venerdì 14 agosto 2020

Si naviga a vista, cari miei!

S
ul Covid-19, sulle cure necessarie, su quelle che si fanno, sugli ammalati, abbiamo sentito dire di tutto e il contrario di tutto. Di fatto, nessuno ha un'idea precisa, chiara, univoca, sicura da dare. I contagi però ci sono, questa pare essere l'informazione più sicura che ci arriva dalle cronache non interpretate. Che poi il contagio si possa curare o no per merito di qualche farmaco, ancora nessuno sa niente, le notizie, come dicevo, sono contrastanti tra loro. Le multinazionali del farmaco tendono a fare quattrini con il loro vaccino: chi arriva per primo a fabbricarlo si aggiudica danari e un potere enorme sui popoli. Si sa, la salute in mano agli Stati si chiama merce, quindi profitto. Anche questa è una certezza. Adesso il numero di casi è di nuovo in aumento, e le nazioni confinanti sono già nella cosiddetta seconda ondata di contagi e corrono ai ripari.
Io personalmente penso soltanto a una cosa, che non è assolutamente vero che siamo attrezzati contro il virus, come dicono in Tv. Io penso che se aumentano i casi come nei mesi scorsi, ci saranno le medesime difficoltà di prima negli ospedali, nei vari reparti, per mancanza di quello stesso materiale (e di personale) di cui eravamo privi a marzo 2020. Certo, abbiamo fabbricato le mascherine e, rispetto a ieri, oggi si trovano in commercio (e vorrei anche vedere, dopo 5 mesi!), ma di respiratori ne abbiamo? Di farmaci certamente efficaci, ne abbiamo? E di reparti specializzati con sufficienti letti? Oppure, speriamo di no, ci dovremo arrabattare ancora con ospedali da campo e maschere da sub convertite? Non mi rassicura per niente la Tv con i suoi annunci ottimistici ('ora sappiamo come reagire, cosa fare, come fare...'), anche perché già adesso, con qualche decina di casi in più rispetto al mese scorso, si parla già di disagio della sanità. 
E vorrebbero persino riaprire le scuole agli studenti che, come sta avvenendo già, si contagiano tra loro come niente, tra vacanze all'estero e movide. Ma pare che con i banchi scolastici a forma di girello il virus si rifiuti di infettare. Vogliono mettere a repentaglio la vita degli studenti e dei docenti? Forse aspettano i contagi nelle scuole per decretare un altro lockdown e farlo accettare? Ormai, comunque sia, siamo oltre l'assurdo, al di là della presa in giro. E non si capisce nulla, portati solo dal vento.

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