mercoledì 9 febbraio 2011

Prima di entrare in un seggio elettorale, pensa a te stesso e a quanto vali



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10 commenti:

Mattia Paoli ha detto...

Paradossale questo video. Tu inviti a non votare, ma i protagonisti di questo video sono al 99% di "destra", e quelli non di destra sono i noti "inciucioni". Manca l'"opposizione" dura e pura, ad esempio. :)
E' chiaramente impossibile e superficiale mettere sullo stesso piano TUTTI i personaggi politici italiani. Si può stabilire quale sia il meno peggio a meno di non avere il prosciutto sugli occhi.

Voterò finchè non scomparirà dalla scena politica Berlusconi, che io considero un cancro politico e sociale. Questa situazione di emergenza mi costringe a votare, almeno perché vengano ristabilite le minime regole della democrazia (libertà di informazione in primis). Quando ci saranno quelle si potrà puntare a più nobili scopi. Può sembrare un suicidio affidare alla politica il compito di ristabilire le regole del gioco, ma di persone oneste secondo me, forse ingenuamente, ce ne sono ancora.

Passato B., e convinto che peggio di lui non si possa fare, credo che userò il mio diritto a non votare.

coscienza critica ha detto...

Il tuo ragionamento è sì da ingenuo (permettimi, senza offesa). E' risaputo che non esistono governi buoni. In ogni caso siamo schiavi. Con un governo di sinistra si è schiavi un po' più velatamente, che sicuramente è peggio, poiché sembra 'tutto ok', ma non è così.
Dici che Berlusconi è un cancro sociale. Quindi con lui si sta male. E' vero. Ma rifletti su una cosa: quando si sta seduti male non si è forse più portati a reagire per cercare più confort? Se invece sei seduto comodo (secondo te con un altro governo), non si è forse portati a rimanere tranquilli seduti? Non so se mi spiego.
Inoltre ti faccio notare che la parola democrazia non esiste, non è mai esistita e mai esisterà. Fatti anche la domanda sul perché Licio Gelli abbia denominato il suo piano 'di rinascita democratica'. La democrazia è solo la dittatura della maggioranza.
E' tutta una menzogna! Dobbiamo capirlo una volta per tutte. Non votare.

Jinocchio ha detto...

Quelle che secondo me non cogliete è che il divide et impera non vale solo per i governanti, ma anche per i governati.
Un governo monolitico come era quello di Berlusconi prima di crollare sotto gli inimmaginabili eccessi del leader, ha potenziali distruttivi e liberticidi molto più alti delle coalizioni carrozzone della sinistra.
Infatti le marce indietro più spedite le abbiamo ingranate con il centro destra.
Il PD pullula di nuclearisti, ma prova a immaginarti Prodi che cerca di convincere gli italiani a sfatare un tabù del genere.
Non è un caso che c'è voluta l'ennesima iniezione di berlusconi perché il dibattito sull'atomo recuperasse una nuova verginità.
E il velinismo in politica?
Ci sono ancora differenze sostanziali tra gli schieramenti (se non altro la capacità di compattezza) ed è giusto valorizzarli, prima che scompaiano per sempre.
Non si tratta di scegliere il meno peggio, si tratta di scegliere il meno potente.

coscienza critica ha detto...

Tutti sanno che faremmo meglio a non avere altri padroni (più potenti, meno potenti... sempre padroni sono), ma si fa di tutto pur di non ammettere alla propria coscienza la meravigliosa possibilità anarchica. Questa è semplicemente aberrazione mentale.

a ha detto...

"La democrazia è solo la dittatura della maggioranza" è la stessa cosa che dicono negli USA i sostenitori della Palin - non prenderlo come un insulto, per favore; purtroppo è così. Direi che perchè si possa parlare davvero di democrazia rappresentativa, è necessario un controllo dei governanti da parte dei governati il più penetrante e continuo possibile. E, pur se condivido il tuo amore per l'anarchia ed il tuo categorico rifiuto della definizione dell'anarchia come caos e insofferenza nei riguardi di qualsivoglia regola, non sono affatto d'accordo sulla scelta di non votare; si rischia di mandare al governo chi è espressione di una minoranza; neanche a me piace la dittatura della maggioranza - ed anzi, il rispetto per le minoranze è uno degli indici di un alto grado di sviluppo di una democrazia - , figurati quella di una minoranza! D'accordo, sia tu che io vogliamo arrivare a non avere più bisogno del dominio tout court; ma sei sicuro che non votare sia la via migliore per arrivarci in queste circostanze? All'inizio degli anni '90 sentì Giuliano Amato, alla domanda "perchè la percentuale di non votanti è così alta", rispondere: "Si vede che a quei cittadini le cose vanno bene così come sono". COOOOOOOOOOSA?!?!?!?! Ti prego, va' a votare alle prossime elezioni. Anche perchè non sarebbe bello riuscire a dimostrare al resto del mondo che non è vero che berluschifo ci rappresenta benissimo?
"La democrazia non è mai esistita", d'accordo. Anche l'anarchia come la intendiamo noi non è mai esistita. E' questa una buona ragione per rinunciarvi?

a ha detto...

Mi sa proprio di aver detto una grossa cazzata nel mio precedente commento - "l'anarchia non è mai esistita". Ma anarchia e democrazia diretta sono diverse?

coscienza critica ha detto...

Il tuo raqgionamento fa acqua da tutte le parti. In primo luogo si vede che non hai studiato l'anarchismo e ti rifai ai pregiudizi che circolano (immessi nella società, guarda caso, proprio dallo Stato). Quand'è che la si smette di inventarsi argomentazioni sull'anarchia? Davvero sono stufo di leggere commenti di persone che ignorano il vero anarchismo e pretendono di insegnarlo, pretendono di avere ragione, di avere teorie. E' assurdo! E' come se io, che non ho letto libri di fisica nucleare, cominciassi a dire che è quelle teorie di fisica sono sbagliate, che la fisica nucleare non esiste, ecc. Per favore, informatevi. Non è vero che l'anarchia non è mai esistita, NON E' VERO! Si è realizzata eccome, anche più volte. Certo che se poi arrivano i cannoni dei governi, ci vuol poco ad ammazzare gli uomini liberi e disarmati (che stavano così bene in anarchia). Subentra la censura su quelle realtà anarchiche, quindi la demonizzazione degli anarchici. Ma ti rendi conto che stai sputando sui pensieri di mille filosofi, politologi e intellettuali anarchici? Io mi starei calmino e, umilmente, cercherei di capire davvero l'anarchia prima di parlare. Pensi che le tue righe possano uccidere centinaia di anni di pensiero anarchico portato avanti da fior fior di menti? Hai così liquidato l'anarchia, Malatesta e Bakunin (per dirne due) in due righe? Complimenti!
Toglietevi dalla testa quei luoghi comuni, per favore. E non entrate in argomenti che non conoscete pretendendo di avere persino ragione. Liberatevi. LIBERATEVI E CONSULTATE LIBRI (non quelli di scuola, ovviamente, clicca sui banner che abbiamo nel blog, vai a vedere in Spagna cosa hanno fatto gli anarchici. Informati).

coscienza critica ha detto...

Se la parola democrazia ti tranquillizza, puoi chiamare l'anarchia così. Ma certamente, noto che ti è difficile staccarti da ciò che ti è stato imposto, persino dalle parole. Sgànciati dalle parole e vai nei concetti. Che vuol dire 'democrazia diretta' se non anarchia? Ma allora perché usare la parola 'democrazia'? Usiamo la parola giusta: Anarchia (e vantiamocene).

a ha detto...

"Se la parola democrazia mi tranquillizza"?! Scusa, ma direi proprio che sia tu a dover tranquillizzarti qui, non io; hai nettamente frainteso il tono dei miei commenti; non intendevo affatto impartire lezioni a chicchessia e/o pretendere di avere ragione - come del resto il mio secondo commento, in cui ammetto di aver detto una grossa cazzata affermando che "l'anarchia non è mai esistita", chiarisce inequivocabilmente. Io avrei tentato di “uccidere il pensiero anarchico”, di “liquidare l'anarchia”? Ma che vai dicendo?! Nel mio primo commento ho detto che "pur se __condivido il tuo amore per l'anarchia ed il tuo categorico rifiuto della definizione dell'anarchia come caos e insofferenza nei riguardi di qualsivoglia regola___, non sono affatto d'accordo sulla scelta di non votare" e che "sia tu che io vogliamo arrivare a __non avere più bisogno del dominio tout court___; ma sei sicuro che non votare sia la via migliore per arrivarci in queste circostanze?". Attenzione: qualsiasi ideale, anarchismo compreso, può condurre al fanatismo.
Ora ti richiedo, umilmente: sia tu che io vogliamo arrivare a non avere più bisogno del dominio tout court, ma sei sicuro che non votare sia la via migliore per arrivarci in queste circostanze? E se sì, perché?

coscienza critica ha detto...

Conosci per caso un'altra soluzione? Penso che tu non voglia cercare davvero una soluzione all'eliminazione dello Stato. Non ne senti l'urgenza e neppure il bisogno. Io penso che tutte le domande fatte intorno al 'come fare' legate all'anarchia, siano invece da rivolgere ai vari governi (che sono cosa attuale). Perché allora non chiedere ai governi 'il come fare', anziché cercare il pelo nell'anarchia? Perché non strigliate di domande i governanti? Perché non chiedete a loro le soluzioni, anziché votare a scatola chiusa, tappandovi il naso (povera dignità), in base a criteri di immagine o di visibilità?
Io penso che, anche se ti raccontassi tutta l'anarchia, le soluzioni, le attuazioni, avresti sempre un motivo per dubitare. Allora è tutto inutile. Se vuoi risposte dall'anarchia, se vuoi sapere perché il non voto è la cosa giusta, allora bisogna che tu studi l'anarchismo. Ciò implica l'apertura di un libro, cioè di un oggetto statico che si anima soltanto se se ne ha la volontà di aprirlo. Se manca questa volontà, anche far domande qui diventa un'operazione velleitaria e forse anche pretestuosa.
Scusa per il modo in cui ho risposto prima, ma ero alle prese con una collera di cui tu non potevi esserne nè a conoscenza, nè la vittima.

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