lunedì 3 maggio 2010

Giornata mondiale della libertà di stampa: il nostro ricordo di Giuseppe Fava nell'ultima sua intervista da Biagi

Dichiarazioni ancora oggi attuali, fortissime, accuse pesanti, nette, taglienti. Ce n'è per tutti, clero compreso. Enzo Biagi pone le sue domande al giornalista Giuseppe 'Pippo' Fava, consapevole di ricevere delle risposte esplosive, era il 28 dicembre 1983. Una settimana dopo, Pippo Fava viene ucciso dalla mafia.
Ma no, è sbagliato dire che è stato ucciso, perché Pippo non è morto, come non sono morti tutti i giornalisti e gli operatori dell'informazione che hanno dimostrato vero amore per la propria professione, per la propria dignità. Quanti come Pippo, oggi, potranno essere ricordati domani per onestà intellettuale?
Ascoltate queste dichiarazioni e, se volete, comparatele ai molti, troppi 'giornalisti' di oggi che somigliano piuttosto a degli innocui cagnolini al guinzaglio del potere (che è sempre mafioso).



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2 commenti:

yellow ha detto...

Avevo un ricordo sbiadito di questo straordinario Serpico dell'informazione: grazie per avermelo ricordato, sai avevo vent'anni all'epoca, ciao.

yellow ha detto...

Avevo un ricordo sbiadito di questo straordinario Serpico dell'informazione: grazie per avermelo ricordato, sai avevo vent'anni all'epoca, ciao.

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