sabato 16 maggio 2009

Ground Zero: il PD (giapponese) vuole riaprire l'inchiesta

A fronte delle già numerose discussioni circa la strage dell'11 settembre 2001 e le sue motivazioni, si apre adesso un ben più ampio scenario politico per rimettere in discussione quel tragico avvenimento. Un orizzonte aperto da Yukihisa Fujita, membro della Camera alta del Parlamento e appoggiato ufficialmente dal Partito Democratico Giapponese, nonché da numerosissime personalità della politica, del giornalismo e della cultura nipponica.
Questa volta, lo scopo non è un mero e vano atto d'accusa contro l'amministrazione Bush che, attraverso quella strage, ha voluto giustificare il conflitto in Afganistan con la complicità del clima di terrore diffuso e costruito ad hoc. La novità, invece, risiede nel fatto che un approfondimento sul tema potrebbe portare a una riconciliazione con il popolo afgano. Non è cosa da poco. Fujita è lungimirante, propositivo.
Rivedere tutto, riaprire l'inchiesta, rivelare che il terrorismo afgano non c'entra niente: questo sta alla base del ragionamento che, però, dal nostro modo di vedere le cose, porrebbe G.W. Bush in una situazione alquanto spiacevole, sicuramente molto a rischio. Capite bene che, nel momento in cui si dovesse scoprire davvero tutta la verità (compresa quella delle esplosioni controllate), l'ex presidente sarebbe automaticamente candidato al suo processo, in qualità di imputato. Negli USA -ricordiamolo- non esiste un Lodo che protegge le alte cariche dello Stato, e Bush, da imputato per strage, non avrebbe scampo.
Vista in quest'ottica, la riapertura del caso avrebbe anche ripercussioni sull'intero establishment statunitense, poiché verrebbe a rimettersi in discussione non soltanto la posizione di Bush, ma anche quella della CIA, dell'FBI e delle varie holding collegate al sistema economico e all'industria bellica.
In una nota, Giulietto Chiesa sottolinea l'importanza di questa coraggiosa azione condotta dal Partito Democratico Giapponese e, allo stesso tempo, stigmatizza l'inoperosità (chiamiamola così) della nostra sinistra -sedicente pacifista- che non ha saputo o voluto insistere sulla questione dell'11 settembre, per far emergere la verità.
Riusciranno Yukihisa Fujita e il Partito Democratico Giapponese a rivoltare gli USA (e il mondo) come un calzino*?

Fonte: Megachip

AGGIORNAMENTO: due anni dopo aver scritto questo articolo riprendiamo il discorso perché il disastro nucleare di Fukushima ci sembra un argomento serio e inquietante per rispondere alla domanda con cui ci eravamo lasciati prima*. Giudicate voi, come sempre, magari dopo aver osservato il grafico che riguarda l'attività Haarp prima del terremoto in Giappone.

1 commento:

Riverinflood ha detto...

Sarebbe veramente una gran cosa, se si realizzasse.

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