giovedì 22 marzo 2012
Una canzone così a Sanremo non l'ascolterete mai
Sono emerso dalla Storia
dagli anfratti della memoria
per presenziare coscienzioso
a questo misero simposio
Presentarmi è cosa ardua
una futile missione:
non ho volto, non ho nome
non ho identificazione
Tra le mutevoli facce del tempo
cambio vestito, cambio armamento
Sono la critica e l’intolleranza
che lungo gli anni cambia sembianza
Sono scorretto, sono nocivo
sono l’Anonimo Sovversivo
sempre celato dietro allo sguardo
di chi alla lotta non è mai tardo
Sui miei passi pesa
il corso della Storia
fiero e recidivo
Ignoto Sovversivo
Sono la bomba sempre innescata
sono il tritolo della coscienza
Guido le masse senza una rotta
e fondo il diritto alla rivolta
Nel bolscevico, nel giacobino
fino al divino Nazareno
nei loro cuori ero ben vivo
sono l’Anonimo Sovversivo
Nella natura totalitaria
di ogni apparente democrazia
viene nutrita la superstizione
demonizzando l’anarchia
Figli devoti alla televisione
ed alla globalizzazione
siete chiamati colmi di noia
all’elezione del vostro boia
Sui miei passi pesa
il corso della Storia
fiero e recidivo
Ignoto Sovversivo
Non ho divise, né gagliardetti
odio corone, toghe ed elmetti
dalle caserme son fuggitivo
sono l’Anonimo Sovversivo
Non esiste dimensione
o ciclo spazio-temporale
per ghermire o soffocare
ogni voce libertaria
Sui miei passi pesa
il corso della Storia
fiero e recidivo
sono l’Anonimo Sovversivo
3 commenti:
meno male che non è da Sanremo....così si mantiene bella, ribelle e libera!!
Mi fa particolarmente piacere vedere qui una canzone di Max Larocca, canzone che conosco da anni al pari del suo autore, personalmente. Canzoni che non vedremo mai a Sanremo, fortunatamente aggiungo!
fortunatamente, sì.
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