venerdì 30 aprile 2010

Sei fascista e non hai ancora un lavoro?

Puoi arruolarti nelle forze dell'ordine, lì starai benissimo. Nelle forze dell'ordine troverai una calda accoglienza e potrai dare sfogo a tutto il tuo odio represso che è sintomo di una tua grande debolezza (ma tu non lo sai). Pensa che bello, puoi liberamente intervenire col manganello ogni volta che lo riterrai giusto e nobile, perché spaccare la testa alla gente ti fa sentire meno stolto. Non temere, nessuno ti licenzierà mai, neppure se... 'ops... è partito un colpo dalla beretta'. Anzi, è sicuro che l'accusa di omicidio poi svanisca dagli eventualissimi e remoti capi d'imputazione a tuo carico. Ti promuoveranno pure, quale riconoscimento per il tuo coraggio. In caserma ti faranno un mucchio di feste e tu ti sentirai coccolato e protetto come un neonato tra le tette della mamma. Se ti va proprio male, continuerai a startene in divisa, come prima, col tuo manganello e la tua beretta, uniche estensioni del tuo microcervello.
Nelle forze dell'ordine non devi far altro che proteggere il governo di turno e obbedire agli ordini. A noi raccontano sempre la favoletta che le forze dell'ordine servono a proteggere la gente. Sai che non è così, ma tu da buon fascista te ne freghi, tu devi solo proteggere il governo di turno, le istituzioni, lo Stato (ma non eravamo noi, lo Stato?).
Vedrai che bello... potrai finalmente condividere i tuoi malèfici pensieri con quelli che hanno più esperienza di te. Avrai molto da imparare: come si arma una pistola, come usarla senza fartene accorgere durante le manifestazioni, imparerai a lucidare il manganello, a usarlo al contrario, tutte cose molto interessanti, istruttive e civili, che aiutano molto nella vita di tutti i giorni. Al poligono di tiro ti sentirai un gigante, sette centri su dieci, niente male. Imparerai le strategie d'attacco da attuare alle manifestazioni e come ci si accorda con i gruppi di fascisti infiltrati nei cortei: tu aspetta che l'amico X lanci una pietra sul tuo scudo (perché avrai anche uno scudo, certo) e poi reagisci ferocemente sulla folla. Che goduria per te. Se proprio vuoi esagerare nella cultura, puoi sempre imparare la differenza che passa tra la detonazione e la deflagrazione. Utilissimo.
Sei fascista e non hai ancora un lavoro? Soprattutto un lavoro che ti soddisfi pienamente? Puoi fare l'agente penitenziario. E' bellissimo. Puoi passare il tempo a massacrare di botte i detenuti, magari innocenti, fino a ucciderli con una scusa qualsiasi (chessò... una canna in tasca?). A te serve per allenamento, altrimenti come faresti a mettere in pratica la lezione della sera prima sulle percosse e l'immobilizzazione del nemico? Guarda, anche in questo caso nessuno ti torcerà un capello. L'unico rischio è quello di rimanere ancora lì al tuo posto, col tuo veleno in luogo del sangue e la segatura nella testa, pronto a difendere i diritti dei cittadini.

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5 commenti:

BigCanaglia ha detto...

Non ho parole per descrivere questo tuo meraviglioso post..questa perfetta descrizione del profilo psicologico del fascista medio..ehm dell'italiano medio volevo intendere..ma in fondo è lo stesso..perché dedico ugualmente a tutti loro il mio dito..si ma sempre medio..eh..eh..

coscienza critica ha detto...

@ BigCanaglia
Si dirà che abbiamo generalizzato (ma a ben vedere non è vero), ma qualcuno ha generalizzato davvero prima di noi, definendo intere categorie di persone come 'coglioni', 'fannulloni', 'antropologicamente diversi', 'terroristi', ecc, ecc.
Un po' per uno non fa male a nessuno.

BigCanaglia ha detto...

La differenza non è temporale...bensì strutturale...
Il loro generalizzare infatti è fondato sulla diffamazione...mentre il nostro invece sull'empirismo...

coscienza critica ha detto...

Ottima osservazione, Big.

Anonimo ha detto...

Post molto bello e provocatorio, amaro. L'unica cosa che non mi convince è la parte finale sui secondini. Lo sapete che hanno una grossa statistica di suicidi, (come d'altronde i carcerati)? Vabbè, non saranno tutti suicidi veri, però alcuni di loro entrano nella sofferenza della detenzione. Così come credo che ci siano elementi "democratici" all'interno di polizia e carabinieri.

Andrea mi

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