domenica 25 dicembre 2011

Il meccanismo del sistema autoritario e gerarchico

L'inganno perpetuo si chiama propaganda. Senza l'inganno della propaganda non esisterebbe lo Stato, né la Chiesa, e neppure tutti i mali che ne derivano.
Ecco lo schema sintetico del meccanismo statal-clericale, divenuto unico modello (creduto tale) di gestione gerarchica delle comunità, dalle piccole alle grandi, dalla famiglia allo Stato:

  1. La propaganda è una tecnica di persuasione che tocca le corde emotive degli individui.
  2. Chi gestisce la propaganda ha in mano l'emotività dei popoli, quindi il controllo sui loro comportamenti e sulle loro decisioni.
  3. I popoli vengono perciò ingannati e depredati di tutto, anche della coscienza.
  4. La coscienza originaria e naturale viene sostituita attraverso la propaganda da un'altra forma di coscienza, artificiale, che ricalca il modello autoritario imposto.
  5. Ai popoli viene fatto credere che il gestore della propaganda offra loro 'sicurezza' e/o 'salvazione', attraverso la manipolazione emotiva dell'umano 'senso di paura'.
  6. In cambio della 'sicurezza' e della 'salvazione', il gestore della propaganda (percepito come un'autorità) esige ricchezza, potere, arbitrio. E' questo un patto che si rinnova anche se non è mai stato sottoscritto da ambedue le parti (giuridicamente illegale), se non in forma tacita, per millenaria abitudine costruita e imposta.
  7. Il patto di cui al punto precedente viene attuato per mezzo delle leggi che il gestore della propaganda inventa, scrive e impone (con l'inganno o con la forza).
  8. L'immensa ricchezza prodotta dai sacrifici del popolo finisce nelle tasche del gestore della propaganda.
  9. I popoli, che dopo moltissime generazioni ormai credono e difendono chi li bastona e li imbonisce, pensano che quelle leggi siano indispensabili, addirittura sacre.
  10. Essere governati, quindi manipolati, si trasforma in un atto di fede nei confronti dei gestori della propaganda. Essendo ritenuto un atto di fede, gli individui sono stati indotti a credere che il sistema della delega (voto) sia persino un diritto-dovere morale.
  11. Il popolo, indottrinato da secoli, è stato condizionato nella credenza che non vi sia altro metodo di gestione della propria vita e della propria morte, e non ne vuole altri, anche se altri metodi esistono e, ancorché censurati o perseguiti, si manifestano come esempi di vera libertà.
  12. Il rifiuto del popolo verso altri sistemi (nel frattempo criminalizzati dai gestori della propaganda) nasce dall'umano e naturale 'senso di paura' nei confronti del non-conosciuto.
Chi per primo ha imposto il sistema statale? I kurgan, qualche migliaio di anni fa. Il sistema si è affinato nel corso dei secoli, anche per mezzo dei miti religiosi gestiti dalle caste sacerdotali. E prima quale sistema c'era? Come vivevano i popoli? Vivevano senza gerarchie, senza autorità, senza Stato, senza governi, senza guerre, senza eserciti, senza crimini. Vivevamo tutti in pace e in libertà, in uguaglianza e in prosperità (vedi). Solo dopo l'invenzione dello Stato e delle caste i popoli hanno conosciuto guerre, ingiustizie, crimini, povertà, miseria, costernazione, oppressione, tasse, e un perenne bisogno di libertà. Dalla nascita dello Stato e delle gerarchie sono passati circa 3000 anni. Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?

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