Questo 'ddl intercettazioni' ha mosso l'opinione pubblica in una giusta direzione, quella della reazione. La gente ha capito chiaramente qual sia l'obiettivo di questo governo: nascondere ogni notizia riguardante i reati di chi siede al governo del Paese. E' evidente che una società come la nostra, una società di comunicazione, non possa accettare alcun bavaglio all'informazione. Eppure, i tg nazionali sono quelli che ogni giorno operano censure sistematiche, sono quelli che decidono quali notizie dare, quale realtà far conoscere e in che modo. Questo avviene -ripetiamo- tutti i giorni. Non sappiamo se faccia più male un'informazione distorta o una completamente assente, ma sappiamo che un Paese civile non dovrebbe possedere nè l'una, nè l'altra. Ma finché viviamo in questa Nazione, dove le tv sono in mano al primo ministro, per giunta siffatto, c'è poco da sperare che questo sia un Paese civile.
Riguardo alla manifestazione di ieri, 1° luglio 2010, contro il ddl intercettazioni, c'è da dire che il riscontro in tv c'è stato, anche se qualcuno ha voluto essere fedele alla linea censorea imposta da Berlusconi. Questa presa di coscienza del problema, da parte della tv, ci fa riflettere. E ci viene in mente una domanda: perché lo stesso interesse mediatico non si è avuto, ad esempio, nei riguardi del gravissimo problema della 'riforma' della scuola pubblica? Forse perché il ddl intercettazioni va a colpire direttamente gli interessi dei giornalisti anche televisivi? Anche l'opportunismo non è degno di un Paese cosiddetto civile.
Riguardo alla manifestazione di ieri, 1° luglio 2010, contro il ddl intercettazioni, c'è da dire che il riscontro in tv c'è stato, anche se qualcuno ha voluto essere fedele alla linea censorea imposta da Berlusconi. Questa presa di coscienza del problema, da parte della tv, ci fa riflettere. E ci viene in mente una domanda: perché lo stesso interesse mediatico non si è avuto, ad esempio, nei riguardi del gravissimo problema della 'riforma' della scuola pubblica? Forse perché il ddl intercettazioni va a colpire direttamente gli interessi dei giornalisti anche televisivi? Anche l'opportunismo non è degno di un Paese cosiddetto civile.
Link al video
Gli interventi di Roberto Saviano, Curzio Maltese, Giuseppe Giulietti, Stefano Rodotà, potete vederli o rivederli QUI
5 commenti:
CC, giusto che ti indigni perchè non è stata data la medesima rilevanza alle manifestazioni contro la riforma dell'istruzione..ma ora pensiamo a questa problematica.Io ho ascoltato per radio e mi è piaciuta...son state dette cose incisive e basilari per uno stato democratico..la libertà di espressione e di comunicazione è appannaggio della democrazia e non ha colore, è interesse di tutti.Spero che tengano fermi i punti che si sono prefissati..manifestazione sotto palazzo Chigi il 29 luglio, ricorso alla Corte europea ed alla Corte di Cassazione nel caso passi ed infine la creazione di una piattaforma in Francia sulla quale far confluire tutti i blogger che vogliono far informazione libera.
Il cavaliere nero vuole, fortissimamente vuoile, questa riforma che menzogneramente spaccia per l'interesse di tutti, perchè sa che si vogliono riaprire le indagini sulla morte di quei due poveretti di Falcone e Borsellino,e sa anche che il suo impero ne avrebbe un gran contraccolpo...i due "eroi" (quelli son stati eroi) sono molto amati dagli italiani.
Mietta
Esatto, non si vuol far sapere che Berlusconi è il mandante delle stragi del '92.
Importanti anche le testimonianze dei congiunti dei morti per l'amianto,dei due ragazzi Aldrovandi e Cucchi uccisi dalla polizia...già si sa poco in un paesaccio in cui non c'è rispetto per nessuno, e niente si saprà se queste scellerata legge non riusciremo a bloccarla o a farla annurlare.
Sempre mi domando..ma ci sono cittadini figli di un dio minore?
Quanto poi ai militari morti in Bosnia a causa dell'uranio impoverito...ohh, ne avesse più parlato nessuno, anche quelli carne da macello....sebbene non condivida le guerre, la pietas e la ricerca della verità per le morti e specialmente per quelle causate non dal caso, ma dall'unica aspirazione al risultato, non dovrebbe mancare.
Mietta
I militari, soprattutto adesso che sono tutti volontari, conoscono i loro rischi e ci vanno incontro, appunto, volontariamente. Il lato umano è comprensibile, ma non credo che loro si pongano il problema (soprattutto quando c'è da sparare). Fossero davvero uomini, userebbero le palle per non arruolarsi. Non c'è lavoro? Appunto! Mostra le palle e cercane uno, anche all'estero, come fanno in tanti (davvero eroi valorosi). Io preferirei andare a lavare le scale, piuttosto che sapere di dover morire di tumore o di sparare a un essere umano.
CC,parlavo di pietas umana, sul resto che dici non ci piove.Anche io penso che pur di non far un mestiere del genere, cioè il mercenario, preferirei piuttosto mangiar pane e cipolla o andare a scaricare le merci ai mercati generali.I soldi fanno gola e sono sempre il fulcro intorno al quale ruota tutto.
Mietta
Posta un commento