martedì 18 gennaio 2011

Ecce L'Aquila: un lungo piano sequenza dentro la zona rossa

Siete mai andati a L'Aquila? Intendiamo oggi, nel centro storico, nella zona rossa? Non avete mai avuto, come noi, il desiderio di vedere con la dovuta attenzione e indugio quelle strade, quei palazzi, quelle impalcature, quella amara desolazione? E' troppo raro il piano sequenza in tv, ci hanno abituati al ritmo, alle clip di due secondi, alla non realtà: tagli e montaggi che non rendono mai giustizia al dato reale, tessere di un mosaico impossibile da ricomporre.
Questo video, invece, è un vero documentario con un lungo piano sequenza. E là dove c'è un piano sequenza, la verità è percepibile quasi totalmente. E allora ecco L'Aquila, il suo centro storico, l'ancora e colpevolmente ex centro storico! L'amarezza accompagna il senso di desolazione. La camera non stacca un attimo, non ti fa respirare, entra nei tunnel di 'tubi innocenti', attraversa incroci, svolta, procede, retrocede, scruta senza pietà per 11 minuti.
Facciamo i complimenti a chi ha girato le immagini non soltanto per l'idea avuta, per la provocazione, per l'infrazione di una regola imposta da chi le regole non dovrebbe farle neanche per il proprio condominio, ma soprattutto per la scelta di non inserire alcuna musica. L'unico suono possibile, infatti, in questi casi, è quello reale del motore della moto e del vento contro il microfono. Tutto il resto è dolosamente, vergognosamente, silenzio!



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