mercoledì 15 dicembre 2010

Nando Pagnoncelli e i sondaggi mistificatori

Nei media di Stato si è soliti fare un'attenta cernita della terminologia, al fine di favorire o nobilitare certe componenti istituzionali o, al contrario, affossare chi di quelle componenti vuole smascherarne gli abusi e i vizi. Ad esempio, oggi è di moda dire 'escort' anziché puttana, 'piano di stabilità' anziché tasse al popolo per salvare i potenti. E' l'equivalente di 'pelliccia di lapin' per non dire 'pelo di coniglio', fa più figo e sembra non far male. Invece fa malissimo.
Succede così anche quando si vuol nascondere una scomoda verità, si cambia qualche parola (o la si nasconde) e il gioco è fatto. Esattamente come ha potuto fare Nando Pagnoncelli nella trasmissione televisiva 'Ballarò' (di ieri sera, ma anche di altre passate sere), quando ha comunicato la percentuale degli astenuti alle votazioni politiche. E vedeste con che foga e allarme ha voluto sottolineare che questi astenuti fossero il 40% degli 'aventi diritto' al voto. La cosa sconvolgente è stata ascoltare dalla sua voce (di regime) che questi astenuti sono degli 'indecisi' e dei 'delusi', ignorando completamente il fatto che nella vita esiste anche una componente anarchica. Molto grave per chi fa sondaggi, davvero molto grave! Gli avranno detto di evitare la parola anarchici? Oppure il non dirlo è stato frutto della sua spontanea volontà? Esistono solo indecisi e delusi? Certo che no! Tutt'altro!
Ci dispiace per Pagnoncelli, ma sentiamo il dovere di puntualizzare. E' anche vero che tra i non votanti ci sono gli indecisi e i delusi, ma noi possiamo assicurare che la maggior parte dei non votanti sono anarchici, mentre gli indecisi e i delusi coprono una percentuale bassissima. E lo diciamo a ragion veduta!
Intanto dobbiamo informare che la percentuale degli anarchici, almeno in Italia, sta aumentando esponenzialmente, ce lo dimostra il numero crescente degli abbonati ai giornali anarchici come 'Umanità Nova' e 'A-rivista anarchica', giornali che sono stati colpiti dal governo attraverso un aumento spropositato delle tasse postali (per essere riviste autofinanziate questo è stato un colpo basso). Ce lo dimostra anche il numero sempre crescente di internauti che ci chiedono informazioni sull'anarchia. Ce lo dimostrano le domande che la gente, per strada, ci pone intorno al nostro ideale. E tutta questa gente sta imparando a smontare i vari pregiudizi sull'anarchia e c'è chi ormai li ha già dimenticati e ora ci ringrazia pure. Ma poi ce lo dimostra anche il nostro ultimo sondaggio lanciato da questo blog, dove non c'è neppure bisogno di commentare il risultato. Alleghiamo l'immagine (che ritrovate anche nella colonna sotto il blogroll, l'abbiamo tenuta apposta in evidenza):

Come vedete, tra i non votanti gli anarchici sono quelli ad avere la netta maggioranza, addirittura posizionati al secondo posto rispetto a tutti i votanti. Se fossimo un partito vinceremmo le elezioni, ma noi ci rifiutiamo di entrare in quella bolgia di delinquenti. A noi interessa offrire e costruire un nuovo modello di società senza padroni. Si può. Si deve.
La coscienza anarchica è quindi in forte crescita, si mettano il cuore in pace anche alla Rai. Se Pagnoncelli avesse mai voglia di controbattere, lo invitiamo a predisporre un sondaggio, hai visto mai che, se non altro, comincerà a capire che l'anarchia esiste e gli anarchici pure?

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