Il nuovo decreto razzista del governo, cioè il permesso di soggiorno a punti, è quanto di più aberrante e assurdo si possa immaginare in un Paese civile e che, vessatoriamente, si aggiunge alle altre norme razziste sulla sicurezza proposte dalla Lega Nord e approvate da un governo ricattato da Bossi.
Nonostante il governo abbia la faccia come il culo e abbia largamente dimostrato di fregarsene altamente della dignità del Paese e dei cittadini onesti, il permesso di soggiorno a punti viene ora definito 'accordo di integrazione'. Ammirate la sottile strategia linguistica: due parole dal nobile significato che celano la più barbara intenzione razzista. Queste sì che sono finissime strategie per il popolo coglione!
Per rimanere in Italia, un ospite straniero -secondo questo decreto- dovrebbe raggiungere degli obiettivi prefissati dal governo, altrimenti verrà espulso (e che importa se ha famiglia? Anzi, meglio!) e a noi ci diranno che è stato lui a non volersi integrare.
L'ospite dovrà già conoscere la lingua italiana, essere iscritto al servizio sanitario nazionale, avere almeno 12 anni di educazione scolastica, dimostrare trasparenza del contratto di abitazione. Verrà sottoposto a esami di lingua, di formazione civica, di cultura storica e costituzionale. Solo che i punti (trenta) non li possiede anticipatamente (anticipatamente possiede solo lo status di clandestino), ma deve guadagnarseli in due anni (più uno) in cui dovrà dimostrare di aver assolto a tutti gli obblighi imposti. Se non riesce a raggiungere i 30 punti sarà espulso.
Non staremo a controbattere, punto per punto, le richieste assurde di questo decreto (ci vorrebbe troppo tempo). Il fatto è che dovremmo essere noi, il popolo, a controllare quelli che stanno in Parlamento. Dovremmo essere noi a imporre le regole. O fai così, altrimenti fuori dalle balle! Tu, parlamentare, avevi promesso e non hai mantenuto? Fuori dal Parlamento! Hai famiglia? Meglio!
Un bel permesso di soggiorno (in Parlamento) a punti. Ogni opera o legge a favore del sociale (e riconosciuta tale) aggiunge un punto sulla patente di quel parlamentare che l'ha promossa e portata a compimento. Se entro due anni (più uno) il parlamentare non raggiungerà i trenta punti, sarà espulso dal Parlamento, dovrà rinunciare agli incarichi pubblici e ai privilegi, non potrà più essere rieletto, verrà escluso dai salotti televisivi (se non come semplice pubblico, anonimo e passivo). Poi diremo che sarà stato lui a non volersi integrare nel Parlamento!
P.S. anarchico: non esistono governi buoni, concetto difficile da recepire ai più, ma è la verità.
Nonostante il governo abbia la faccia come il culo e abbia largamente dimostrato di fregarsene altamente della dignità del Paese e dei cittadini onesti, il permesso di soggiorno a punti viene ora definito 'accordo di integrazione'. Ammirate la sottile strategia linguistica: due parole dal nobile significato che celano la più barbara intenzione razzista. Queste sì che sono finissime strategie per il popolo coglione!
Per rimanere in Italia, un ospite straniero -secondo questo decreto- dovrebbe raggiungere degli obiettivi prefissati dal governo, altrimenti verrà espulso (e che importa se ha famiglia? Anzi, meglio!) e a noi ci diranno che è stato lui a non volersi integrare.
L'ospite dovrà già conoscere la lingua italiana, essere iscritto al servizio sanitario nazionale, avere almeno 12 anni di educazione scolastica, dimostrare trasparenza del contratto di abitazione. Verrà sottoposto a esami di lingua, di formazione civica, di cultura storica e costituzionale. Solo che i punti (trenta) non li possiede anticipatamente (anticipatamente possiede solo lo status di clandestino), ma deve guadagnarseli in due anni (più uno) in cui dovrà dimostrare di aver assolto a tutti gli obblighi imposti. Se non riesce a raggiungere i 30 punti sarà espulso.
Non staremo a controbattere, punto per punto, le richieste assurde di questo decreto (ci vorrebbe troppo tempo). Il fatto è che dovremmo essere noi, il popolo, a controllare quelli che stanno in Parlamento. Dovremmo essere noi a imporre le regole. O fai così, altrimenti fuori dalle balle! Tu, parlamentare, avevi promesso e non hai mantenuto? Fuori dal Parlamento! Hai famiglia? Meglio!
Un bel permesso di soggiorno (in Parlamento) a punti. Ogni opera o legge a favore del sociale (e riconosciuta tale) aggiunge un punto sulla patente di quel parlamentare che l'ha promossa e portata a compimento. Se entro due anni (più uno) il parlamentare non raggiungerà i trenta punti, sarà espulso dal Parlamento, dovrà rinunciare agli incarichi pubblici e ai privilegi, non potrà più essere rieletto, verrà escluso dai salotti televisivi (se non come semplice pubblico, anonimo e passivo). Poi diremo che sarà stato lui a non volersi integrare nel Parlamento!
P.S. anarchico: non esistono governi buoni, concetto difficile da recepire ai più, ma è la verità.
7 commenti:
c.c. questo post è stupendo , sono tutti dei MAIALI all'ingrasso,bravo!
Uno solo,Calderoli, tempo fa, in un attimo di estasi illuminata non si sa bene da chi o che cosa, ha dato la giusta definizione delle loro leggi. Una porcata.
Grazie, yellow. L'immagine del maiale all'ingrasso rende benissimo. In effetti, quelli lo sono!
Aries51, quelli ormai si sentono in diritto dire ciò che vogliono. Tanto gli italiani imbecilli li adorano lo stesso. Se Berlusconi dicesse apertamente di essere mafioso, gli italiani disonesti e imbalsamati continuerebbero a votarlo.
siamo tanti "maledetti toscani" a seguirti, c.c., anche in questo momento, ciao.
Un gruppo d'ascolto toscano? Wow! ;-)
Se li conosci ce li saluti.
complimenti il blog, è eccezionale! ad ogni modo, a proposito della "porcata" di calderoliana memoria, segnalo questo illuminante articolo di Giovanni Sartori!
http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/28/Leggi_delle_Cattive_Intenzioni_co_8_060328058.shtml
Marco
Qualsiasi cosa faranno al governo, il processo di immigrazione andrà avanti, e si ritroveranno in mezzo ai vecchi italiani rimasti e ai giovani immigrati, che li odieranno più di noi ;)
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