mercoledì 8 dicembre 2010

Anche a Bologna divieto di assembramento

Come far capire che questa democrazia non è differente dalla dittatura? Come far capire che la carta costituzionale è solo... carta? Non vogliamo scrivere un lungo post, perciò vi evitiamo la tortura di spiegare tutti i dettagli (che dettagli non sono). Semmai parliamo dell'ultima prova del fatto che la cosiddetta democrazia non è altro che una copia della dittatura. Democrazia uguale a 'potere del popolo'? Quando mai è stato così?
Vedete, la Costituzione vieta (a parole) l'apologia del fascismo, ma il problema è che la Costituzione non vieta le leggi fasciste. La differenza non è neanche sottile e la connessione tra fascismo e le sue leggi dovrebbe essere talmente lineare che la sedicente democrazia non dovrebbe permettere nè l'uno, nè le altre. Invece...
Invece è notizia di oggi che il commissario del Comune di Bologna, Anna Maria Cancellieri, ha firmato un'ordinanza per vietare l'assembramento ('limitare i fenomeni di assembramento in alcune importanti zone del centro storico cittadino e della zona Universitaria'). Ma come? Ma non era una legge fascista? Certo che lo era, ma questa ordinanza non è apologia del fascismo, soltanto un'applicazione delle leggi fasciste, la 'democrazia' lo permette. Sindaci e commissari come sceriffi, cittadini riuniti in gruppo da disperdere (chissà poi con quali gentili metodi), multe per i contravventori. Voilà il potere del popolo!
Nello specifico, lo sceriffo Cancellieri vieta l'assembramento in via Petroni, in P. Aldrovandi, in via San Vitale e pensa di estendere il divieto anche ad altre zone ('valutazioni approfondite sulla possibilita’ di adottare ulteriori provvedimenti limitatamente ad altre zone, che presentino criticita’ analoghe'). Va da sè che 'limitatamente ad altre zone' è un controsenso degno del migliore Ionesco.
I gestori dei negozi sono promossi a kapò, promossi ovviamente d'ufficio, dovranno vigilare affinché non si costituiscano gruppi di avventori
('adottare misure idonee ad evitare lo stazionamento degli avventori nelle immediate vicinanze dei locali') e avranno anche il privilegio di costituire un proprio corpo vigilante. A fronte di questi privilegi, a cui ogni italiano imbecille aspira segretamente, ci sono però le multe. Gli esercenti infatti potranno essere sanzionati fino a 500 euro nei casi meno gravi se non faranno rispettare l'ordinanza e se non rispetteranno essi stessi l'imposizione di chiusura anticipata secondo una specifica tabella: niente apertura continuata nel periodo natalizio; Take-away aperti sino alle 3, ma solo se possiedono distributori automatici di bevande; chi fa vendita diretta di bevande alcoliche deve chiudere alle 19, a meno che non si tolgano birre e alcolici dagli scaffali, allora la chiusura è fissata all'una di notte (praticamente si incoraggiano i ragazzi a farsi la scorta di alcolici, comprandoli nei supermercati durante il pomeriggio).
La tecnica per imporre regole fasciste è sempre la stessa: trovare una scusa, un pretesto, un cavallo di Troia che la gente possa trovare utile, e zac! Fine dei diritti e della libertà! In questo caso il pretesto è l'abuso di alcol. Certo, giusto, è una piaga, ma chissà perché a rimetterci debbano sempre essere tutti i cittadini (salvo i soliti privilegiati)? E chissà perché per risolvere certi problemi non si riesca a trovare di meglio che le coercizioni fasciste? Forse perché questa democrazia è fascismo? Meditiamo? (Poi chiedetevi anche per quale motivo il piano di Licio Gelli si chiami 'di rinascita democratica'. Sveglia!).

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3 commenti:

Vanessi ha detto...

La faccenda è molto più grave di quello che sembra.
Ovviamente i giornali NON ne hanno parlato....

Jinocchio ha detto...

Sarebbe bello che l'ordinanza venisse rispettata severamente e la signora Cancellieri, trovata in quei luoghi negli orari proibiti, in compagnia di portaborse, autista e scorta venisse severamente oliodiricinizzata in rispetto della sua ordinanza.

La mattina dopo, dall'ospedale, con largo sorriso potrà testimoniare in prima persona il grande successo dell'ordinanza da lei emanata.

Unknown ha detto...

Se si vuole aggirare l'ostacolo basterà organizzarsi, con relativo abbigliamento, in squadracce, per poi rivelarsi e dargli la mazzata finale.
Ciao.

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