domenica 8 febbraio 2009

21 febbraio a Piazza Navona per protestare contro la dittatura e l'arroganza di Berlusconi

Era ora!
Sabato, 21 febbraio 2009, l'Italia scenderà in piazza a urlare il proprio NO contro la politica assolutista, fascista e arrogante di questo governo che ha deciso di appropriarsi persino delle nostre vite.
L'iniziativa è partita dall'appello lanciato da Lorenza Carlassare, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Umberto Eco, Paolo Flores d'Arcais, Margherita Hack, Pancho Pardi e Stefano Rodotà.
Siamo tutti invitati ad aderire sia all'appello, firmandolo, sia alla protesta di Piazza Navona e nelle altre città, con forza, con tutta la nostra forza.
L'intento di Berlusconi è quello di creare una dittatura (hic et nunc), usurpandoci persino il diritto di possesso della nostra vita che appartiene solo a noi, non alla Chiesa, non allo Stato.
La volontà di modificare la Costituzione, nonostante il rifiuto del suo garante supremo, Giorgio Napolitano, è un pensiero criminale! Adesso Berlusconi si è rimangiato tutto, come è suo solito fare, ma non ha affatto intenzione di mollare la presa, ma noi neppure. In futuro tenterà ancora di distruggere la Carta Costituzionale, una delle poche garanzie di democrazia rimasteci, per imporre la sua dittatura.
Per firmare l'appello [QUI]
AGGIORNAMENTO (del 20 febbraio)
Il sindaco Alemanno non concede la piazza a causa del transito di carri allegorici (???). La manifestazione sarà spostata in Piazza Farnese (vedi nuovo post)

L'appello:
"La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa. La vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l’alimentazione e l’idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale.
Pur di imporre questa legge khomeinista, Berlusconi ha dichiarato che intende sovvertire la Costituzione repubblicana. E’arrivato ad oltraggiare una delle costituzioni più democratiche del mondo, la nostra, definendola “filosovietica”, mentre non perde occasioni per elogiare il suo “amico Putin”, ex-dirigente del Kgb. Al governo Berlusconi che ha ormai dichiarato guerra alla Costituzione repubblicana, è dovere democratico di ogni cittadino opporre un fermo “ora basta!”.
Per dire sì alla vita e no alla tortura, per dire sì alla Costituzione e no al progetto di dittatura oscurantista, per dire sì al Presidente che sostiene la Costituzione contro chi la viola, la svilisce, la insulta, chiediamo a tutti i democratici di auto-organizzarsi per una grande e pacifica manifestazione, senza bandiere di partito, solo con la passione e l’impegno civile di liberi cittadini, a Roma, a piazza Navona, sabato 14 febbraio alle ore 15.
Passa parola, la democrazia dipende anche da te".

8 commenti:

Kristel ha detto...

Sarò lì anch'io!

Anonimo ha detto...

Io non posso esserci, ma col cervello sì.

Damiano Aliprandi ha detto...

Ultimamente piazza navona, piazza farnese sono diventati luoghi terribili dove il giorno dopo fanno la puntuale disinformazione. Spero che questa volta vada bene!

Anonimo ha detto...

va bene pero`c vorrebbe un po` piu` di tempo per far organizzare le persone .il 14 e` un po troppo imminente per chi viene da fuori

coscienza critica ha detto...

@ Kristel
Bravissima. Determinata!

@ Riverinflood
Non tutti possono essere a Roma. Ma forse si organizzaranno altre proteste in altre città. Neanche io posso essere a Roma, quel giorno.

@ l'incarcerato
Puoi scommetterci che i media ridimensioneranno l'evento, anche questa volta e spareranno a zero sul cassonetto riverso a terra.

@ raffa
Può essere vero, ma di fronte a un'urgenza tale, non si può aspettare ancora. Avevamo aperto il post con 'era ora'! Non è un caso.

CIAO

Anonimo ha detto...

Ho firmato e spero di poterci essere anch'io.
Per quanto riguarda la disinformazione dei media, dovremmo armarci di telecamere e videocamere - che tutti abbiamo e che per una volta serviranno a qualcosa - e poi pubblicare filmati e foto.

coscienza critica ha detto...

@ holamotohd
Ricostruire la democrazia dal basso... sì... vuol dire anche armarsi di videocamera e denunciare. Questo è un sistema che viene promosso anche da Grillo ed ha ragione. Democrazia dal basso... è proprio per questo che è nato questo blog, se leggi il primo post è una forte denuncia e se avessi avuto una videocamera avrei fatto faville.

progvolution ha detto...

non ci sarò con il corpo...
Sussurri obliqui

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