mercoledì 12 gennaio 2011

Fiat Mirafiori, la vittoria del sì

Il problema Fiat non va analizzato nelle due parti in campo più evidenti (Marchionne da un lato, operai dall'altro), ma deve essere analizzato e inquadrato in un respiro più ampio e storico. Allora le due parti in campo diventano necessariamente capitalismo versus popolo. E in questa battaglia che oggi si gioca a Torino -ma che nella Storia è stata giocata in altre mille località- è ovvio che a vincere sia il capitalismo, con tutto il corollario di informazione distorta ad esso legato, cioè una falsa idea di progresso e di prosperità.
Se da una parte il popolo rivuole i diritti, dall'altra il capitalismo dice di offrire il progresso. Sì, perché i termini della questione sono proprio questi. E allora dove credete che vada il flusso ideologico operaio, oggi, se non in quello già visto e rivisto nella Storia? Come tanti pecoroni, anche a Mirafiori gli operai sceglieranno il miraggio del 'progresso'. La favoletta capitalista di sempre. Così si immolerà sull'altare della tecnica, dello sviluppo, dell'ingegneria, dell'economia, ogni sacrosanto diritto umano. Scienza contro umanità, la lotta perenne. Sì perché non sempre la tecnologia è serva dell'Uomo, anzi, quasi sempre è il contrario. E' la politica dello Stato che muove i fili invisibili della scienza e della tecnica.
Non sappiamo imparare dalla Storia, ma non perché siamo fessi (o forse sì), ma perché la cultura occidentale si basa sui paradigmi nati dalla 'Rivoluzione industriale' (prima e seconda) e dove la scuola non fa altro che insegnare modelli capitalisti, anziché umani. Allora il positivismo ottocentesco viene riproposto ogni volta che vi sia necessità di convincere il popolo ad abbandonare le proprie istanze umane, i loro diritti fondamentali, in favore degli interessi del padrone mascherati da opportunità. A poco serve dire che quei diritti sono stati conquistati con la dura lotta di anni e anni. Di fronte a un ventilato benessere, di fronte a una promessa di progresso, il popolo ha sempre chinato il capo e subìto, rimettendoci sempre, alla fine.
Davvero non abbiamo imparato nulla, ma il guaio peggiore è che non ci sappiamo liberare da questa ignoranza, anzi la votiamo. Oggi si sta costruendo un altro Titanic, in molti vorranno salirci, ma ad affondare saremo tutti.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma in questo caso specifico, quello della Fiat, ma 'ndo stà l'opportunità? Il berlusconismo ha fatto dei guasti che quasi ritengo irreparabili, perchè che degli operai non capiscano che li stanno prendendo per la gola, o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra.Oggi i capi reparto di Mirafiori stanno facendo opera di convincimento per il sì e vedrai che vincerà...e dopo che succederà? Verranno cancellate altre conquiste civili e via via fino al ritorno al "padrone delle ferriere".Mi domando, ma ci fanno o ci sono? Possibile non sappiano guardare più in là del proprio naso? La Fiat come altre industrie del capitalsismo non ha a cuore i suoi lavoratori, non li stima, non li ritiene persone. Come non capire che tutto ciò che viene detto nasce da falsità e desiderio di far solo cassa? Cosa vuol dire produrre di più quando di macchine ne abbiamo sin troppe, non ci sono soldi per acquistarne e ultimo ma non ultimo le auto fiat fanno pena e compassione? Cosa vuol dire produrre di più se poi nessuno le vuole? E' una scusa, la fiat se ne andrà comunque e gli operai che voteranno sì saranno cornuti e mazziati.
Spero di essermi fatta capire, ma mi girano...sono stufa di sentirmi circondata da troppi ebeti e che a causa loro mi troverò anche io nella m......
Mietta

coscienza critica ha detto...

Sai dov'è l'ooportunità? Nell'idea stessa di capitalismo. L'operaio è abbagliato da questa parola. L'operaio è un ingannato cronico. Un illuso. La Fiom insiste nel far conoscere lo stipendio di Marchionne: 200 milioni di euro. Ma la Fiom non sa che più il padrone è ricco, più gli operai si abbagliano e lo seguono. Vedono il miraggio dell'arricchimento, credono che diventeranno anche loro ricchi. Del resto, basta dargli due telefonini e una macchina nuova e la cresta si ringalluzzisce. Poveri noi.

Anonimo ha detto...

Torno a dire, allora sono degli abeti! Come gli abbagliati dall'uomo maskarato...hai voglia ad aspettare di diventare ricchi come lui..e poi io di quei soldi fatti in quei modi non saprei proprio che farne, anzi sì ma non lo dico per decenza!
Allora CC, non è come tu dici, parliamo di situazioni astratte, nessuno si ribellerà perchè agli italiani ed in genere anche ad altri popoli piace esser comandati, avere chi pensa (?) per loro, chi gli ammannisce ogni giorno perle di menzogna.Finiremo ineluttabilmente in questo buco nero e come ne usciremo? Qualcuno disperato comincerà a sparare e avverrà la quadratura del cerchio, tutti zitti e a cuccia e senza muovere un muscolo perchè altrimenti...non olio di ricino ma forse anche di peggio?
Mietta

coscienza critica ha detto...

Nessuno conosce in anticipo le dinamiche di un popolo oppresso. E questo è un bene. Quel che succederà lo vedremo, ci saremo in mezzo.

Anonimo ha detto...

E' l'impotenza che deprime...almeno me!
Ciao
Mietta

ventopiumoso ha detto...

rabbia, sensazione di impostenza, frustrazione...
sì, non resta che vedere.
ho uan teoria spicciola spicciola: le pance sono ancora un po' troppo piene. ma forse non troppo. mah.

Dario ha detto...

"La rivoluzione si farà solo quando la gente sentirà i morsi della fame"
Questa è una frase che sento spesso.
Si, una volta si.
Le rivoluzioni partivano quando il popolo era ridotto alla fame.
Ma ai giorni nostri no, questo (essere alla fame) è difficile che succeda: faranno in modo che non sentiremo la fame.
Ci daranno di tutto: purchè ci sia sempre da mangiare.
Mucche pazze, Uova alla diossina, maiali con la suina, polli con l'aviaria, Verdure inquinate dai pesticidi, Cereali OGM, ecc...
Ormai hanno anche i mezzi per produrlo il mangiare, con tutti i mezzi disponibili, anche illeciti e velenosi.
Tanto quando ci accorgeremo di aver mangiato schifezze sarà troppo tardi: saremo tutti malati, e a quel punto: addio rivoluzione.

Il concetto è che sanno bene come gestirle, le rivoluzioni, e NON farle scoppiare. Film, TV, Intrattenimento, Calcio, Farmaci, Cibi OGM, Giornali, ecc... hanno tutto in mano loro, tutto sotto controllo e li usano come fili per burattini.

Per concludere, propongo a chi voterà SI all'accordo capestro di "Marchiorre", di mettersi le cuffie e ascoltarsi la canzone di Edoardo Bennato "E' stata tua la colpa..."

"... allora adesso che vuoi? Volevi diventare come uno di noi, e ora rimpiangi quei giorni che eri senza fili, e adesso i fili ce l'hai!, e non fai un passo se dall'alto non c'è qualcuno che comanda e muove i fili per te ..."

Ciao

Dario

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