Conosciamo tutti gli intenti razzisti e fascisti della Lega. Conosciamo i loro proclami a favore della secessione, pro indipendenza della Padania (di loro invenzione) e conosciamo anche le loro invettive contro gli stranieri, la loro xenofobia, le proposte di legge anticostituzionali. Conosciamo la volgarità che contraddistingue i loro processi logici e verbali, il populismo becero con cui la Lega si fa propaganda e di cui si autoalimenta. E sappiamo bene che certe ideologie possono attecchire soltanto là dove esiste un'ignoranza diffusa, una scarsa propensione all'apertura mentale, una grettezza che viene alimentata da una continua 'tendenza alla semplificazione'. Insomma, la Lega rappresenta un enorme pericolo per chi crede nel valore della civile convivenza e si configura come terreno di coltura ideale per il nuovo fascismo.
Ora pensiamo a un'associazione di leghisti. Niente di strano, la Costituzione prevede la libera associazione. Ma cosa succede quando questa associazione si autodefinisce 'di genitori padani'? Succede che si individua immediatamente il target: i bambini.
Un nostro lettore (Ross - che ringraziamo) ci ha segnalato questa associazione, di cui non facciamo il nome, nè proponiamo il link, per non pubblicizzare certe nefandezze. Dietro l'allegro packaging dell'associazione, si nasconde infatti uno dei più subdoli metodi di indottrinamento dei bambini alla visione leghista. Ma certo, la scampagnata, l'escursione, la favola raccontata... tutte cose belle, ma se a proporle è un'associazione di genitori leghisti c'è poco da star tranquilli. Cosa diranno i genitori ai propri figlioletti mentre si recano alla scoperta dei mestieri locali?
- Padre: pensa, figliolo, quanto siamo bravi noi padani a coltivare il mais (giammai dire granoturco), in terronia se lo sognano.
- Figlio: perché se lo sognano, papà, in terronia?
- Padre: perché in terronia sono arretrati, ignoranti, mangiano frumento che non è buono come il mais. Guarda invece tu, figliolo, come sei forte e intelligente a mangiare polenta!
Ma al di là delle ipotetiche discussioni che possono emergere nel corso delle loro riunioni (discussioni tutte volte alla formazione leghista dei bambini), l'associazione contiene in nuce un progetto discriminatorio che è basato sul principio di identità territoriale da ricercare, fare proprio e da difendere, magari utilizzando leggi a tutela della razza. E' un progetto simile a quello utilizzato dalle nazioni per far nascere presso il popolo uno spirito nazionalista e condurlo ad una propria identità culturale (esemplare il caso della Germania). E' elementare capire che se si pubblicizzano le tradizioni di un luogo, si discriminano contestualmente le altre culture, anzitutto psicologicamente. In questa 'gioiosa' associazione esiste quindi un insano principio di autorità legato alla difesa del 'proprio' territorio. Anche così nascono le guerre.
Il chiudersi entro confini, il non aprirsi agli altri, è indice di grave ignoranza o di sottomissione ad una propaganda. Per conseguenza, noi non ce l'abbiamo con gli iscritti di quest'associazione, bensì con chi l'ha voluta e creata. Il genitore che si iscrive forse ignora il vero scopo dell'associazione (anche se è facile intuirlo), è allettato dalle offerte ludiche, dai piacevoli appuntamenti agresti, dalle fiabe dei Grimm (certamente non di Giovanni Meli)... ma chi ha concepito quest'associazione ne conosce gli scopi e li maschera abilmente nel portale, il cui forum è stato attaccato più volte, forse da persone pensanti e civili che gliele hanno cantate.
Utilizzare i bambini per scopi subdolamente politici è qualcosa di abominevole. Plasmare le loro giovani menti è facile e si garantisce un razzismo a lunga gittata, duraturo. Siamo di fronte a uno dei progetti più malvagi della storia dell'umanità. Provate a convincere noi, se ci riuscite.
I confini che la Lega vuol far percepire ai bambini sono oggi pericolosamente psicologici. Domani potranno essere del tutto geografici. Non lo permetteremo.
Ora pensiamo a un'associazione di leghisti. Niente di strano, la Costituzione prevede la libera associazione. Ma cosa succede quando questa associazione si autodefinisce 'di genitori padani'? Succede che si individua immediatamente il target: i bambini.
Un nostro lettore (Ross - che ringraziamo) ci ha segnalato questa associazione, di cui non facciamo il nome, nè proponiamo il link, per non pubblicizzare certe nefandezze. Dietro l'allegro packaging dell'associazione, si nasconde infatti uno dei più subdoli metodi di indottrinamento dei bambini alla visione leghista. Ma certo, la scampagnata, l'escursione, la favola raccontata... tutte cose belle, ma se a proporle è un'associazione di genitori leghisti c'è poco da star tranquilli. Cosa diranno i genitori ai propri figlioletti mentre si recano alla scoperta dei mestieri locali?
- Padre: pensa, figliolo, quanto siamo bravi noi padani a coltivare il mais (giammai dire granoturco), in terronia se lo sognano.
- Figlio: perché se lo sognano, papà, in terronia?
- Padre: perché in terronia sono arretrati, ignoranti, mangiano frumento che non è buono come il mais. Guarda invece tu, figliolo, come sei forte e intelligente a mangiare polenta!
Ma al di là delle ipotetiche discussioni che possono emergere nel corso delle loro riunioni (discussioni tutte volte alla formazione leghista dei bambini), l'associazione contiene in nuce un progetto discriminatorio che è basato sul principio di identità territoriale da ricercare, fare proprio e da difendere, magari utilizzando leggi a tutela della razza. E' un progetto simile a quello utilizzato dalle nazioni per far nascere presso il popolo uno spirito nazionalista e condurlo ad una propria identità culturale (esemplare il caso della Germania). E' elementare capire che se si pubblicizzano le tradizioni di un luogo, si discriminano contestualmente le altre culture, anzitutto psicologicamente. In questa 'gioiosa' associazione esiste quindi un insano principio di autorità legato alla difesa del 'proprio' territorio. Anche così nascono le guerre.
Il chiudersi entro confini, il non aprirsi agli altri, è indice di grave ignoranza o di sottomissione ad una propaganda. Per conseguenza, noi non ce l'abbiamo con gli iscritti di quest'associazione, bensì con chi l'ha voluta e creata. Il genitore che si iscrive forse ignora il vero scopo dell'associazione (anche se è facile intuirlo), è allettato dalle offerte ludiche, dai piacevoli appuntamenti agresti, dalle fiabe dei Grimm (certamente non di Giovanni Meli)... ma chi ha concepito quest'associazione ne conosce gli scopi e li maschera abilmente nel portale, il cui forum è stato attaccato più volte, forse da persone pensanti e civili che gliele hanno cantate.
Utilizzare i bambini per scopi subdolamente politici è qualcosa di abominevole. Plasmare le loro giovani menti è facile e si garantisce un razzismo a lunga gittata, duraturo. Siamo di fronte a uno dei progetti più malvagi della storia dell'umanità. Provate a convincere noi, se ci riuscite.
I confini che la Lega vuol far percepire ai bambini sono oggi pericolosamente psicologici. Domani potranno essere del tutto geografici. Non lo permetteremo.
2 commenti:
Non lo permetteremo tu dici? Le associazioni padane spuntano e si moltiplicano come funghi;nelle scuole pubbliche hanno ottenuto il tetto massimo di stranieri per classe. La scuola avrebbe potuto far molto per contrastare l'indottrinamento delle giovani menti. Se abbiamo i leghisti al governo ed una società dove aumentano sempre più il razzismo, la xenofobia ecc ecc la colpa è anche della scuola, ha fallito ed ha la sua parte di responsabilità purtroppo...
dani
Quanta feccia che c'è in questo paese. Tanta. Troppa.
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