martedì 28 febbraio 2012

La vostra violenza crea coscienza

I maestri della propaganda di Stato sanno benissimo che pubblicizzare le azioni violente degli sbirri possono procurare un certo timore presso la gente. Però sanno pure bene che la violenza di Stato crea una forte coscienza di libertà che si innesta ad un livello più profondo rispetto a quello superficiale della paura. Eppure, nonostante la creazione di una diffusa coscienza di libertà, lo Stato non sa fare a meno di usare la violenza, perché questa è l'unica maniera che conosce per rapportarsi al popolo. Non fa altro. Non sa far altro. E anche se per paradosso potesse, non potrebbe usare altri metodi.
In un'azione violenta delle forze dell'ordine* contro le persone, la coercizione, la legge, il machismo, il governo piramidale, l'inganno, la delazione, la cultura della guerra e del male, l'odio, la competizione, il razzismo, il fascismo, sono allora gli unici e soli linguaggi dello Stato che prevalgono rispetto al pericolo di formare un fronte popolare unito da un comune afflato antiautoritario.

Un abbraccio affettuosamente anarchico a Luca Abbà.

* Non scriviamo del 'disordine' perché ciò che lo Stato intende per 'ordine' è proprio quello che garantisce la sbirraglia, cioè la difesa dell'ordine gerarchico e coercitivo dello Stato, l'ordine delle caste, l'ordine delle disuguaglianze, l'ordine del loro caos sociale. Quindi, in questo corretto senso, tutte le forze dell'ordine sono veramente tali (occhio alle parole, lo Stato non fa altro che utilizzarle in maniera subdola e ingannevole, come 'democrazia' e 'repubblica').

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

buonasera CC. Questa mia solo per dire che ci siamo, qui, a leggerti. Quasi tutti i giorni. Grazie per il lavoro che tu fai.
Vorrei poter dire anch'io, ogni giorno, di aver fatto qualcosa di così utile.
federica, Roma

Anonimo ha detto...

Buonasera CC. Questa mia solo per dirti che ci siamo, quasi ogni giorno, qui a leggerti. Grazie per il lavoro che fai. Vorrei anch'io poter dire di fare ogni giorno qualcosa di così utile.
Federica, Roma

Dario ha detto...

Ma l'avete visto il video pubblicato dalla polizia?
(cercatelo su youreporter, perchè su altri canali, come repubblica.it, è già stato tagliato ulteriormente)
Un falso o quanto meno manipolato...
Che motivo c'era di nascondere la faccia di Luca? (forse non era Luca?)
Perchè manca la scena più "interessante", quella dove si dovrebbe vedere il distacco di Luca dal traliccio e il "motivo" del distacco? (forse perchè strattonato dallo pseudo poliziotto?)
Perchè nei fotogrammi finali quando Luca è a terra pare senza zainetto e il colore del vestito pare diverso?
Come mai dopo l'inquadratura di Luca a terra si affrettano a far vedere che sul traliccio non c'è più nessuno, compreso lo pseudo poliziotto, come ha fatto a scendere così velocemente, più veloce della caduta di Luca?
Come mai il presunto poliziotto assomiglia così tanto a Luca (vestiti, cappellino, scarponi, ...) e non ha il casco?

Insomma... molto strano questo video, e occorre stare molto vicini a Luca in questi giorni, in modo che non "sopraggiungano complicazioni" per il suo stato di salute che lo mettano in condizione di non poter più raccontare come sono andate VERAMENTE le cose.

A sarà Dura!!

Dario

coscienza critica ha detto...

Federica:
Grazie a te, anzitutto, per seguirci sul blog. In verità la tua coscienza è già un ottimo segnale. Quello che ti detta la coscienza potresti riversarlo su un blog.

Dario:
Le tue considerazioni sono puntuali e hai fatto bene a esternarle. Ti dirò che non sei il solo ad aver fatto gli stessi ragionamenti. Quando c'è di mezzo lo Stato, la menzogna è assicurata. E anche noi abbiamo pensato le stesse cose riguardo all'attenzione verso Luca. Penso che Luca abbia bisogno di persone che gli stiano vicine il più possibile, siano esse i parenti, o gli amici, o gli anarchici, o chiunque altro.

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