C'erano una volta degli allevatori di mucche che si erano riuniti in un'associazione e avevano creato un grande recinto dove tutte le mucche dovevano produrre latte e vitelli. Gli allevatori avevano chiamato quel recinto 'Stato'. I vitelli che nascevano in quel recinto si abituavano molto presto a quegli spazi e ai pesanti doveri, c'era una scuola per imparare ad abituarsi, ed erano guai se qualche vitello pensava di uscire dal recinto, peggio ancora se tentava di convincere gli altri che là fuori c'erano molti prati e libertà, quei vitelli recalcitranti venivano presi dagli stessi fratelli e rinchiusi in compartimenti rieducativi: dovevano imparare a pensare come le altre mucche! E di fatto, col passare del tempo, tutte le mucche si convincevano che oltre il recinto non ci fosse nulla, solo caos, addirittura violenza; non si accorgevano, le mucche, che erano esse stesse dentro il caos, dentro la violenza, costrette dal mattino alla sera a produrre per degli allevatori senza scrupoli che imponevano regole e orari. Ma le mucche, educate dagli stessi allevatori, avevano imparato a considerare quelle regole e quegli orari come una cosa giusta, utile, che dà onore e dignità.
Un giorno però dieci mucche, tuttosommato scontente della loro condizione, decisero di farsi forza e di protestare contro gli allevatori, i quali, temendo la forza di queste mucche, pretesero e ottennero che una sola mucca poteva, in rappresentanza di tutte le altre, rimanere a discutere con gli allevatori. Nacque il sindacato delle mucche. La mucca-capo di questo sindacato decise così di parlare agli allevatori: 'guardate, noi siamo scontente, voi ci fate produrre troppo latte in cambio di poco di fieno'. Allora gli allevatori, con una faccia dispiaciuta, dissero alla mucca-capo: 'va bene, provvederemo ad ampliare le mangiatoie, e vi daremo del fieno migliore'. La mucca-capo uscì dall'ufficio degli allevatori tutta felice, e anche le altre mucche lo erano dopo aver ascoltato la bella notizia. Ci fu una grande festa tra le mucche. Gli allevatori furono di parola, le mangiatorie vennero ampliate, e venne scelto un altro tipo di fieno.
Fino a qui la storia percorre quello che di solito la gente pensa che avvenga quando un governo le concede qualcosa, e la gente fa davvero festa quando vede la mangiatoia un po' più grande e il cibo appetitoso. Ma è un'illusione. La gente non sa che quando il padrone concede qualcosa, lo fa solo perché da quella concessione trae un maggiore profitto. E infatti le mucche, mangiando di più, lavoravano con più gioia e dimenticavano lo sfruttamento. Il fieno? Oh sì, era magnifico a vedersi, d'un giallo allettante, ma era stato acquistato dagli allevatori a metà prezzo perché proveniva da coltivazioni OGM. Così gli allevatori trassero ancora più profitti, e le mucche - che ingurgitavano OGM - continuarono a rimanere chiuse in quel recinto melmoso, senza mai pensare che al di là dello Stato avrebbero trovato erba fresca in quantità, genuina, e pure la libertà.
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