Tutti quelli che sono contrari all'ora di religione islamica nelle scuole e che, guarda caso, sono gli stessi che auspicano un olocausto musulmano, sostengono che i migranti, per integrarsi, devono imparare la nostra cultura, quindi anche la nostra religione.
Ora, vorrei dire a questi razzisti che il vero problema da affrontare non è l'integrazione dei musulmani, bensì la nostra nei loro confronti! Siamo noi ad aver bisogno di informazioni circa i nostri fratelli e la loro cultura. Facciamo un esempio banale: se uno sconosciuto ci telefona e ci dice che verrà a cena da noi, la prima cosa che ci viene in mente di dirgli è 'ma tu chi sei'? O no?
Siamo noi che dobbiamo imparare la loro cultura, se vogliamo una vera integrazione. Tantopiù che, dal canto loro, venendo in Italia dall'estero, i popoli musulmani hanno già a priori una reverenza istintiva e, forse, conoscono le nostre leggi meglio di noi (come quando noi prendiamo informazioni, prima di intraprendere un qualsiasi viaggio, sopratutto verso un Paese differente dal nostro per cultura).
La forza di una Nazione non si misura con il numero di militari e di apparati bellici (impara, La Russa!), ma attraverso la grandezza della sua cultura. Se l'Italia è famosa per essere una terra di enorme cultura, nessuno di noi dovrebbe avere paura di ospitare altri popoli, altrimenti denunceremmo una imperdonabile debolezza culturale. E poi... bisognerebbe anche capire che se questo è un grande Paese, lo si deve alle decine di incroci avvenuti con altre culture, agli scambi reciproci di informazioni e di costumi. Se l'Italia non avesse ospitato altre genti (pur nello scontro), sarebbe rimasta al neolitico. La Storia insegna, ma qualcuno dovrebbe ritornare a studiarla!
Ora, vorrei dire a questi razzisti che il vero problema da affrontare non è l'integrazione dei musulmani, bensì la nostra nei loro confronti! Siamo noi ad aver bisogno di informazioni circa i nostri fratelli e la loro cultura. Facciamo un esempio banale: se uno sconosciuto ci telefona e ci dice che verrà a cena da noi, la prima cosa che ci viene in mente di dirgli è 'ma tu chi sei'? O no?
Siamo noi che dobbiamo imparare la loro cultura, se vogliamo una vera integrazione. Tantopiù che, dal canto loro, venendo in Italia dall'estero, i popoli musulmani hanno già a priori una reverenza istintiva e, forse, conoscono le nostre leggi meglio di noi (come quando noi prendiamo informazioni, prima di intraprendere un qualsiasi viaggio, sopratutto verso un Paese differente dal nostro per cultura).
La forza di una Nazione non si misura con il numero di militari e di apparati bellici (impara, La Russa!), ma attraverso la grandezza della sua cultura. Se l'Italia è famosa per essere una terra di enorme cultura, nessuno di noi dovrebbe avere paura di ospitare altri popoli, altrimenti denunceremmo una imperdonabile debolezza culturale. E poi... bisognerebbe anche capire che se questo è un grande Paese, lo si deve alle decine di incroci avvenuti con altre culture, agli scambi reciproci di informazioni e di costumi. Se l'Italia non avesse ospitato altre genti (pur nello scontro), sarebbe rimasta al neolitico. La Storia insegna, ma qualcuno dovrebbe ritornare a studiarla!
I CINQUE PILASTRI DELLA RELIGIONE ISLAMICA
Un detto del Profeta afferma che l'Islâm è costituito principalmente da
cinque cose:
1. Shahada - la professione di fede
2. Salat - la preghiera (cinque volte al giorno)
3. Zakat - l'elargizione dell'elemosina (obbligo soltanto per chi può permettersela)
4. Ramadan - l'adempimento del digiuno
5. Hajj - il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita
cinque cose:
1. Shahada - la professione di fede
2. Salat - la preghiera (cinque volte al giorno)
3. Zakat - l'elargizione dell'elemosina (obbligo soltanto per chi può permettersela)
4. Ramadan - l'adempimento del digiuno
5. Hajj - il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita
Per approfondire l'argomento, attraverso una introduzione all'Islam, vi rimandiamo al gruppo specifico su 'Edizioni Civili', al quale potete liberamente aderire. (QUI)
12 commenti:
io sono contrario sia all'ora di religione cattolica sia a quella islamica. sono per l'ora di storia delle religioni
Silvio, in linea di principio, la tu sarebbe una bella soluzione, auspicabile. Temo che si scontri però con altri problemi:
1) la ultrasemplificazione della materia se condotta nelle scuole medie (perciò inutile).
2) il rischio di non essere seguita nè dai cattolici, nè dai musulmani (si tratterebbe di ora alternativa -se non erro- e non obbligatoria).
Il nostro territorio ha una grande percentuale di islamici rispetto ai buddisti, induisti... ed è con i musulmani che dobbiamo confrontarci maggiormente, ogni giorno. Conoscere meglio loro (tralasciando per ora le altre fedi) penso che sia prioritario.
Io sono invece per una SERIA educazione civica, ce n'è un grandissimo bisogno in Italia.
Educazione e senso civico sarebbero già qualcosa in questa società di m. dove si picchia il nero, il gay e si stuprano ragazzine in branco.....il diverso fa ancora paura in Italia, purtroppo.
@ Pierpaolo
L'educazione civica è stata reintrodotta (seppur sotto altro nome) ed è affidata agli insegnanti delle materie umanistiche che spiegano l'ordinamento dello Stato e la Costituzione.
@ yellow
Penso che tu abbia toccato il punto più importante: la paura. Finché non si conosce l'altro, si avrà sempre paura (e molti, sulla paura, ci marciano).
sì, infatti il mio era solo un desiderio...mi sarebbe piaciuto molto ai miei tempi una materia come storia delle religioni, magari integrata alla filosofia.
@ silvio
Sei un buongustaio della cultura. A me sarebbe piaciuto studiare la filosofia integrata alla matematica, sarei riuscito a capire meglio i numeri (forse).
Chiedo scusa, ma in realtà quando qualcuno telefona a casa mia per venirmi a trovare come minimo si deve presentare, ma soprattutto deve sapere che quando poi entra nella mia dimora, se per esempio vuole mangiare apparecchiando per terra, oppure porta fango sul pavimento perchè non è sua abitudine pulirsi le scarpe..
Bhe quella è la porta!!
@ Pamela
Con questo tuo commento ci abbiamo fatto un post. Grazie.
Non penso che gli italiani imparerebbero molto sull’islam con questa ora di religione islamica nelle scuole italiane, almeno se si fa come qui in Belgio: qui, nelle scuole, gli allievi possono scegliere un corso di religione: cattolica, ortodossa, islamica… oppure un corso di “morale laica”.
E gli allievi (o i loro genitori…) scelgono la loro religione, cioè solo i musulmani scelgono il corso di religione islamica.
Così nessuno impara la religione dell’altro… ed è ancora più grande il rischio di creare generazioni di gente ignorante.
Dunque sarebbe meglio un corso di religioni per tutti nel quale si insegneranno tutte le religioni, come in un buon corso di storia si insegna la storia di tutto il mondo…
E speriamo che anche i genitori impareranno qualcosa dai corso dei loro figli.
Complimenti per il post, non tutti hanno la tua apertura mentale. Ciao, Aisha.
Ciao ...
Un post davvero bello.
*La "educazione civica" ancora è educazione del facismo.Buh ...
Ma questa Pamela è la imbecille numero 1 del blog "Italiani Imbecilli" è solo vedere suo profilo che uno già capisce che è una fascista.
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