venerdì 10 settembre 2010

Chiediamo cattedre, ci dànno polizia

Siamo a conoscenza di numerose irregolarità relative alle modalità di nomina dei precari della scuola ad opera dei Provveditorati (USP). Purtroppo pare si tratti di un modus operandi disonesto già codificato, voluto dal governo e al quale i Provveditori si sono ben adeguati. Ci giunge l'ennesimo comunicato stampa che vi preghiamo di leggere attentamente:
Anche oggi 9 settembre, quarto giorno di convocazione per l'assegnazione di cattedre a tempo determinato per la scuola secondaria di primo e secondo grado (questa volta classi di concorso Psicologia e Sociologia, Storia e Filosofia, Lettere alle medie), presso l'IPS Cavalieri di Milano i precari presenti hanno temporaneamente bloccato le operazioni di nomina per denunciare la mancanza di trasparenza e di regolarità delle stesse. Come ieri la Direttrice scolastica della scuola, professoressa Lodigiani, si è rifiutata di svolgere le nomine all'interno dell'Aula Magna, lasciando duecento insegnanti precari in attesa di nomina per ore in piedi, in spazi angusti, in violazione delle più elementari norme di sicurezza.
Questa situazione, oltre a essere disumana e irrispettosa per le persone presenti, rende di fatto impossibile controllare la regolarità delle operazioni e garantire la trasparenza delle assegnazioni.La decisione della professoressa Lodigiani di non svolgere le nomine all'interno dell'Aula Magna è stata motivata dalla paura di possibili “proteste” come quelle avvenute nei giorni scorsi quando la mancanza di cattedre già comunicate dai presidi e delle 152 cattedre di sostegno concesse in deroga nell'elenco delle disponibilità aveva giustamente fatto infuriare i precari in attesa di nomina che si vedevano sensibilmente ridurre il numero di cattedre disponibili e di conseguenza le possibilità di scelta e di lavoro. È grave che una Dirigente manchi ai propri doveri di assicurare le nomine in assoluta trasparenza e sicurezza, in base alle norme vigenti, per evitare legittime lamentele e richieste di informazioni.
Ed ancora più grave è che, nel momento in cui i precari presenti hanno chiesto con insistenza che la professoressa Lodigiani aprisse l'Aula Magna e svolgesse lì le convocazioni, gli ispettori di polizia (presenti a tutte le convocazioni fin da lunedì) abbiano minacciato di identificare gli stessi e sulla strada antistante l'ingresso della scuola sia apparsa una camionetta carica di poliziotti in tenuta antisommossa, nonostante le richieste fossero avanzate in forma assolutamente pacifica e civile nonché legittima. Alle richieste più che motivate di trasparenza, regolarità e sicurezza delle operazioni di nomina lo Stato risponde quindi minacciando l'uso della forza, come se fossimo nel pieno di una manifestazione politica e criminalizzando chi, insegnante e non “pericoloso contestatore”, denunci un comportamento fuori-legge da parte dell'Istituzione, che rischia di ledere i suoi diritti lavorativi. Come se voler lavorare fosse un problema di ordine pubblico.
Questa situazione rende evidente una volta di più quanto sia importante da parte di noi precari essere uniti, non piegare la testa e far rispettare i nostri diritti; per questo invitiamo tutti, precari, lavoratori della scuola, studenti, cittadini solidali a partecipare sabato alla manifestazione (concentramento ore 15, piazza Missori, Milano) conto i tagli della Gelmini e Tremonti e contro lo smantellamento della scuola pubblica. Come associazioni precari chiediamo inoltre che l'USP provveda al più presto a indire nuove convocazioni su tutte le classi di concorso che includano tutte le disponibilità mancanti nelle prime convocazioni.

Coord. Lavoratori della scuola "3ottobre" - C.P.S. Milano Lavoratori Auto-organizzati della Scuola - Milano Movimento Scuola Precaria – CPS Milano

(Ps. chiedetevi sempre qual sia il vero ruolo della polizia nella società)

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1 commento:

Anonimo ha detto...

La professoressa Lodigiani non avrebbe dovuto temere alcuna contestazione se avesse agito con trasparenza ed alla luce del sole...la scoperta dell'acqua calda? Bello che segua delle direttive dall'alto...chi sono i nominati, i soliti affiliati alla massoneria nanesca?
Il ruolo della polizia...alcuni tra loro saranno anche consci di tante ingiustizie, ma le direttive arrivano dall'alto, è lì che bisogna ricercare i veri colpevoli.Poi ce ne sono che ci provano gusto a manganellare...e quelli sono fecce!
Mietta

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