martedì 21 dicembre 2010

Italiani? Sempre brava gente

Di fronte a un certo tipo di ostinazione e di arroganza governativa e statale, credere ancora che serva l'intervento pacifico per ottenere i propri diritti è una pura illusione. Questa sì è utopia! E sì che di occasioni per dimostrare di essere buoni e calmi ce ne sono state (sia oggi, sia anche nella Storia). Immaginate un governo che licenzia 130 mila lavoratori solo nel settore dell'istruzione, che sforna la più grande e malvagia legge per distruggere la scuola pubblica, che da sempre se ne infischia delle richieste di dialogo degli studenti, e via discorrendo, come possono i cortei pacifici risolvere le cose? Come si può pensare ancora questo?
Resiste ancora, ahinoi, l'idea stereotipata secondo cui la dimostrazione di quiete del popolo possa prevalere sulla forza violenta dello Stato e del governo, e addirittura vincere. Incredibile. Ma da dove arriva questa assurda convinzione? Quali sono le sue radici culturali?
Il perbenismo è una matrice tutta borghese, dalla quale non ci si vuole proprio staccare, intriso nell'olio della dottrina cattolica di cui la borghesia è lo sponsor ufficiale. E finché questi vecchi e decrepiti modelli borghesi resisteranno dentro la nostra coscienza, ogni tipo di oppressione statale avrà vita facile. Il bon-ton è ovunque, si invoca anche nelle manifestazioni e nelle proteste, allorché si dovrebbe invece infischiarsene di quelle regole e tirar fuori le palle. Peccato che quei modelli vincolanti e incartapecoriti non valgano mai per coloro che li impongono al popolo. E sì che i borghesi sono proprio loro, al governo!
La borghesia è una piaga sociale, è un sistema che chiude ogni possibile svincolo di libertà personale e collettiva, è un codice carcerario, il cui figlio si chiama conservatorismo. Chi non si attiene al bon-ton è considerato pazzo, anormale, sovversivo. La borghesia vive sulle spalle del popolo, è un parassita, ti ciuccia il sangue ma tu non puoi ribellarti, altrimenti fai la parte del violento, e questo non sta bene. E lucidati le scarpe prima di uscire!
La borghesia è quel sistema stretto in cui solo i privilegiati (quelli che tu hai votato) possono dire e fare, disdire e disfare. Tutti gli altri zitti e... buoni! Che ne sapete voi delle buone maniere? Imparate, popolo di rozzi! Non vorrete certo apparire nelle manifestazioni come pezzenti che maneggiano pietre! Un po' di contegno, orsù! Non vi abbiamo insegnato a stare buoni, in fila? Non vi abbiamo mai detto che bisogna porgere l'altra guancia? Ma certo che ve l'abbiamo detto! Allora cos'è quest'idea screanzata di rivolta? Chi vi credete di essere? Qui c'è gente per bene, cribbio! Volete protestare? Fatelo, ma con rispetto, perdio! Avanti, mettetevi tutti in fila, così, da bravi, in alto i cartelli, il coro con gli slogan può stare a sinistra. Salutate le forze dell'ordine che sono i nostri angeli custodi, date loro dei fiori. Ah... quando finite non lasciate cartacce per terra, non sta bene, poi tutti a lavarsi le mani che la cena è quasi pronta!
Cosa? Come dite? La riforma Gelmini? Mi spiace, ragazzi, abbiamo deciso che le vostre richieste non possono avere alcun sèguito. Ora andate a nanna che è già tardi. Mi raccomando la preghierina, poi mamma e io verremo a rimboccarvi la copertina.



POST-ILLA
E SI CANTA IL WAKA WAKA

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

buonasera. voglio manifestare all'autore dell'articolo la mia piena condivisione riguardo ai pareri esposti, situazione che, peraltro, mi capita di vivere spesso leggendo i post di ITALIANI IMBECILLI (mai attibuto più azzeccato!).Ci sono molte domande che mi pongo leggendo queste pagine ma una su tutte : che fare?
grazie per l'attenzione.

coscienza critica ha detto...

Ciao, anzitutto grazie per la tua frequentazione qui. Chiedi cosa fare e... che posso dirti, se non di considerare che esiste anche un'opzione anarchica?

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