mercoledì 5 febbraio 2014

L'anarchico che venne dallo spazio siderale

La massa dedita alla servitù volontaria o involontaria è davvero incredibile, stupefacente nella sua illogicità. Dato che parlo con queste persone, spesso gli argomenti finiscono per riguardare l'anarchia. Ora, al di là del fatto che ogni minima affermazione fatta dagli anarchici, anche la più umana e profonda, viene puntualmente filtrata negativamente e a priori dai pregiudizi dei servi (ma questo è un altro fatto ancora), la cosa che mi inquieta è la seguente. Quando arrivo a spiegare un pochino che cos'è l'anarchia, una delle reazioni consuete del servo delegante è quella di spiegarmi che cos'è lo Stato e come esso (non) funzioni. Mi parla di parlamenti, di leggi, di carte d'identità, di tribunali... Ora, probabilmente questi servi credono che gli anarchici arrvino da un altro pianeta, altrimenti non si capisce per quale motivo i servi debbano prodigarsi nella spiegazione di ciò che -vaglielo a spiegare- pure gli anarchici subiscono ogni giorno. Il fatto è, in breve, che questi servi volontari o involontari dovrebbero invece riuscire a capire da soli che è proprio la profonda conoscenza del Leviatano che rende le persone consapevoli della propria anarchia e coscienti del non funzionamento e della violenza intrinseca dello Stato, ne prendono quindi le distanze e illustrano altri modi di vivere, magari portando prove (le vogliono sempre i servi, perché lo Stato fa loro sempre vedere i meravigliosi frutti della sua società). 
Caspita! Ma se io fossi un servo con un minimo di pensiero critico costruttivo, di fronte a un tizio che tenta di spiegarmi l'anarchia dovrei dire a me stesso: 'aspetta un momento, visto che questo tizio sta sulla mia stessa barca e la conosce bene anche alla luce della triste esperienza storica, e visto che mi sta parlando di qualcos'altro, qualcosa di diverso da questa galera infame, come minimo dovrei stare attento alle sue parole, dovrei cercare di capirlo, senza farmi assalire da stupidi pregiudizi, paure, e voglie di difesa dell'indifendibile'. Questo dovrei dire, ma sarebbe già rivoluzione. Anche perché -sia chiaro- non sono certo io a dire che l'anarchia rappresenta il massimo grado di evoluzione in fatto di libertà e umanità. Sputaci sopra!




1 commento:

marc dejesi ha detto...

esempio dei cani: quando vengono abbandonati, questi animali estremamente fedeli all'uomo (selezionati per quello) se abbandonati soffrono terribilmente e, molto pochi, riescono a tornare ad una vita selvaggia autonoma.
Così l'uomo, selezionato da millenni di violenti soprusi e menzogne, si spaventa di fronte ad un altro che gli spiega il suo stato di schiavitù, il quale non è né ineluttabile né quantomeno divino, e, nella maggior parte delle volte diventerà il tuo peggior nemico solamente percgé lo hai fatto sentir schiavo...e lui a queste cose non ci vuole pensare...è ben ammaestrato.
E' triste ma più di seimila anni di potere piramidale sono un macigno diventato molto, forse troppo pesante.
Ti seguo da tempo ed è ammirevole il tuo sforzo di fare breccia in uno dei social più futili (ma anche il più seguito). Bel blog, semplice ma pieno di contenuti interessanti ;) ciao

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