Lo sciopero della scuola del 3 ottobre scorso era stato coperto dalla maniferstazione per la libertà di stampa. Sappiamo già che anche questa volta la tv di regime nasconderà la notizia o la ridimensionerà a insignificante trafiletto. Il problema rimane però enorme. La scuola è agonizzante, i tagli effettuati da questo governo stanno portando seri problemi all'istruzione e, in ultima analisi, ad esserne i più colpiti sono gli studenti, costretti a sopportare le disastrose conseguenze della cosiddetta 'riforma' Gelmini.
Non c'è alcun dubbio (ma era chiaro sin dall'inizio) che questo governo voglia smantellare l'intero sistema di istruzione, introducendo modelli antidemocratici e liberisti, in grado di ridurre il sapere a mero commercio in mano a privati.
Lo sciopero dell'11 dicembre 2009 dovrà necessariamente incidere in maniera profonda nelle coscienze di quanti ancora non hanno capito la gravità della situazione. Se la tv non parla del problema, non vuol dire che il problema non esiste. Allo sciopero aderisce anche il personale all'estero e il Coordinamento Genitori Democratici onlus, indetto da FLC Cgil condividendone le motivazioni.
L'istruzione pubblica è il futuro del nostro Paese e va salvaguardata, con tutti i mezzi.
* contro i tagli di risorse e la riduzione di personale nei comparti della conoscenza per effetto della legge 133/08.
* contro l'insufficiente stanziamento previsto per i prossimi rinnovi contrattuali.
* contro i progetti di riordino che mirano allo smantellamento del sistema pubblico di istruzione e formazione e la riorganizzazione degli enti pubblici di ricerca.
* contro la mancanza di un piano organico per la stabilizzazione del personale precario.
* contro i contenuti del decreto legislativo in materia di pubblica amministrazione che riduce gli spazi di democrazia, i diritti, le garanzie e le tutele dei lavoratori.
* per il rinnovo dei contratti che vedano un implementazione del loro potere d’acquisto.
* per la democrazia nei luoghi di lavoro.
* per la di chiusura in tempi rapidi dei contratti 2006-2009 del comparto AFAM e dell'Area V dei dirigenti scolastici.
* per la richiesta di apertura dei tavoli contrattuali 2006-2009 per l'A.S.I e la dirigenza di università e ricerca.
* per un piano di investimenti che rilanci il nostro sistema della conoscenza inteso come volàno per uscire dalla crisi.
* per il sostegno all’occupazione mediante l’estensione universale degli ammortizzatori sociali.
* per il sostegno al reddito mediante una riduzione del carico fiscale del lavoro dipendente.
* per una scuola sicura.
Per scaricare i volantini [QUI]
Non c'è alcun dubbio (ma era chiaro sin dall'inizio) che questo governo voglia smantellare l'intero sistema di istruzione, introducendo modelli antidemocratici e liberisti, in grado di ridurre il sapere a mero commercio in mano a privati.
Lo sciopero dell'11 dicembre 2009 dovrà necessariamente incidere in maniera profonda nelle coscienze di quanti ancora non hanno capito la gravità della situazione. Se la tv non parla del problema, non vuol dire che il problema non esiste. Allo sciopero aderisce anche il personale all'estero e il Coordinamento Genitori Democratici onlus, indetto da FLC Cgil condividendone le motivazioni.
L'istruzione pubblica è il futuro del nostro Paese e va salvaguardata, con tutti i mezzi.
* contro i tagli di risorse e la riduzione di personale nei comparti della conoscenza per effetto della legge 133/08.
* contro l'insufficiente stanziamento previsto per i prossimi rinnovi contrattuali.
* contro i progetti di riordino che mirano allo smantellamento del sistema pubblico di istruzione e formazione e la riorganizzazione degli enti pubblici di ricerca.
* contro la mancanza di un piano organico per la stabilizzazione del personale precario.
* contro i contenuti del decreto legislativo in materia di pubblica amministrazione che riduce gli spazi di democrazia, i diritti, le garanzie e le tutele dei lavoratori.
* per il rinnovo dei contratti che vedano un implementazione del loro potere d’acquisto.
* per la democrazia nei luoghi di lavoro.
* per la di chiusura in tempi rapidi dei contratti 2006-2009 del comparto AFAM e dell'Area V dei dirigenti scolastici.
* per la richiesta di apertura dei tavoli contrattuali 2006-2009 per l'A.S.I e la dirigenza di università e ricerca.
* per un piano di investimenti che rilanci il nostro sistema della conoscenza inteso come volàno per uscire dalla crisi.
* per il sostegno all’occupazione mediante l’estensione universale degli ammortizzatori sociali.
* per il sostegno al reddito mediante una riduzione del carico fiscale del lavoro dipendente.
* per una scuola sicura.
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