sabato 24 gennaio 2009

Lampedusa: un comportamento civile non genera violenza. Maroni e il governo sì!

Ci accodiamo al post precedente, quasi senza soluzione di continuità, per parlare ancora della Sicilia e della sua encomiabile umanità. Lo facciamo alla luce di quello che sta accadendo a Lampedusa in questi giorni. I fatti li conoscete: all'alba di oggi, 24 gennaio 2009, un centinaio di tunisini escono dal Centro di Permanenza Temporanea (cpt) in sèguito alle nuove direttive ministeriali che vogliono trasformare il centro in un campo di 'impacchettamento e rispedizione al mittente' degli ospiti stranieri. A mezzogiorno, dallo stesso centro, tutti i 1300 ospiti uscivano dal centro, raggiungevano i primi e, insieme, si riversavano nella piazza e per le vie della città. Là dove un episodio del genere avrebbe causato attriti e scontri con la popolazione, a Lampedusa, invece, ha soltanto amplificato la solidarietà dei residenti che si sono schierati con i tunisini, contro le direttive di Maroni. In testa il sindaco, Bernardino De Rubeis.
E' evidente che una situazione del genere possa facilmente sfociare in atti di nervosismo, ma, al momento, i residenti stanno dimostrando tutta la loro proverbiale accoglienza, solidarietà e umanità nei confronti degli stranieri, i quali ricambiano con altrettanto rispetto, pur in un contesto di nervosismo. Tanto di cappello a tutti!
Questo dimostra solo una cosa: un comportamento civile non genera mai violenza, semmai la placa. Ma quello che Maroni vuole attuare ha dell'incredibile e i lampedusani non ci stanno, giustamente. Questi ospiti vogliono solo transitare nell'isola, per poi raggiungere i loro cari al nord; ma questo non può essere digerito da un leghista razzista al governo. Non sia mai che qualche 'lurido clandestino' possa sporcare il sacro suolo della Padania! (Maroni, ricòrdati che se hai un cesso a casa lo devi ai turchi)!
Maroni vuol far diventare tutta l'isola un centro di raccolta differenziata di nordafricani da rispedire in nord Africa. Vergogna!
E andiamo avanti anche con le lezioni di etimologia. Ce n'è per tutti, tv e giornali in testa, a cui rivolgiamo il nostro sonoro 'IGNORANTI'! Citiamo dal 'Devoto-Oli': clandestino - che si trova od opera oppure si svolge in una situazione irregolare, senza l'approvazione dell'autorità o contro il divieto delle leggi vigenti. Ne consegue, quindi, che queste persone non sono clandestine, ma lo sono diventate per colpa e a causa delle leggi imposte. In natura non esiste la clandestinità. Ma i media hanno 'lavorato bene' sotto dettatura, fino a qualificare gli emigranti (non immigrati) in maniera negativa con la parola 'clandestino' che, oggi, sembra faccia parte del loro dna.
Questo governo fascista e razzista deve imparare molto, anzitutto il rispetto e la civiltà, ma non c'è peggior ignorante di chi non vuol imparare!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ma uno sciopero non fa primavera. Magari due o tre, magari insieme ai clandestini, direi io al sindaco di Lampedusa. Sarebbe uno sposalizio d’altri tempi con grandi numeri e grandi grida. Un sottolineare solidarietà coi fatti invece che con parole".
Ecco che cosa scrivevo ancora ieri nell'ultinmo post su Lampedusa: una vera e propria profezia.
D'altra parte questo doveva essere l'unico percorso decente in un mare di merda razzista.

Anonimo ha detto...

Quello che mi viene in mente più spesso è che i nostri politici sono troppo avulsi dalla realtà, non possono governare. La realtà è che non possiamo fermare i flussi di persone che tentano di avere una vita migliore; non possiamo neanche fermare l'integrazione, perchè è un bene per l'umanità, senza di essa non ci sarebbe evoluzione. Mi fa rabbia che nel 2009 si cerchi di agevolare il libero scambio di COSE (oggetti, merce etc.) e non si possa agevolare il libero scambio di umanità. E' assurdo e ridicolo. Mi piacerebbe che suddetti politici provassero per un mese - solo per un mese - ad essere nei panni di coloro che vogliono scacciare.

coscienza critica ha detto...

@ Riverinflood
Già il fatto che 1300 ospiti stiano insieme con i residenti, nella piccola città, pacificamente, è un grande esempio di civiltà. Io ho voluto sottolineare questo aspetto. Certo, per la soluzione del problema non basta uno sciopero. Intanto il sindaco ha preso posizione e si è schierato contro Maroni... vedremo.

@ holamotohd
Hai ragione nel dire che i flussi non si possono arrestare. La storia del mondo è un continuo fluire di popoli. Quando ogni Nazione tende a chiudersi e ad escludere gli altri scoppia puntualmente una guerra e si creano Stati assolutisti e razzisti.
La libera circolazione delle merci è permessa perché attraverso la merce si crea l'economia. Noi non vogliamo che anche le persone abbiano un valore economico, un prezzo. E siccome non abbiamo prezzi e etichette (finché non ce le mettono gli altri), la trasmigrazione delle genti attraverso i Paesi del mondo è vista con sospetto (turisti a parte, ma quelli portano soldi). Bel terzo millennio!

pia ha detto...

Ecco, Coscienza Critica, quello che scrivi dei Lampedusani è esattamente l'applicazione del contenuto del mio post di ieri.
Non ti pare?

Carlo ha detto...

mi dispiace x te,io non sono imbecille.
ricordati:dimmi con chi vai e ti diro' chi sei.

visto i blog che frequenti.

progvolution ha detto...

"Soy una raya en el mar
Fantasma en la ciudad
Mi vida va prohibida
Dice la autoridad
Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Por no llevar papel"
Manu Chao

Sussurri obliqui

coscienza critica ha detto...

@ progvolution
Pertinentissima. Grazie :-)

.

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