mercoledì 14 aprile 2010

Il teatrino delle riforme

Solo poche righe per parlarvi dell'ennesimo teatrino che è già stato messo in piedi dai politicanti e di come gli italiani stanno assistendo, passivamente, a quella che sarà la loro tragedia.
Ma è mai possibile che nessuno si accorga del giochino? Ma insomma, qui i politicanti parlano di riforme (che saranno tutte di stampo fascista e razzista) dando già per scontato che si faranno. Uno dice: sì ma il voto delle regionali basta, è una delega al governo per fare e disfare. Sbagliato! Intanto le riforme riguardano tutti, anche coloro che nelle elezioni si sono espressi contro questo governo. La Costituzione non obbliga le minoranze a subire tutto ciò che viene decretato dal governo, specialmente se fascista. Già, forse è anche per questo che le riforme prevedono il cambiamento della Costituzione: le minoranze devono essere messe a tacere, non possono avere diritti. L'istituto del voto (men che meno quello regionale) non può dare il potere assoluto per modificare l'assetto democratico del Paese e la sua forma di Stato. Neppure le elezioni politiche nazionali servono a dare una corona imperiale al vincitore. Esistono garanzie che servono a tutelare i diritti di tutti. Ancora per poco.
Così si dà per scontato che la Costituzione verrà cambiata in senso fascista. Si fanno i conti senza l'oste perché, tanto, il PD è d'accordo. E siccome il PD è d'accordo, si dà per scontato che anche l'altra parte del popolo lo sia. Si parla di superpoteri in mano al premier, di modifica della giustizia togliendole potere e senso, di istituzione di senati regionali. Insomma, tutto cambia in virtù di un voto regionale, con il consenso di tutti. Assurdo.
Ma la cosa più assurda è vedere in che modo gli italiani siano tenuti a bada, nascondendo l'abominio in atto. Infatti si parte dal dato scontato (le riforme si faranno), senza mai informare gli italiani sul contenuto delle riforme. La tv illustra la parola 'riforme' attraverso gli unici commenti dei protagonisti: Fini sostiene che le riforme si possono fare anche a maggioranza, Schifani dice che non si possono fare le riforme a colpi di maggioranza, ma che serve una larga intesa, Bossi risponde a Schifani dicendo che è solo in Parlamento che si deve discutere. Un bel teatrino, non c'è che dire: si è già messa in moto la macchina scenica a prescindere. E agli italiani chi glielo spiega in cosa consistono, nel particolare, le riforme? Chi glielo spiega, ad esempio, cosa vuol dire davvero semipresidenzialismo? Chi glielo spiega cosa potrebbe fare (ulteriormente) Berlusconi con più poteri in mano? Chi glielo spiega agli italiani cosa vuol dire vivere in un territorio federale voluto dalla Lega razzista? Nessuno glielo spiega!
E allora vanti così, cosa importa dell'informazione? Anzi, meno ce n'è, meglio è. Gli italiani disinformati abboccano sempre. Poi dice che in Italia il teatro è in crisi!

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Ovviamente, alla stragrande maggioranza degli italiani di queste riforme non interessa un tubo...ci sarebbe ben altro da affrontare incominciando dalla disoccupazione, dall'evasione fiscale e dalla crisi della scuola e della sanità.
Poi, pensare ad un presidenzialismo o semi o quel che accidenti gli passa per la testa con questo personaggio....sarebbe una sciagura...ma lo sarebbe con chiunque data l'estrema carenza di gente seria e responsabile.
Cominciate ad informare voi blogger, almeno chi vi legge anche di sguincio qualcosa capirà...forse!
Mietta

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