lunedì 9 novembre 2009

Lo Stato di diritto (che c'entra Berlusconi?)

Nel consueto appuntamento 'Passaparola' di e con Marco Travaglio, oggi si è fatto chiaramente riferimento a un colpo di Stato da parte di Berlusconi. Un colpo di Stato che viene nascosto dai media.
A prescindere dal fatto che è già da un po' di tempo che in rete (e non solo) si parla di colpo di Stato da parte di questo governo, vogliamo chiarire il concetto di Stato di diritto (in cui tutti noi dovremmo vivere), affinché si percepiscano chiaramente tutte le differenze che lo distinguono dallo 'Stato assoluto' (assolutismo), tipico dei regimi dittatoriali e/o monarchici.
I latini dicevano 'ubi societas, ibi ius', cioè là dove c'è una società, c'è anche il diritto. Se consideriamo il diritto come l'insieme delle regole di condotta di una comunità, allora uno Stato disciplinato da queste regole è definito 'di diritto'.
Lo Stato di diritto pretende che a governare sia la legge e non l'arbitrio degli uomini. Come diceva già Aristotele (IV sec. a. C.) 'è preferibile che governi la legge, più che un qualunque cittadino'. Ma in questo passo di Aristotele ('Politica', pag. 83) si dice anche che gli uomini governanti devono essere 'guardiani delle leggi e subordinati alle leggi'.
Le leggi, in uno Stato di diritto, devono essere generali, cioè fatte per la totalità degli uomini e non per singoli individui o situazioni particolari. Lo Stato ha il potere di far rispettare le leggi, anche punendo i trasgressori.
Lo Stato di diritto si basa sul principio secondo cui anche lo Stato è limitato dalla legge. Una legge che stabilisce quali sono i poteri dello Stato e, quindi, nessuno può esercitare un potere assoluto (svincolato da ciò che è previsto dalle leggi).
Uno Stato di diritto si identifica anche nei principi di Libertà e Uguaglianza (applicate a tutti e non propagandate), da qui l'assunto 'la legge è uguale per tutti'.
Sulla base di quanto detto sin qui, il tipo di Stato che ha in mente Berlusconi non è certamente di diritto (e qualche spontaneo dubbio sorge anche sul ruolo istituzionale del Capo dello Stato).

Nella foto: Ambrogio Lorenzetti 'Effetti del buon governo' (1338-1340, affresco, Palazzo Pubblico, Siena)

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1 commento:

yellow ha detto...

Venti anni fa un prodotto come B la società italiana non lo avrebbe creato.
Aspettiamo la fine , lancio di manette invece che monetine, puah!!!

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