lunedì 16 novembre 2009

Logos paratattico della pre-rivoluzione

La mafia si è impossessata dello Stato e di tutti gli organi preposti al controllo della Nazione. Fa eccezione qualche giudice e qualche giornale che, seppur importante, non basta a smuovere la coscienza di un Paese. Ogni azione del governo è volta esclusivamente alla tutela degli interessi personali di Berlusconi, mentre gli italiani onesti affondano in una crisi che nessuno vuole risolvere. Milioni di disoccupati andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti. E mentre l'Italia agonizzante è in protesta, le televisioni e i giornalisti venduti (vermi) continuano a nascondere la realtà e a dipingere un Paese normale. La crisi non è finita, è solo cominciata. Il PD è uno specchietto per le allodole, una presenza virtuale fatta di bla bla e molte connivenze con Berlusconi. La CGIL minaccia sciopero generale, quando avrebbe dovuto indirlo almeno 10 mesi fa. E se questo sciopero generale si farà, durerà un inutile misero giorno. Perciò la mafia al potere ride e se ne frega. La scuola è al tracollo, nel pieno di una morte lenta e inesorabile. I lavoratori che pagano le tasse (d'ufficio) fino all'ultimo centesimo, vengono sbeffeggiati, puniti, oltraggiati, depauperati della dignità e di uno stipendio adeguato. La mafia al potere vuole la guerra tra poveri, mentre lei si diverte con puttane e cocaina (pagate da noi) nei palazzi. A L'Aquila la ricostruzione non è risolta, migliaia sono ancora senza tetto, ma Vespa questo non lo dice. La mafia ha persino bocciato gli aiuti economici da destinare agli alluvionati di Messina. Intanto in Parlamento si lavora sodo per salvare il culo a Berlusconi (glielo salva -e lecca- anche il PD, nessuno più crede ai quaquaraquà di quella pseudo-sinistra). Fiaccare l'Italia, imbonirla con le TV, intascare denaro, immunizzare il capocosca dai processi e rendere favori ai mafiosi rimasti fuori dal Parlamento: questo è il gran da fare del governo Berlusconi! Gli italiani che sostengono questo governo sono di due categorie precise: mafiosi o imbecilli, questi ultimi divenuti tali seguendo le astruse e vuote scempiaggini della TV di regime. A conti fatti, gli elettori che hanno dato la preferenza a Berlusconi sono più o meno 3 milioni (su 40 milioni di aventi diritto al voto). L'Italia della cultura e dell'Arte è agonizzante, le Accademie di Belle Arti e i Conservatori stanno vivendo i loro periodi più neri, il Fondo Unico per lo Spettacolo è stato ridotto a mera elemosina, i Beni Culturali sono gestiti da un essere poco identificabile come tale, opportunista e frustrato. La squadraccia dei nani si autopavoneggia, non sapendo che 'nel paese dove il sole della cultura è basso, anche i nani fanno ombre da gigante'. Lobotomizzati casalinghi ammirano e imitano il lerciume pseudoumano catodico, ignoranti cronici di un Paese in delirio razzista e dal saluto romano. Addio ai Padri della Costituzione laica e democratica, addio al buon senso e al Popolo sovrano (se mai c'è Stato)!


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