sabato 7 aprile 2012

La Lega è la qualità emergente del sistema

La sociologia conosce bene l'argomento, ma i sociologi imbavagliati per danaro non parlano di certe cose. E' evidente che un partito come la Lega Nord non è altro che il risultato dell'azione dello Stato sulla filogenesi culturale di un popolo.
Quante volte leggiamo o sentiamo dire che i leghisti sono degli ignoranti e dei burberi? I fatti non smentiscono certo le voci. Ma non è forse vero che sia proprio lo Stato a volere tutto il popolo ignorante e burbero? La cosa era diventata palese soprattutto con la riforma Gelmini. Tutti a dire: 'ci vogliono ignoranti per governarci meglio' e cose del genere. Sapete, ci sono punti fermi nel processo di costruzione della società che non possiamo dimenticare e che bisogna saper cucire con un filo logico, se vogliamo comprendere chi siamo e perché siamo in quel determinato modo. Perciò, alla luce di una verità incontestabile, e cioè del fatto che è lo Stato a volere il popolo ignorante e burbero per poterlo sottomettere, è doveroso affermare che esso, lo Stato, non solo ha creato la cultura necessaria alla nascita della Lega Nord, ma si compiace anche del proprio lavoro. Era ciò che lo Stato voleva, perché la sua stessa natura è la forma-madre della Lega e di tutto ciò che essa rappresenta. E secondo noi questo lavoro sotterraneo dello Stato di imbarbarimento sociale, continuo, inesorabile, è la cosa più importante da rilevare, al di là dei singoli episodi criminosi di cui la cronaca è piena e di cui il popolo si nutre, deviando la sua attenzione dal problema di fondo.
Un sistema statale che vive esclusivamente per sottomettere gli individui con l'inganno e con la forza per trarne profitti, non vorrà certo attribuire a questi ultimi il privilegio del funzionamento del cervello. Così gli individui, senza neanche accorgersene, sono costretti a vivere una vita da idioti, da beceri, da sudditi ignoranti pronti alla venerazione di qualsiasi autorità, di qualsivoglia partito, e di qualsiasi bugìa istituzionale, prontissimi a far proprio il metodo autoritario, a loro volta, con tutto il corollario di abbrutimento criminoso che ne deriva. La tv è progettata per un pubblico di dodicenni, e se questo lo ha detto Silvio Berlusconi, un altro punto fermo da associare è la dichiarazione di Sergio Zavoli (presidente della Commissione di vigilanza della Rai): 'la televisione è il più grande laboratorio culturale del Paese'. Qualcosa deve pur dire.
Tutta la società è leghista, berlusconiana, mafiosa, ignorante, abbrutita, autoritaria, arrivista, perché questo è ciò che vuole lo Stato, ciò che ha creato lo Stato e di cui si bea. Ora si può anche criticare l'operato della Lega o di Bossi (come ieri si criticavano gli altri governi), ma è inutile nascondere il fatto che se ci foste stati voi al posto di Bossi avreste fatto la stessa cosa, perché chi ambisce al dominio su qualcuno o su qualcosa (foss'anche un poveraccio simile a lui) vuole solo trarne vantaggi. Ed è sempre lo Stato che ha infuso il senso di competizione tra gli individui (pensiamo ad esempio alla proprietà privata), che ha fornito gli strumenti emotivi per criminalizzare le cosiddette 'minoranze' che prima ha lui stesso costruito, che ha trasformato le coscienze in modo che le persone generino odio tra loro. Fin da bambini veniamo addomesticati, abituati alla pratica del dominio sull'altro, si pensi solo ai voti scolastici che, oltre a incutere ansie e paure presso il fanciullo, servono solo a far abituare i bambini all'idea che qualcuno debba valere più o meno di qualcun altro. E su questo aberrante imprinting si forma la voglia individuale o collettiva di sottomettere gli altri, quindi di ricavarne vantaggi personali. 'Mors tua, vita mea' è una locuzione orribile di cui ci si dovrebbe vergognare. Invece il sistema ci infonde da 3000 anni il senso della vergogna quando, per spinta naturale, amiamo.
Un'ultima considerazione: come si può ancora legittimare un sistema che genera ogni sorta di crimine e questo tipo di società? Chi demonizza l'anarchia cercando di trovare le scuse più becere per difendere il sistema, dice che è impossibile creare una società anarchica a partire dalla monnezza umana che ci circonda. Ma proprio per la presenza di questa monnezza umana, chi demonizza l'anarchia non si accorge invece che il suo voto continuerà a generare in eterno questo fetido sistema. Cominciamo allora a costruire un contesto migliore e vedremo che gli individui tireranno fuori il meglio che la Natura (non lo Stato, non la Chiesa) ha dato loro.

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