venerdì 27 agosto 2010

'20 a digiuno contro i tagli': parte la campagna dei precari della scuola

La campagna '20 a digiuno contro i tagli', promossa da questo blog e sbarcata su facebook, è in piena rotta. Si cercano 20 lavoratori precari della scuola, uno per ogni regione, in grado di portare avanti la stessa protesta di Pietro Di Grusa, Salvatore Altadonna e Giacomo Russo di Palermo. Solo in questo modo i media nazionali possono dare voce ai precari della scuola che da due anni lottano contro i tagli all'istruzione pubblica e contro la scriteriata decisione del governo di fare cassa sulle spalle dei lavoratori del settore (8 miliardi di euro recuperati attraverso il più grande licenziamento di massa della nostra storia, una parte dei quali regalati alle scuole private).
La scelta di fare uno sciopero della fame è estrema, ma la situazione lo richiede davvero. Per questo motivo, l'insegnante Maria Carmela Salvo, 55 anni, aderisce alla protesta affrontando lo sciopero della fame a partire dal 1° settembre. Lei è di Pordenone, Friuli. Ma non è la sola, anche Rocco Altieri aderisce dalla Toscana (Pisa). E poi c'è Daniela Basile, da Benevento, aderente al Comitato Insegnanti precari e Ata Sanniti, in rappresentanza della Regione Campania.
Intanto Virgilio notizie rilancia l'iniziativa con un articolo che ricalca il messaggio inserito nel gruppo su facebook e che annuncia l'adesione da parte di due insegnanti romani, in rappresentanza del Lazio (attendiamo di sapere i nomi).
Ricapitolando, sino ad ora le Regioni coinvolte sono Sicilia, Campania, Friuli, Toscana e forse Lazio. Mancano ancora 15 scioperanti per coprire tutta l'Italia.
Due anni di lotte, di scioperi, di sit-in, di presidii, di volantinaggi, di irruzioni al Ministero, di occupazioni degli USP, di scalate sui tetti, non sono serviti contro l'arroganza del governo, l'altezzosità cinica della Gelmini, le strategie di boicottaggio della cgil, e contro le censure delle televisioni. In questo Paese bisogna per forza farsi trasportare in ospedale per ottenere qualcosa. Un bel Paese civile! Un ottimo governo di affaristi egoisti che speculano sulla vita delle persone oneste e lavoratrici!
Coraggio, servono altri 15 lavoratori della scuola, ma anche disoccupati al di fuori del mondo della scuola (se lo vogliono), perché il futuro di un Paese, garantito da una efficiente istruzione pubblica, è di tutti!
Chi vuole aderire allo sciopero della fame, ce lo faccia sapere scrivendo sulla bacheca del gruppo facebook. L'Italia ve ne sarà grata, Regione per Regione.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene CC, speriamo che escan fuori gli altri 15 scioperanti! E da una parte se le altre strategie non hanno funzionato, occorreva trovarne di più eclatanti, ma certo è ben triste che un paese di grande cultura (del passato),di grandi artisti,pensatori e scrittori si debba ridurre ad essere una paese di ignoranti.Ieri,sempre alla radio, una professoressa che insegna italiano all'estero,rapprsentava il suo rammarico nel constatare che in Italia sempre meno si ama la lingua, l'arte e tutto ciò che invece all'estero viene studiato con passione da francesi,inglesi e tedeschi.
Abbiamo avuto sempre dei ministri della pubblica istruzione di scarso livello o che agivano in base ad ideologie anzichè per il bene della scuola..lo stesso Berlinguer di danni ne ha fatti,ma questa burattina nelle mani di tremonti, cinica ed arida,è la peggiore.Una che invita le donne di tornare subito al lavoro dopo la nascita di un bambino, quasi fosse un bambolotto/giocattolo non bisognoso del contatto materno, fa cadere le braccia...ciao
Mietta

coscienza critica ha detto...

Gelmini: una che è capace di spacciare la peste per una ventata di felicità.

Anonimo ha detto...

ahahahahahah! E' tua la battuta? Buooona!
Mietta

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