lunedì 15 marzo 2010

Il Bignami della dittatura

(post sintetico e didattico, per nulla esaustivo)
La dittatura è una disposizione autoritaria dello Stato che si alimenta di azioni di stampo mafioso come la corruzione, l'estorsione, il nepotismo, le secretazioni, le censure, l'omertà, la falsità, le vessazioni, le limitazioni della libertà individuali e collettive, i divieti, le privatizzazioni, gli sporchi commerci, i favoritismi, l'opportunismo, l'arroganza...
La dittatura non può prescindere da una struttura gerarchica come quella mafiosa, al cui vertice si pone un solo uomo che comanda con la forza su tutti gli altri e non risponde a nessuno delle proprie decisioni e delle proprie azioni. Alla base della piramide gerarchica ci sono i cittadini che, invece, sono obbligati a rispondere delle decisioni del dittatore, anche quelle più nefaste. Se un dittatore decide di fare una guerra, saranno i cittadini a morire in quella guerra, non il dittatore o i suoi figli.
Per giungere al potere ed ottenere il consenso popolare, la dittatura adotta una serie di strategie, fra le quali:
1) La creazione di una crisi economica.
2) La presentazione di un progetto ottimista di rinascita, da realizzarsi attraverso l'ausilio di un cosiddetto 'uomo forte'.
3) La demagogia e il populismo (promesse e slogan che hanno una facile presa sul popolo).
4) La propaganda mediatica
5) La censura sistematica, cioè integrata al sistema.
La dittatura si innesta in un Paese con fare subdolo e ipocrita, utilizzando gli strumenti democratici, per poi cambiare la funzione di questi strumenti e il loro carattere. Come un virus, la dittatura si impossessa delle cellule sane e libere di un Paese e le infetta. Molte di quelle cellule, pur infettate, non si accorgono di essere state assediate e prese, infatti nelle dittature molti cittadini sono persino convinti di essere nel giusto, pur essendo stati schiavizzati. Ciò a causa dell'ignoranza e della debolezza mentale. Costoro finiranno per aiutare la dittatura stessa, anche per aleatorio opportunismo.
La propaganda è intimamente legata alla censura. Qualsiasi notizia in contrasto con il pensiero del dittatore viene tenuta nascosta. Qualsiasi voce di dissenso viene soppressa sistematicamente, anche attraverso l'uso della forza. Gli organi di informazione diventano di disinformazione, le redazioni si trasformano in uffici dove lo scopo principale è quello di discriminare le notizie, fornendo quelle in linea col pensiero del dittatore. In dittatura, i media non allineati possono avere tre tipi di trattamento:
1) Vengono acquistati dal regime attraverso atti di corruzione o concussione.
2) Vengono espropriati con la forza.
3) Vengono chiusi.
Le azioni della dittatura si compiono in forza di leggi rivedute, riscritte o scritte ex novo. Queste leggi vengono approvate per decreto, scavalcando l'azione democratica del Parlamento. Le leggi proposte dalla dittatura possono ottenere il consenso popolare attraverso una mirata campagna mediatica di convincimento, di propaganda. Ad esempio, una serie di reati commessi da una certa categoria di persone, mostrati ripetutamente in tv, porta i cittadini a volere una legge contro quella categoria di persone, anche se i reati mostrati sono costruiti o non esiste nessuna categoria di persone da colpire. Per convincere la gente della bontà di una legge ingiusta, la dittatura crea artificialmente quel bisogno di legge.
La dittatura si muove anche attraverso l'ausilio di moti d'animo, ovvero emozioni creati all'uopo. I sentimenti comuni e condivisi vengono associati alle azioni del regime. A questo scopo viene utilizzata l'arte retorica, cioè quella capacità di comunicare, andando a toccare le corde emotive della gente, sì da far esaltare il cittadino, convincerlo e fidelizzarlo al regime. Come un bambino con la sua mamma, il cittadino deve sentirsi protetto dalle braccia forti e amorose del dittatore. La parola 'amore', nelle dittature, è largamente usata, anche in associazione agli atti più barbari (l'amore per la Patria è il solo vibrante motore che condurrà l'Italia all'eterno ricordo. Gli eroi della guerra, in partenza per la sacra missione, rimangono davanti alla foto del duce per riceverne la forza e l'amore necessari).
Ma la dittatura è un fuoco fatuo. La dittatura, seppur violenta, profondamente ingiusta e protratta negli anni, non ha alcuna consistenza dal punto di vista della sostanza. E' solo forma, imposta con la bugia e la forza. Prova ne è l'uso sistematico della censura.
La censura non è soltanto vigliaccheria. La censura è fondamentalmente paura e debolezza. Un governo che attua la censura denuncia apertamente di aver paura, dimostra chiaramente che le idee del dittatore sono nel torto. La dittatura teme sempre di essere scoperta. Colui che scopre gli inganni della dittatura è, normalmente, una persona colta, intelligente, forte di coscienza. Ecco perché i dittatori temono l'istruzione del popolo e tagliano le risorse alla scuola pubblica. I sudditi non devono pensare, devono solo agire sulla base di ciò che viene loro detto e imposto. Perciò la forza dell'intelligenza viene sostituita da quella fisica che si alimenta -anch'essa- attraverso regole, leggi e propagande mirate (un corpo sano e fiero, rende sana e fiera la Patria).
La dittatura si riconosce nei partiti di destra (e viceversa). Le destre sono conservatrici e imperialiste, nazionaliste, alimentano l'odio razziale e inneggiano alla guerra. Le destre sono antidemocratiche e gerarchiche, si basano sui concetti di 'ordine' (imposto da una figura prevalente) e 'disciplina' (regolata e controllata da istituti di tipo marziale). Le destre costruiscono miti sulle razze, adottano teorie, metodi e stili desunti dal passato imperiale, sono antiprogressiste, considerano la donna come genitrice di figli da consegnare alla Patria. Le destre concepiscono il lavoro e i lavoratori come mero strumento di arricchimento delle alte sfere gerarchiche, disprezzano operai e contadini, esaltano gli industriali (e i loro soldi) fino a farli sedere sugli scranni del potere. Le destre disprezzano il sindacato, la libera associazione, la libera stampa, la libera opinione, la Libertà. Le destre sono dittature istituzionalizzate, parlamentarizzate, entità pericolose per ogni democrazia. Le destre conservano il gusto del complotto, della coercizione e della delazione, usati come mezzi di abbrutimento della società civile.
La dittatura è subdola e tende all'omologazione degli individui. E' la parte oscura e orribile dell'Uomo. La dittatura a volte parla d'amore, ma solo per costruire il male.
Per saperne di più, basta aprire un libro di Storia.

Immagine: manifesto di propaganda per la costruzione dell'autarchia fascista, quando il 18 novembre 1935 entrarono in vigore le 'sanzioni' all'Italia, da parte della 'Società delle Nazioni', rea di aver aggredito l'Etiopia. (link)

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Esposizione più che brillante ed esauriente...ma anche tanto inquietante.Non che mi meravigli...lo dicevo da troppo tempo ma sbertucciata da troppi che ci saremmo trovati in una situazione del genere..ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ora, passando al pratico, vogliamo fare qualcosa dai blog per questo infame blocco che anche a fronte di una sentenza che ha liberato Sky e La7 mantiene chiusi i programmi di approfondimento della Rai? Non sono una patita di nessuno, ma quando mi va, quando mi piace, quando mi interessa.... insieme a milioni di altri telespettatori....non vedo perchè mi debba essere impedito di seguire Santoro o Floris o la Dandini (Vespa no, a lui gli sta bene!).Non abbiamo bisogno di un tutore, grazie al cielo siamo abbastanza critici per usare il telecomando ed eventualmente spegnere un programma o una puntata che ci infastidisce o non convince.Ma il probelma più grande ovviamente è che non possiamo permettere che un essere laido, marcio dentro e con troppe turbe mentali,possa disporre di tutto a suo piacimento perchè ha il terrore che le gente,compresi gli italioti, possa capire un ette di più!|
Parliamone...cominciamo a mandare una valanga di mail alla Rai minacciando, sì, per il futuro di non pagare più il canone nè di seguire le loro trasmissioni di regime.
Mietta

coscienza critica ha detto...

Cara Mietta, dici di fare qualcosa attraverso i blog. Diciamo meglio attraverso la rete. Ebbene, manca ancora un coordinamento e difficilmente potrà esserci su questo tipo di proposta. Lanciare una campagna di boicottaggio... sapessi... facebook è zeppa di gruppi simili, ma poco efficaci. Ognuno, a casa propria, fa quello che vuole. Non c'è molta coerenza.
Chi è riuscito a creare qualcosa dalla rete (popolo viola), in realtà non proveniva dal basso. Un'organizzazione forte e legata ai partiti era (ed è) alla base del popolo viola.
Ergo, siamo tante entità staccate, con poca forza collettiva.

Anonimo ha detto...

Lo so, dietro al popolo viola c'è Di Pietro, almeno così si dice.Insomma, alla fine abbiamo sempre la armi spuntate e non si può fare un accidente, solo subire?
L'hai spiegato molto bene...un regime la prima cosa che fa è chiudere l'informazione libera e dar da bere a gente, che purtroppo non ha o non sa trovare altre fonti di informazione,che anche gli asini volino.
Bisognerebbe cercarla una soluzioje...prima che sia troppo tardi...io non ho idee ma sono matusa...ed i giovani invece che fanno?
Mietta

coscienza critica ha detto...

I giovani che fanno? La maggior parte guarda i reality e corrono dietro al mito del calciatore e della velina. Vanno su internet per chattare o per copiare argomenti per la tesina. Sanno tutto di Totti, ma ignorano Toti. Parlano di moda e aspirano a carriere da tronista. Occupano le scuole solo per fare casino. Molti diranno 'io non sono così', ma la tendenza è quella.
Credo che spetti a noi, matusa, fare qualcosa. Ma è difficile, oggi, più di ieri.

Anonimo ha detto...

ehh,quanto condivido.Il soldo facile....oggi leggevo l'articolo di Gramellini sulla Stampa, parlava di una fanciullina di 12 anni 12 che celava nella stanza una busta contenente 1.000€ in tagli da 5...guadagnati prostituendosi! Capisci a me...a questi è andato in pappa il cervello, vuoi per quello che gli ha propinato la TV con i suoi cattivi esempi di denaro facilmente guadagnato senza fatica nè mentale nè fisica, vuoi per un degrado generale anche delle famiglie e la perdita di valori (non parlo di quelli borghesi,ma dei fondamenti civili)
ed ancora per un esempio politico che anche se non viene ascoltato o metabolizzato entra, altro se entra.Quindi a noi...armiamoci e partiamo....a sapere per far cosa!
Mietta
p.s.non ci badare, sono una pessimista cronicA...ma meglio, almeno non mi faccio illusioni!

coscienza critica ha detto...

E' realismo, purtroppo. E condivido quanto dici. Oggi i valori si scrivono e si concepiscono con il $

Anonimo ha detto...

Concludoo quì sui giovani...altrimenti ce la cantiamo solo tra di noi.... aggiungendo un'ultima riflessione. Si parla tanto del mancato colloquio nelle famiglie tra genitori e figli...in parte è vero, ma è altrettanto vero che in quelle in cui i genitori sono disponibili e volenterosi a molti ragazzi non importa un accidente, lo rifiutano il dialogo. E così quel poco di buono seminato in anni ed anni di impegno genitoriale se ne va a ramengo perchè, in generale, ciò che fu fatto viene disfatto da un sociale assai effimero e vanesio, colmo di tante inutili cose e chiacchere da bar sport....e non cito il gossip!
Ciao
Mietta

yellow ha detto...

conosco dei bravi ragazzi che vengono da sane famiglie, non voglio vedere tutto nero, un mondo migliore è possibile.
o almeno io ci spero.

Anonimo ha detto...

E' vero yellow, ci sono dei giovani in gamba ed impegnati ma non sono la maggioranza e quei pochi spesso vengono anche emarginati, visti e considerati come dei diversi. Anche io ci voglio sperare, ma deve crescere il numero dei senzienti, di coloro che partecipano a ciò che avviene e non se lo lasciano passare sulla testa quasi non li riguardasse.
Mietta

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