche monumento o fontana. No. In una piazza reale non c'è nessuno che, in maniera occulta, gestisce le informazioni personali per un uso commerciale. Sì perché lo scopo di facebook è anche quello di fornire 'ad altri' notizie e informazioni riservate per conoscere chi è quell'utente, come vive, come si muove, cosa legge, come mangia, di che umore è prevalentemente o in quel preciso momento (!!!).
Un altro scopo è quello di saggiare e misurare il clima sociale, registrarne le variazioni e le tendenze. Se i fan di Che Guevara superano quelli di Benito (o viceversa) è un dato che ha la sua importanza, soprattutto quando il numero di iscritti è notevole. Questi sono tutti dati che interessano alla politica. Qualsiasi società che si occupa di indagini di mercato pagherebbe oro per avere queste informazioni. Con facebook sono accontentate, sia la politica, sia le società di statistica. Aggratis!
E' la gestione di facebook, qui, ad essere sotto esame, non lo strumento in sè. Sì, perché il fatto di essere aggregati, uniti, compatti, in linea di principio sarebbe un'azione auspicabile e nobile sotto molti aspetti, perché possedere un unico canale faciliterebbe di molto anche noi bloggers, con le nostre difficoltà di trovare e di aggregare duecento altri 'colleghi' con la stessa ideologia e di fare davvero rete per un'azione comune. Invece, su facebook, tutti gli iscritti di un gruppo possono persino essere contattati tutti allo stesso momento, con una sola mail da parte dell'amministratore del gruppo (colui che ha creato quel gruppo). Insomma, l'unione di ideali fa la forza, soltanto che in facebook questa forza è passiva, è controllata e serve ai progetti occulti di ignote figure che stanno dietro le quinte.
Anche i politici hanno creato i loro gruppi su facebook, ma anche questo fatto genera molti sospetti: davvero ai politici interessa interagire con la gente? Ne siamo davvero così convinti? Se sì, ci domandiamo come mai hanno aspettato proprio facebook, prima dov'erano? In realtà, l'inclusione dei politici serve a misurare non soltanto la loro popolarità in maniera concreta e istantanea (senza spendere una lira in indagini statistiche), ma soprattutto a tenere sotto controllo i flussi e i riflussi delle ideologie che si muovono nel nostro Paese.
Allora vorremmo lanciare da qui un invito al signor Mark Zuckerberg, ideatore di facebook e -pare- adepto dei servizi segreti, che utilizzare informazioni personali, estorte subdolamente a scopi commerciali e politici è reato.
Un consiglio a tutti gli iscritti: utilizzate il servizio di 'suicidio virtuale' seppukoo per cancellare le informazioni che arricchiscono le aziende, quindi fatevi un nuovo profilo. Ne ha parlato anche la Gabanelli a 'reporter' (GUARDA LA PUNTATA). (Info su seppukoo).

AGGIORNAMENTO: il ministro dell'interno Maroni ha preso contatti con facebook Italia. I gruppi che inneggiano al fascismo sono tutti lì, mentre quelli che criticano l'operato del governo Berlusconi vengono chiusi in gran numero (chiusi anche molti profili personali per motivi politici). I fascisti creano falsi gruppi a tema solidale e pacifista per acquisire molti iscritti, ma poi cambiano il nome al gruppo che diventa un gruppo violento e razzista (e vi ci trovate dentro senza volerlo). Meditate.

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11 commenti:

Unknown ha detto...

Oppure non iscriversi proprio. Sono d'accordo con la tua esposizione. Ma credo che facebook conti sopratutto sullo sfrenato esibizionismo della gente e non solo degli ingenui. Ha sempre puzzato per me!

coscienza critica ha detto...

@ Riverinflood
Certo, è meglio non iscriversi. L'articolo non incoraggia certo a farlo.
Volevo analizzare anche l'aspetto di cui tu parli, cioè dell'esibizionismo (che esiste eccome), ma il post era già troppo lungo e il tema richiede altrettanto spazio.

Lucien ha detto...

Ho rinunciato a Facebook perché preferisco dedicare il mio tempo alle persone in carne e ossa, ai blog, al cinema e alla musica e già faccio fatica. Penso che continuerò così anche in futuro.

coscienza critica ha detto...

@ Lucien
In questo caso, la tua è una saggia e utile decisione. :-)

pia ha detto...

Quello che hai scritto mi mette paura...
Insopportabile, per me, il concetto di schedario: lasciateci vivere!
Il più temibile tuttavia è l'essere catalogati per appartenenza politica o religiosa, davvero inquietante.

coscienza critica ha detto...

@ pia
Tra l'altro, ci hanno mandato una mail con dei link interessanti e, se possibile, ancora più paurosi, sicuramente più dettagliati.

➔ Sill Scaroni ha detto...

Ha ragione coscienza critica. Fecebook come qualsiasi altro che ha una base di dati non è certamente affidabili, perché non sappiamo per quale scopo si sta utilizzando quello che la gente dice. Per questo è che ho sempre molto attenta a non divulgare dati personali.

coscienza critica ha detto...

@ Sill Scaroni
Benvenuta. Forse i miei collaboratori ed io faremo un post dedicato alla vicenda della mancata estradizione di Battisti dal Brasile e la presa di posizione di Lula. Vedremo. Non so.
Ciao

pia ha detto...

L'avevo già capito allora che era una porcata e intanto mi ci sono lasciata scendere...
Farò retromarcia.

Thanos ha detto...

Ogni volta che qualcuno mi manda un link a Facebook, quando provo di aprirlo, ricevo un messaggio “debbi prima iscriverti per vedere questa pagina”… come se loro unico scopo fosse di avere tanti utenti quanto possibile.
Mentre io preferisco vedere prima e poi, forse, iscrivermi. Dunque non mi sono nemmeno iscritto a Facebook… forse sono un dei pochi a non averlo fatto.

Marco ha detto...

Ciao a tutti anche io sono un NON iscritto a facebook e per questo ne vado davvero fiero..da un pò di tempo faccio ricerche su come tutti questi social network spiano la gente e devo dire che si camuffano molto bene..ti stimo davvero per quello che dici spero che prima o poi si accorgeranno tutti di come ci stanno usando per i loro (loschi) fini...il mondo in questo momento è dominato dal male..purtroppo..CIAO A TUTTI!

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