Che fine hanno fatto i migranti di Rosarno dopo la loro deportazione? Certamente non sono rimasti nella cittadina calabra a farsi sparare alle gambe o a farsi nuovamente schiavizzare. La maggior parte di loro sono finiti a Roma. La maggior parte di loro, da oltre due settimane, vive in strada, allo sbando e con il rischio di essere espulsi, nonché accusati di criminalità. Sono gli effetti della legge Bossi-Fini che trasforma questi lavoratori oppressi in terroristi e criminali.
La protesta dei lavoratori stranieri, a Rosarno, era scaturita -ricordiamolo- dalla loro voglia di reagire ad un'oppressione alienante e alle condizioni disumane a cui quei lavoratori erano sottoposti. Avevano deciso di protestare, di alzare la testa, di dire NO allo sfruttamento bestiale. Sono stati picchiati, perseguitati, colpiti a fuoco (a proposito, chi aveva sparato agli stranieri, chi è? Dov'é?).
Domani, 2 febbraio 2010, alle ore 10,30, molti di quei lavoratori stranieri si troveranno in Piazza San Marco, a Roma, per una conferenza stampa, organizzata insieme alla rete romana antirazzista. Si parlerà del rilancio della vertenza per il riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori di Rosarno. Si parlerà anche di regolarizzazione e di accoglienza che deve necessariamente essere immediata. Un'accoglienza che ponga fine allo stato di emergenza umanitaria in cui versano questi lavoratori. Tutti sono invitati a partecipare, in solidarietà e in attesa del 1° marzo, giornata dello sciopero dei lavoratori stranieri.
La protesta dei lavoratori stranieri, a Rosarno, era scaturita -ricordiamolo- dalla loro voglia di reagire ad un'oppressione alienante e alle condizioni disumane a cui quei lavoratori erano sottoposti. Avevano deciso di protestare, di alzare la testa, di dire NO allo sfruttamento bestiale. Sono stati picchiati, perseguitati, colpiti a fuoco (a proposito, chi aveva sparato agli stranieri, chi è? Dov'é?).
Domani, 2 febbraio 2010, alle ore 10,30, molti di quei lavoratori stranieri si troveranno in Piazza San Marco, a Roma, per una conferenza stampa, organizzata insieme alla rete romana antirazzista. Si parlerà del rilancio della vertenza per il riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori di Rosarno. Si parlerà anche di regolarizzazione e di accoglienza che deve necessariamente essere immediata. Un'accoglienza che ponga fine allo stato di emergenza umanitaria in cui versano questi lavoratori. Tutti sono invitati a partecipare, in solidarietà e in attesa del 1° marzo, giornata dello sciopero dei lavoratori stranieri.
4 commenti:
che memoria corta hanno gli italiani: ma non si ricordano più tutti i nostri fratelli brutti sporchi e cattivi(si fa per dire) che andavano a cercare fortuna negli altri paesi? a cercare un futuro migliore?
possibile che non ci sia un nonno he racconti quanto ha sofferto a fare il manovale sui tutti delle città Tedesche o svizzere?
yellow, l'italiano medio è una 'brutta bestia', anche se conosce... si gira dall'altra parte e va appresso a ciò che gli dice il partito. Mai vista tanta ipocrisia, superficialità e ignobiltà. Vorrei non essere italiano (per fortuna lo sono a metà)
Anche se non è attinente all'articolo mi preme farvi conoscere cosa stà succedendo a Vicenza sulla questione della nuova base americana,anche su questa vicenda gli organi di informazione nazionali tengono un profilo basso anzi bassissimo!
http://www.nodalmolin.it
Da notare che anche qui il potere usa la menzogna per mistificare la realtà delle cose,sudditi presi per il culo ecco cosa siamo.
Cari americani dopo oltre 60 anni dalla fine della guerra sarebbe ora che vi toglieste dai coglioni anzichè fare nuove basi militari portatrici di "pace e democrazia" come dite voi e i servi della classe politica italiana che ormai il popolo non lo rappresenta piu' da un pezzo.
Sì, Vespasiano, hai fatto bene a postare il link. Noi ne avevamo parlato ieri, ma su facebook. I 'NoDalMolin' insieme ai 'NoTav' sono le due realtà più forti (presidi permanenti) che resistono da anni contro questi soprusi. Siamo con loro. Il blog si è occupato anche in passato di queste vicende e non li abbandonerà. O qui o su facebook ci sarà sempre il nostro sostegno.
Grazie.
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