venerdì 10 settembre 2010

Il regolamento della formazione iniziale degli insegnanti

La gelmini ha parlato in conferenza stampa sul regolamento che servirà a valutare gli insegnanti (uno degli scopi criminali della 'riforma'), per renderli finalmente schiavi e ricattabili, sviliti e macchine dedite soltanto alla promozione degli studenti.
Per poter insegnare è previsto un accorciamento del curricolo scolastico, cioè un impoverimento dei saperi da parte dei nuovi insegnanti (meno si sa, meno si trasmette). Ci sarà un periodo di tirocinio, dove il giovane insegnante verrà affiancato a un insegnante già di ruolo, il che potrebbe essere anche utile, ma il giovane insegnante continuerà ad avere un bagaglio culturale misero (imparerà anche a insegnare, ma che cosa?), inoltre, dato che le graduatorie spariranno, nella conferenza non è stato chiarito CHI verrà effettivamente scelto per il tirocinio E SOPRATTUTTO IN CHE MODO avverrà il reclutamento. Non è stato detto TUTTO. Perciò, per approfondire questo ed altri aspetti, vi rimandiamo a due nostri vecchi post che chiariscono tutti i punti chiave della 'riforma' rispetto alla valutazione degli insegnanti. CLICCA QUI. E QUI. Leggete attentamente.

PS. ricordiamo che gli insegnanti sono già stati valutati dal sistema dell'istruzione nazionale, attraverso esami, conseguimento di titoli idonei all'insegnamento, abilitazioni, concorsi, ma... se ancora non lo sapete, la Gelmini vuole anche eliminare i titoli di studio (ci siamo quasi). Capito il progetto criminale?

PPS. Ma come possono una persona e un governo non credibili, continuare a imbrogliare gli italiani?

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8 commenti:

Arcureo ha detto...

Come possono continuare ad imbrogliare gli italiani?
Non credo sia poi così difficile, eh...

coscienza critica ha detto...

La domanda era retorica, visto il nome del blog ;-)

Anonimo ha detto...

...confidando nell'ignoranza e nella mancanza di partecipazione, altra scoperta dell'acqua calda eh eh!
Questa passerà alla storia come l'Attila della scuola, ma poco ci consola. Chi verrà dopo, se mai riusciremo a liberarcene, avrà il suo bel da fare per rimettere un poco in sesto le cose; la scuola avrebbe bisogno di riforme, ma non di queste.
Buona fine settimana CC
Mietta

coscienza critica ha detto...

Non credo che chi verrà dopo avrà interesse ad aggiustare le cose, anche perché ci impiegherebbe una vita.
Sereno we anche a te.

Anonimo ha detto...

Già...e allora ce la dovremo tenere così? Tanto vale abolirla e optare tutti per la scuola Radio/Elettra (vedi Bossi!) o quella fatta in casa.
Mietta

coscienza critica ha detto...

Il progetto del governo è praticamente quello. Il progetto del governo è avere una scuola dove 'insegnino' ignoranti, amici degli amici piazzati dai mafiosi del territorio (ecco a cosa serve il loro federalismo), al fine di ottenere una classe di dementi, incapaci di ragionare e di analizzare, da poter governare con la bacchetta e tutti gli inganni possibili (cosa che già avviene, in Italia, ma evidentemente non basta per far accettare altre pericolose nefandezze)

Dario ha detto...

I'11 Febbraio del 1950, al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale, Piero Calamandrei pronunciava il seguente discorso (no link: cercalo su un motore di ricerca). Molto interessante la parte «Facciamo l'ipotesi...». Eccone uno stralcio.

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).

Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.


Purtroppo, alcuni anni fa, qualche politico "moderno" deve averlo letto, e scambiandolo per un programma elettorale, lo ha, e lo sta, scrupolosamente applicato.

Ciao
Dario

Anonimo ha detto...

Good brief and this post helped me alot in my college assignement. Thanks you for your information.

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