Un famoso negozio texano di oggettistica sexy, con sedi in tutto lo Stato, ha lanciato una campagna contro l'abuso di vegetali falliformi utilizzati anche per l'autoerotismo. La campagna, condotta attraverso cartelloni stradali e un video, vuole così incentivare l'acquisto di vibratori, ma ha provocato diverse polemiche. Si sa, le polemiche non fanno altro che alimentare la pubblicità stessa e noi che della provocazione ne abbiamo fatto quasi uno stile di vita (vedasi il titolo del blog), non possiamo che essere d'accordo con la strategia di 'Condom To Go'. Tuttavia, rimaniamo perplessi riguardo alla parola 'abuso' scelta dall'azienda e che anche in questa pubblicità può assumere due significati (usare eccessivamente, oltraggiare il vegetale). In realtà, la scelta del verbo 'abusare', in questo caso, maschera l'intenzione di dire 'non usate vegetali, ma comprate i vibratori'. Nel video, invece, il cetriolo appare terrorizzato, come se fosse vittima di abusi sessuali reiterati. Va beh, allora qualcuno potrebbe pensare che la figliola nel video non faccia altro dalla mattina alla sera, con lo stesso cetriolo. Sarà un OGM?
5 commenti:
il cetriolo ha ragione , è stressato.
ma una bella banana no?
... o il pisello ;-)
ciao c.c. sei forte.
Ciao, yellow. Grazie, bontà tua :-)
sarebbe stato più veritiero se avessero messo anche un ragazzo (visto che il più largo uso di vibratori o vegetali fallici è per autoerotismo maschile), avrebbe anche scandalizzato di meno.
e comunque appena si parla di piselli tutti a ridere o a scandalizzarsi, invece ci sarebbe da piangere considerando quanto sono pochi quelli veri che funzionano, intendo con noi donne, tra uomini pare sia normale...
comunque condivido l'idea del lancio del vibratore (anche se penso che sia ormai un oggetto comune anche trai i più puritani) anziché usare vegetali: sarebbe come lavarsi i denti con un bastone di legno anziché usare uno spazzolino di plastica
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