Abbiamo realizzato un volantino da distribuire nelle scuole, al fine di sensibilizzare i docenti e il personale ATA sul problema che li coinvolge, anche se hanno visto riconfermato il proprio posto di lavoro. Basta copiarlo, incollarlo su un foglio elettronico, magari formattandolo a proprio piacimento e lasciarlo in sala insegnanti o appenderlo in bacheca nella vostra scuola.
La cosiddetta riforma Gelmini ha sortito i suoi nefasti effetti. Fino a qualche giorno fa, il più grande licenziamento di massa della nostra storia è stato colpevolmente tenuto nascosto dai media nazionali, ma le proteste erano cominciate già prima di ferragosto (occupazione dell'USP di Agrigento).
Si parla di decine di migliaia di lavoratori della scuola, utilizzati per anni e adesso gettati via come stracci inutili, nella totale indifferenza di chi sa di poter contare ancora sul proprio posto di lavoro. Si rammenta che il taglio preventivato dalla legge finanziaria è di 200 mila unità in tre anni. Anche tu potresti essere mandato a casa, senza ricevere neppure un 'grazie'.
Le informazioni che ci arrivano dalla TV sono ancora scarse e relegate in angoli angusti, se non addirittura nei microscopici sottotitoli scorrevoli. Questo è molto grave. Ma è grave anche assistere al totale immobilismo dei colleghi, di fronte allo sfascio della scuola pubblica. Ci sono docenti e ATA che stanno facendo lo sciopero della fame ed in presidio permanente, proprio per difendere la Scuola e non soltanto il proprio posto di lavoro. Sette insegnanti, madri di famiglia, sono ancora sul tetto dell'USP di Benevento e ci rimarranno, fino a quando non si avranno risposte precise e garanzie di riassunzione.
2. Invitiamo tutti a consultare internet per avere informazioni corrette e tenute nascoste da RaiSet.
3. Esortiamo tutti a compiere azioni concrete di solidarietà nei confronti dei colleghi licenziati e in difesa della scuola pubblica (organizzare sit-in, predisporre striscioni, calendarizzare riunioni e/o cortei, informare le famiglie degli alunni sui disagi cagionati alla vostra scuola dalla 'riforma' Gelmini...)
La Scuola è un bene primario per il futuro di un Paese. Distruggere la scuola pubblica è un delitto. Chiudere gli occhi su questa grave situazione, significa rendersi complici e compartecipi di questo delitto.
A TUTTI I LAVORATORI DELLA SCUOLA
La cosiddetta riforma Gelmini ha sortito i suoi nefasti effetti. Fino a qualche giorno fa, il più grande licenziamento di massa della nostra storia è stato colpevolmente tenuto nascosto dai media nazionali, ma le proteste erano cominciate già prima di ferragosto (occupazione dell'USP di Agrigento).
Si parla di decine di migliaia di lavoratori della scuola, utilizzati per anni e adesso gettati via come stracci inutili, nella totale indifferenza di chi sa di poter contare ancora sul proprio posto di lavoro. Si rammenta che il taglio preventivato dalla legge finanziaria è di 200 mila unità in tre anni. Anche tu potresti essere mandato a casa, senza ricevere neppure un 'grazie'.
La protesta riguarda tutti, genitori compresi!
Le forme di protesta sono -per adesso- tutte distinte tra loro e disseminate 'a macchia di leopardo' sul territorio nazionale, volutamente disgiunte da direttive sindacali unitarie (esistono ancora i sindacati?).Le informazioni che ci arrivano dalla TV sono ancora scarse e relegate in angoli angusti, se non addirittura nei microscopici sottotitoli scorrevoli. Questo è molto grave. Ma è grave anche assistere al totale immobilismo dei colleghi, di fronte allo sfascio della scuola pubblica. Ci sono docenti e ATA che stanno facendo lo sciopero della fame ed in presidio permanente, proprio per difendere la Scuola e non soltanto il proprio posto di lavoro. Sette insegnanti, madri di famiglia, sono ancora sul tetto dell'USP di Benevento e ci rimarranno, fino a quando non si avranno risposte precise e garanzie di riassunzione.
L'elenco delle città in cui è presente la protesta è lungo:
Agrigento, Arezzo, Matera, Salerno, Palermo, Treviso, Trapani, Benevento, Caserta, Catania, Milano, Roma, Torino e molte altre. La TV non le cita mai tutte insieme.Detto ciò:
1. Auspichiamo una maggiore presa di coscienza da parte del personale della scuola che il 1° settembre ha ricominciato a lavorare.2. Invitiamo tutti a consultare internet per avere informazioni corrette e tenute nascoste da RaiSet.
3. Esortiamo tutti a compiere azioni concrete di solidarietà nei confronti dei colleghi licenziati e in difesa della scuola pubblica (organizzare sit-in, predisporre striscioni, calendarizzare riunioni e/o cortei, informare le famiglie degli alunni sui disagi cagionati alla vostra scuola dalla 'riforma' Gelmini...)
La Scuola è un bene primario per il futuro di un Paese. Distruggere la scuola pubblica è un delitto. Chiudere gli occhi su questa grave situazione, significa rendersi complici e compartecipi di questo delitto.
2 commenti:
Non se ne parla granchè della protesta che attraversa il mondo della scuola. Al di là di gesti eclatanti e da notizia, come la permanenza sul tetto della scuola.
Si dovrebbe pensare ad una lotta generalizzata, che non coinvolga solo il personale della scuola, ma tutti i cittadini. perchè l'attacco alla scuola è un attacco a chiunque.
Sante parole le tue, Crocco
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