mercoledì 1 aprile 2009

Il ddl Aprea: il colpo di (dis)grazia alla scuola. Ecco i punti-chiave

In questi giorni il Parlamento sta discutendo il disegno di legge Aprea che riguarda il mondo della scuola, ma che, in realtà, riguarda TUTTI.
La destrutturazione della scuola pubblica era iniziata negli anni Novanta e vedrà la sua completa distruzione con questo governo che vuole attuare, dopo i disastri già compiuti dalla Gelmini, un disegno di legge abominevole, i cui punti salienti sono qui riassunti:
1) Trasformazione delle scuole in fondazioni.
2) Sostituzione dei Consigli di Istituto in Consigli di Amministrazione.
3) Modifica del sistema di reclutamento degli insegnanti, affidandolo direttamente ai presidi.
Questi punti andranno ad aggiungersi ai regolamenti già approvati e alle leggi 137 e 133 che:
4) Innalzano il numero di studenti per classe, fino a 33 studenti, con ripercussioni sulla sicurezza e sulla qualità dell'insegnamento.
5) Eliminano le compresenze e le sperimentazioni, riducendo gli insegnanti di sostegno.
6) Riducono il numero di ore scolastiche settimanali.
7) Tagliano 130 mila lavoratori precari che da anni lavorano nelle scuole.
Per questi motivi, per dire no al ddl Aprea, si è già aperto, a Milano, un presidio permanente sotto il Palazzo della Regione, ad opera del Coordinamento3ottobre. [blog]
Ma le proteste sono presenti anche a Bari, dove Valentina Aprea è stata aspramente criticata dagli studenti, nel corso di una conferenza alla Fondazione Agnelli del capoluogo pugliese e di cui vi mostriamo il filmato.
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Per firmare la petizione contro il ddl Aprea, basta cliccare QUI

6 commenti:

Lucien ha detto...

Una delle pretoriane più fanatiche della cricca che sta al governo, con una visione della scuola di una'ignoranza e un'antidemocraticità spaventose. Bisognerebbe contestarla sempre in ogni luogo che va. Firmo subito

coscienza critica ha detto...

@ Emilio
Thank you, Emilio. See you soon :-)

@ Lucien
Infatti se questa viene dalle mie parti non si salverà.

Le Favà ha detto...

Osceno. Direi semplicemente osceno. Non ha senso tutto questo. Stanno merceficando pure la cultura. Non gli bastava l'acqua che già era una fesseria, ora pure la scuola. Da quel che leggevo io dentro questi fantomatici Consigli di amministrazione, ci sarà pure un delegato di confindustria. I dico sempre e solo vergogna. Firmato.

Carmelo M. ha detto...

come puoi negare che siamo un paese che guarda al futuro???

Andrea De Luca ha detto...

è il minimo firmare

progvolution ha detto...

macellare la scuola pubblica per distruggere la diffusione della cultura: un'altra fondamenta per la dittatura
Sussurri obliqui

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