Alcuni dei nostri post sono stati scritti a partire da uno o più dubbi, sui quali sono state compiute verifiche, analisi, ricerche. Non facciamo mistero del fatto che alcuni post non siano stati pubblicati proprio a causa di un mancato riscontro di elementi a supporto. Va bene così. Ma quando il dubbio viene avvalorato da un sussidio autorevole esterno, allora è davvero il caso di aprire quella breccia. E' il caso di questo post, a cui stiamo 'lavorando' da un po'.
Tutto nasce da alcune constatazioni e da una serie di prove incrociate circa l'effettivo riscontro dell'attività del governo presso i cittadini. Quindi il dubbio che questa maggioranza non abbia un così folto supporto popolare o, quantomeno, non possieda i numeri necessari per ottenere l'attuale maggioranza. Perché diciamo questo?
Numerosi fatti, ormai, dimostrano come nella vita di tutti i giorni, quella vera e palpabile, vi sia un profondo dissenso nei riguardi dell'operato del governo, un sentimento di disillusione diffuso e condiviso. Una situazione politica come quella attuale, in una sedicente democrazia, non si è mai vista prima e gli italiani sembrano esserne consapevoli. Esiste una tale improponibilità nel governo e nelle anime non proprio linde che lo compongono, un malaffare così plateale da risultare davvero impensabile che vi sia una maggioranza di persone accondiscendenti, addirittura favorevoli a questa situazione. Un sistema politico così putrido e un governo palesemente bugiardo non possono generare consensi, non così ampi almeno. Nonostante ciò, sembra che il Pdl sia sempre all'àpice del successo. Qualcosa davvero non torna.
Oggi viviamo nell'epoca del falso, propagandato come vero. Complice la disinformazione mediatica. Viviamo nell'epoca delle grandi truffe, di qualsiasi tipo, ai danni dei cittadini. Truffe legalizzate e spesso rese palesi dalla traballante libertà di stampa che il governo vuole definitivamente ammazzare. Ci sono anche le truffe che devono rimanere accuratamente nascoste, perché non ancora digeribili dalla massa. Sono i brogli elettorali.
Nel 2006 ci sono stati brogli elettorali (ne parlavamo anche qui). Vinse la sinistra, ma il cavaliere attuò il suo piano criminale basato sulla modifica dei dati elettorali, non riuscendo comunque a battere l'avversario. La forbice tra i due estremi -che inizialmente vedeva Prodi in vantaggio- si ridusse notevolmente. E se a vincere fu la sinistra, nonostante i brogli di Berlusconi, vuol dire che Prodi aveva un grandissimo favore presso i cittadini.
Il sistema dello scrutinio elettronico dei voti e la trasmissione via internet degli stessi non è più garanzia di trasparenza. Anzi, non lo è mai stata. Per conseguenza, dobbiamo credere che l'attuale maggioranza sia andata al potere attraverso la contraffazione dei risultati elettorali. Ed è probabile che anche le ultime regionali non siano state la vera espressione della volontà popolare. La cosa non deve stupire, dal momento che la menzogna è l'ingrediente base di questo governo. Una menzogna reiterata e sfacciata.
A suffragare la tesi dei brogli elettorali non è più il solo dubbio. Esiste un'inchiesta filmata che prende in analisi proprio le elezioni del 2006. Gli autori dell'inchiesta hanno avuto 'qualche fastidio', ma poiché la loro denuncia non è mai stata propagandata in una tv nazionale in chiaro (come ad esempio i libri di Saviano), moltissima gente la ignora e quegli autori possono oggi tirare un sospiro di sollievo. Anche Beppe Grillo conosce e spiega come quei voti del 2006 siano stati spostati da sinistra a destra. A fine post troverete il link del bellissimo film inchiesta di Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio (quest'ultimo intervistato da Rainews24), dal titolo 'Uccidete la democrazia'.
In conclusione, alla luce di tutto questo, noi siamo certi che questo governo non abbia affatto un vasto e veritiero consenso nel Paese. Se osserviamo anche le manifestazioni organizzate dalla destra e dalla sinistra, queste ultime dimostrano sempre un numero più alto di partecipanti. Per non parlare delle varie iniziative contro l'operato del governo ('Rai per una notte' o la manifestazione in favore di Emergency, ad esempio). D'altra parte, il gran numero di disoccupati e di cassintegrati, le false promesse, il benessere inesistente, la rabbia dei docenti, degli studenti e dei genitori, il dissenso espresso per le censure e i bavagli, la condotta immorale di Berlusconi (e non solo di Berlusconi), le sue vicende processuali, le leggi ad personam, la constatazione di un'arroganza al potere che si spaccia per 'amore', la presa d'atto di un coltivato razzismo leghista, l'indignazione per la ridiscussione del nucleare e della Costituzione... non può non generare un profondo dissenso presso il popolo. Perciò, la vittoria di Berlusconi (e il suo presunto consenso) è da attribuire principalmente alla messa in campo di due elementi: i brogli elettorali e la propaganda continua a mezzo tv. I brogli sono serviti a falsificare una maggioranza popolare, la tv serve a mistificare la realtà, a perpetuare una finta maggioranza e a convincere il popolo. Recentemente, proprio Berlusconi ha dichiarato di voler utilizzare la tv per convincere gli italiani sul nucleare. Ma non è soltanto questa dichiarazione a suffragare la tesi che la tv sia un'arma di persuasione collettiva. Speriamo che le persone comincino a informarsi utilizzando la rete (bavagli del governo permettendo).
Tutto nasce da alcune constatazioni e da una serie di prove incrociate circa l'effettivo riscontro dell'attività del governo presso i cittadini. Quindi il dubbio che questa maggioranza non abbia un così folto supporto popolare o, quantomeno, non possieda i numeri necessari per ottenere l'attuale maggioranza. Perché diciamo questo?
Numerosi fatti, ormai, dimostrano come nella vita di tutti i giorni, quella vera e palpabile, vi sia un profondo dissenso nei riguardi dell'operato del governo, un sentimento di disillusione diffuso e condiviso. Una situazione politica come quella attuale, in una sedicente democrazia, non si è mai vista prima e gli italiani sembrano esserne consapevoli. Esiste una tale improponibilità nel governo e nelle anime non proprio linde che lo compongono, un malaffare così plateale da risultare davvero impensabile che vi sia una maggioranza di persone accondiscendenti, addirittura favorevoli a questa situazione. Un sistema politico così putrido e un governo palesemente bugiardo non possono generare consensi, non così ampi almeno. Nonostante ciò, sembra che il Pdl sia sempre all'àpice del successo. Qualcosa davvero non torna.
Oggi viviamo nell'epoca del falso, propagandato come vero. Complice la disinformazione mediatica. Viviamo nell'epoca delle grandi truffe, di qualsiasi tipo, ai danni dei cittadini. Truffe legalizzate e spesso rese palesi dalla traballante libertà di stampa che il governo vuole definitivamente ammazzare. Ci sono anche le truffe che devono rimanere accuratamente nascoste, perché non ancora digeribili dalla massa. Sono i brogli elettorali.
Nel 2006 ci sono stati brogli elettorali (ne parlavamo anche qui). Vinse la sinistra, ma il cavaliere attuò il suo piano criminale basato sulla modifica dei dati elettorali, non riuscendo comunque a battere l'avversario. La forbice tra i due estremi -che inizialmente vedeva Prodi in vantaggio- si ridusse notevolmente. E se a vincere fu la sinistra, nonostante i brogli di Berlusconi, vuol dire che Prodi aveva un grandissimo favore presso i cittadini.
Il sistema dello scrutinio elettronico dei voti e la trasmissione via internet degli stessi non è più garanzia di trasparenza. Anzi, non lo è mai stata. Per conseguenza, dobbiamo credere che l'attuale maggioranza sia andata al potere attraverso la contraffazione dei risultati elettorali. Ed è probabile che anche le ultime regionali non siano state la vera espressione della volontà popolare. La cosa non deve stupire, dal momento che la menzogna è l'ingrediente base di questo governo. Una menzogna reiterata e sfacciata.
A suffragare la tesi dei brogli elettorali non è più il solo dubbio. Esiste un'inchiesta filmata che prende in analisi proprio le elezioni del 2006. Gli autori dell'inchiesta hanno avuto 'qualche fastidio', ma poiché la loro denuncia non è mai stata propagandata in una tv nazionale in chiaro (come ad esempio i libri di Saviano), moltissima gente la ignora e quegli autori possono oggi tirare un sospiro di sollievo. Anche Beppe Grillo conosce e spiega come quei voti del 2006 siano stati spostati da sinistra a destra. A fine post troverete il link del bellissimo film inchiesta di Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio (quest'ultimo intervistato da Rainews24), dal titolo 'Uccidete la democrazia'.
In conclusione, alla luce di tutto questo, noi siamo certi che questo governo non abbia affatto un vasto e veritiero consenso nel Paese. Se osserviamo anche le manifestazioni organizzate dalla destra e dalla sinistra, queste ultime dimostrano sempre un numero più alto di partecipanti. Per non parlare delle varie iniziative contro l'operato del governo ('Rai per una notte' o la manifestazione in favore di Emergency, ad esempio). D'altra parte, il gran numero di disoccupati e di cassintegrati, le false promesse, il benessere inesistente, la rabbia dei docenti, degli studenti e dei genitori, il dissenso espresso per le censure e i bavagli, la condotta immorale di Berlusconi (e non solo di Berlusconi), le sue vicende processuali, le leggi ad personam, la constatazione di un'arroganza al potere che si spaccia per 'amore', la presa d'atto di un coltivato razzismo leghista, l'indignazione per la ridiscussione del nucleare e della Costituzione... non può non generare un profondo dissenso presso il popolo. Perciò, la vittoria di Berlusconi (e il suo presunto consenso) è da attribuire principalmente alla messa in campo di due elementi: i brogli elettorali e la propaganda continua a mezzo tv. I brogli sono serviti a falsificare una maggioranza popolare, la tv serve a mistificare la realtà, a perpetuare una finta maggioranza e a convincere il popolo. Recentemente, proprio Berlusconi ha dichiarato di voler utilizzare la tv per convincere gli italiani sul nucleare. Ma non è soltanto questa dichiarazione a suffragare la tesi che la tv sia un'arma di persuasione collettiva. Speriamo che le persone comincino a informarsi utilizzando la rete (bavagli del governo permettendo).
4 commenti:
Sapevo da tempo di quel libro e dei guai passati da Deaglio.L'analisi è chiara.....sappiamo dei brogli, sappiamo che ciò che viene detto in TV e specialmente sui canali di proprietà diretta ed indiretta di colui che si ritiene il padrone d'italia, è tutta una balla..e che possiamo fare?
Io ho un piccolo sogno...ma che probabikmente no si realizzerà...che 'sto governaccio s'incarti da solo!
Intanto il PD sta facendo le prove per portare a compimento l'opera di autopicconamento......che fessi, imbecilli e soprattutto irresponsabili!
Mietta
Hanno sporcato tutto, sarebbe strano che in questo clima l'unica cosa pulita sia l'esito delle elezioni... non sarebbe logico, anch'io ne sono convinto da un pezzo.
an mi
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...ok, se anche le persone si informano (usando la rete anziché la tv, cosa che faggio già da un sacco), cosa cambia?
Prima o poi si deve andare a votare, no?
Se tanto poi fanno comunque vincere quella banda di bastardi, a che cazzo serve?
Io alle ultime elezioni avevo proposto un approccio civile alla faccenda (leggete qui).
Hai poco da falsificare se non ci va nessuno a votare, no?
E non sto parlando di qualunquismo o menefreghismo, eh. Il voto è sacrosanto, ma solo se ha un senso.
Altrimenti è solo nutrimento per la metastasi menzognero-governativa.
Non si vota più NULLA e gli si toglie l'ossigeno...
Poi, si può riprendere ad esercitare il diritto/dovere, ma solo dopo un PROFONDO ricambio generazionale e una accurata selezione. E una sforbiciata a MOLTI privilegi, così che chi fa in politica ci va perché è davvero convinto, e non perché è un refugium peccatorum.
Tutto questo non potrà MAI capitare in italia, mettetevela via. Rimarremo SEMPRE il paese "spaghettipizzamandolinomafia", fidatevi... ;-)
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