mercoledì 9 giugno 2010

La scuola secondo l'esperienza di Emma: ma quali insufficienze?

Ma di che va cianciando la Gelmini? Prima diceva che la scuola italiana diventerà più rigorosa (con un solo 5 si boccia), adesso rassicura (più gli studenti che gli insegnanti) dicendo che con un solo 5 in pagella nessuno verrà bocciato. Ma è sempre stato così, se non peggio! La verità è solo una: a questo governo non importa un fico secco di avere una scuola pubblica che funzioni e che sia rigorosa. Anzi, più si promuove e meglio è. E questa tendenza a promuovere con facilità esiste da parecchi anni, l'esperienza di una nostra amica che ha insegnato in varie scuole di ogni ordine e grado lo testimonia. Ne parlavamo ieri sera, lei era affranta. Non faremo il suo vero nome e non diremo dove insegna. La chiameremo Emma. In sostanza Emma -che insegna da 17 anni, 14 dei quali trascorsi da precaria- ci parlava degli scandali ai quali assiste non soltanto durante l'anno scolastico, ma soprattutto in sede di scrutini e d'esame, dove i voti lievitano come panettoni. Ci ha spiegato il meccanismo perverso, non solo burocratico, secondo cui un 4 diventa automaticamente 6 in pagella.

I dirigenti scolastici (il pesce puzza dalla testa)
La prima cosa che Emma ci ha detto è quella che ha sempre trovato dirigenti scolastici esortanti alla promozione (sarà un caso, in ben 14 scuole diverse?), a volte anche arroganti e che la mettevano in cattiva luce di fronte ai colleghi 'amabili e generosi' (di voti). Uno di questi dirigenti scolastici le ha persino recitato una circolare della Gelmini, secondo cui lo studente deve essere agevolato con i voti affinché questi non rischi di cadere all'esame (quindi l'esame non è più un rischio). Altri dirigenti scolastici le hanno detto che la bocciatura, in ogni caso, non giova allo studente (e dov'è finito il valore educativo e pedagogico della ripetizione dell'anno scolastico, quando questo occorre?). Un altro le ha detto che se si ammette all'esame uno studente, poi bisogna promuoverlo, comunque.

L'aspetto umano (come raggirare gli obiettivi formativi)
E' risaputo che gli insegnanti, a settembre, compilano un 'piano di lavoro' con gli obiettivi per ciascuna classe, in termini di conoscenze e competenze. Su questa base si propone il programma, si fanno le verifiche e se gli obiettivi non sono stati raggiunti il voto conseguente non sarà sufficiente. Questa dovrebbe essere la prassi, la cosa logica. Sulla carta tutto questo c'è, ma alla fine... all'atto pratico lo studente che riporta delle insufficienze viene sezionato in mille pezzi. Pur di far lievitare il 4 si vanno a cercare motivazioni di tipo umano: se in quel periodo particolare lo studente ha avuto 'cattive compagnie', se i genitori sono separati, se ha litigato con il mondo, se è dispiaciuto per qualcosa (la marmitta bucata?). Già, bella cosa l'aspetto umano, ma allora -diceva giustamente Emma- perchè non si scrivono mai, a settembre, queste motivazioni come criteri di valutazione? Si dovrebbe scrivere, ad esempio, dopo la voce 'comprensione del testo' anche 'sofferenza interiore dell'alunno'.

I colleghi (la ciurma del capitano)
Chi vi scrive non sa se riuscirà a ricordare tutte le parole di Emma, ma la nostra amica era estremamente arrabbiata anche con i suoi colleghi. Quando lei insegnava nelle scuole medie, spesso incontrava insegnanti che, in sede di scrutinio finale e addirittura di esame, non si facevano scrupolo di promuovere emerite teste vuote che facevano scena muta. Motivo? C'erano insegnanti che dicevano: 'pur di togliermelo dai piedi lo promuovo''; oppure: 'mandiamolo via, poi ci penseranno alle superiori a bastonarlo'. E cose di questo tipo. Dov'è finita la dignità di questi docenti?

La burocrazia e la legge (un mare di parole per agevolare la promozione)
Questo andazzo -diceva Emma- dura da tanto tempo, c'era già quando lei ha cominciato a insegnare. Ha visto procedure burocratiche sempre diverse, da istituto a istituto, ma sempre con l'unico scopo di agevolare la promozione. Ad esempio, anni fa, sui tabelloni con i voti finali, Emma ha visto sparire il numeretto insufficiente, in favore di uno spazio lasciato in bianco (come se a leggere '5' fosse stato un peccato mortale), oppure tramutato in 6, ma colorato di rosso; altre volte compariva solo un asterisco al posto dell'insufficienza (rarissima). Ma c'è anche tutta una parte burocratica fatta di circolari ministeriali e interne dove non viene mai preso in analisi l'aspetto educativo della bocciatura, in favore di contorti giri di parole per dire semplicemente 'promuovetelo'. Un voto insufficiente viene fatto passare per una serie di ingranaggi burocratici e, alla fine, non sai come, è diventato 6. Ad esempio, per l'esame di scuola media, la Gelmini vuole (sottolineiamo vuole) che i docenti prendano a cuore il rischio che l'alunno non possa arrivare al voto più alto e, per evitare ciò, esorta gli insegnanti ad alzare la media di ogni studente in sede di scrutinio (così gli studenti sono al sicuro, mal che vada sarà un successo). E poi... e poi c'è quello che abbiamo scoperto l'anno scorso, cioè l'inganno dell'INVALSI che gioca sporco con la Gelmini e che obbligherà i docenti (tutti, salvo i raccomandati, gli amici e i parenti del preside) ad essere tante pecorelle al guinzaglio (vedi qui).
Non possiamo dubitare delle parole di Emma. Noi siamo indignati quanto lei. Da questo quadro emerge quello che l'Italia è oggi. E purtroppo anche quello che sarà domani (con il rispetto e la stima dovuti ai docenti che non si piegano a queste logiche. Ma temiamo siano davvero pochi).

PS. E siccome crediamo di più ad Emma che al regime, la questione della 'valanga di insufficienze' diventa per noi solo bugia mediatica, una delle tante (infatti la sinistra aveva contestato i dati forniti dal Ministero).

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3 commenti:

yellow ha detto...

La società è allo sbaraglio e così la scuola: una amica che insegna da trent'anni sia nelee scuole private che pubbliche ha trovato dei problemi insormontabili non ultimo l'arroganza e la maleducazione degli studenti tanto che è arrivata perfino ad essere minacciata dal papi del piccolo che aveva preso un insufficienza, sai il classico bullo di periferia nella scuola pubblica o il padre modelloD&G nella scuola privata. La collega gli ha dato un informazione preziosa: dai un bel sette a tutti così non avrai più problemi.
Che tristezza.

coscienza critica ha detto...

E non parliamo di quelle persone che, comunque, in ogni situazione, difendono gli studenti. Forse vogliono fare i 'moderni' (anche se 'modernità' vuol dire regresso culturale). Povera Italia.

Anonimo ha detto...

La società è uno schifo e anche come è diventata la scuola.. È vero i giovani non avranno tanta voglia di studiare e non bisogna difenderli sempre ma degli insegnanti di merda ne vogliamo parlare?! È giusto che abbiano i pregiudizi e siano incompetenti?! Un esempio io..non mi viene data possibilità di recuperare perché ormai una settimana ci manca alla fine della scuola.. Appunto...una settimana e un insegnante non può interrogare e non mettere il voto solo perché ormai le medie le ha fatte.. Vi sembra giusto?! Qualcuno mi risponda!!

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