Gli operai di una fabbrica di Salonicco hanno
deciso di licenziare i padroni e di autogestire ogni cosa. Mandati a
cagare i padroni, i partiti, lo stato, il governo, adesso i lavoratori
della Metaleftikì Viomijanikì sono in procinto di estendere il metodo
anarchico autogestionario, e hanno già calendarizzato le varie
iniziative. La decisione dell'autogestione è stata presa nel corso di
una assemblea, dove è emersa questa esigenza quale unica vera strada per
raggiungere l'emancipazione operaia, la libertà decisionale di ognuno, e
anche l'obiettivo che serve per dare l'esempio agli altri.
Nel maggio 2011 l'amministrazione della fabbrica Metaleftikì
Viomijanikì (Industriaa Mineraria), una filiale di Filkeram-Johnson,
azienda produttrice di piastrelle e materiali da costruzione, ha
abbandonato la fabbrica della società senza pagare ai lavoratori gli
stipendi arretrati di diversi mesi lavoro. In risposta, gli operai si
sono astenuti dal lavoro a partire da settembre 2011. L'assemblea dei
lavoratori del 25 gennaio 2013 ha deciso, quasi all'unanimità, che la
fabbrica sarà autogestita dai lavoratori, senza padroni o altri
parassiti e mediatori. La fabbrica autogestita aprir a metà febbraio
2013.
Segue un comunicato dell'Iniziativa Aperta di Solidarietà e Appoggio alla Lotta dei Lavoratori di Metaleftikì Viomijanikì (Industria Mineraria), pubblicato sulla pagina web del Sindacato dei Lavoratori dell'impresa in autogestione.
Nel cuore della crisi, i lavoratori della Metaleftikì Viomijanik (Industria Mineraria) attaccano il cuore dello sfruttamento e della proprietà
Con
una disoccupazione salita al 30% ed il reddito dei lavoratori ridotto a
zero, gli operai di Metaleftikì Viomijanikì (Industrial Minera) ne
hanno abbastanza delle belle parole, delle promesse e dell'evasione
fiscale. Senza salario e in sciopero dal maggio 2011, con la fabbrica
abbandonata dai padroni, decidono, nel corso di una assemblea generale
del loro sindacato, di rifiutare una lunga disoccupazione che appare
inevitabile, e di lottare per prendere la fabbrica nelle proprie mani e
gestirla essi stessi.
Con una proposta formale, da ottobre
2011, hanno chiesto la creazione di una cooperativa di lavoratori sotto
il loro pieno controllo, richiedendo anche il riconoscimento giuridico
per questo progetto come per quelli che seguiranno. Intanto affermano di
aver già pagato la somma di denaro necessaria per riavviare il
funzionamento della fabbrica. Questo denaro appartiene a loro, dal
momento che sono quelli che producono la ricchezza della società. Il
piano che è stato elaborato da loro stessi si è subito scontrato con
l'indifferenza totale dello Stato e delle diverse burocrazie sindacali.
Tuttavia, è stato accolto con grande entusiasmo dal movimento popolare
che, attraverso la creazione dell'Iniziativa Aperta di Solidarietà a
Salonicco, e con numerose iniziative in molte altre città, da almeno 6
mesi sta cercando di diffondere il messaggio di Metaleftikì Viomijanikì
in tutta la società.
È l'ora di Metaleftikì Viomijanikì! I
lavoratori non possono aspettare ancora che lo Stato in fallimento
mostri nella pratica il proprio interesse ed il proprio appoggio teorico
(Pure i 1000 euro di sostegno economico straordinario che aveva
promesso il Ministero del Lavoro non sono arrivati nelle mani dei
lavoratori, perché il Ministro dell'Economia Sturnaras non ha firmato la
sovvenzione!). È l'ora che Metaleftikì Viomijanikì (Industria
Mineraria) torni in funzione, come qualsiasi altra fabbrica che ha
chiuso, che è fallita o che fa licenziamenti, ma nelle mani dei loro
lavoratori, e non nelle mani di vecchi e nuovi padroni. La lotta non si
può limitare a Metaleftikì Viomijanikì. Affinché si generalizzi e
trionfi deve estendersi a tutte le fabbriche e le imprese che chiudono,
perché solo grazie ad una rete di fabbriche autogestite e occupate che
Metaleftikì Viomijanikì potrà sopravvivere e diventare il pioniere di
una diversa organizzazione della produzione e dell'economia, senza
sfruttamento, senza disuguaglianze e gerarchie.
Le
fabbriche chiudono uno dopo l'altra, i disoccupati raggiungono i 2
milioni e la maggior parte della società è condannata alla povertà e
alla miseria dal governo tripartito della Troika dei partiti PASOK
(partito socialista), ND (Nuova Democrazia, partito conservatore di
destra), DIMAR (partito della sinistra democratica) così come dai
governi precedenti. Noi chiediamo che le fabbriche passino nelle mani
dei lavoratori, questa è la risposta necessaria al disastro che
sperimentiamo tutti i giorni ed è l'unica risposta alla disoccupazione,
per questo la lotta di Metaleftikì Viomijanikì è anche la nostra lotta.
Facciamo
appello a tutti i disoccupati e i lavoratori, a tutti coloro che hanno
sperimentato la crisi, affinché si schierino al fianco dei lavoratori di
Metaleftikì Viomijanikì e li sostengano ora che cominciano a dimostrare
nella pratica che gli operai possono fare a meno dei padroni. Chiediamo
di partecipare a una carovana di lotta e di solidarietà che si
concluderà con tre giorni di lotta a Salonicco. Noi vi chiediamo di
prendere parte alla lotta e di organizzare la battaglia nelle vostre
località con percorsi assembleari di democrazia diretta, senza
burocrati, per rovesciare coloro che distruggono la nostra vita con uno
sciopero generale ad oltranza di carattere politico! Così le fabbriche e
tutta la produzione passeranno nelle mani dei lavoratori e potremo
organizzare l'economia e la società che vogliamo: una società senza
padroni! È l'ora di Metaleftikì Viomijanikì! A lavoro! Apriamo la strada ovunque per l'autogestione operaia. Apriamo la strada per una società senza padroni.
Eventi:
Domenica 10 febbraio: alle 18:00 Assemblea delle Iniziative di Solidarietà di tutta la Grecia, nel cinema Alexandros
Lunedì 11 febbraio: - Corteo dal centro di Salonicco (Kamara), alle 17:00 - Concerto nello stadio Ivanofio, alle 20:00
Martedì 12 febbraio: Tutti alla fabbrica! Concentramenti: h11:00 Kamara, h12:00 IKEA
Iniziativa Aperta di Solidarietà e Appoggio alla Lotta dei Lavoratori di Viomijanikí Metaleftikí (Industria Mineraria)
Il testo in greco: http://biom-metal.blogspot.gr/2013/01/blog-post_8563.html
-- Ελευθεριακή Συνδικαλιστική Ένωση - Διεθνείς Σχέσεις Unione Sindacale Libertaria - Relazioni Internazionali http://athens.ese-gr.org/
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