La gestione statalizzata e gerarchica delle masse è talmente paradossale che le cose generalmente considerate giuste sono in realtà profondamente ingiuste e disumane. Ci fanno trascinare in mille e mille paradossi, e più la gente tenta di porvi rimedio -attraverso la legge del sistema, perché solo quella conosce e solo a quella crede- più non si riesce a venirne fuori. Pensiamo anche al paradosso della maggioranza, che poi è sempre condizionata dai media, e che non pensa mai autonomamente proprio perché è massa. Una maggioranza non può che avere come vittima la minoranza che essa stessa crea. Nel sistema statale e competitivo non si aspetta altro di vessare le minoranze per sentirsi superiori. E le minoranze non aspettano altro di diventare maggioranza più per vendetta che per altro, vendetta davvero infantile. Allora tutti corrono verso la maggioranza, e chi si pone su quel carrozzone si bea di appartenere all'alto numero, pensando così, solo in 'virtù' di un numero, di dimostrare una propria superiorità di pensiero o di critica sociale. In realtà è esattamente tutto il contrario. Il fatto stesso di essere una maggioranza che crea una minoranza è una cosa ignobile, e pure ipocrita, visto che poi la maggioranza è anche quella che, nella retorica democratica, dice sempre di voler difendere i diritti delle minoranze. In questo senso è più coerente la dittatura palese, dove l'oppressione delle minoranze è accettata, condivisa, ostentata e premiata. La sedicente democrazia ha l'aggravante del paradosso e dell'ipocrisia. Diceva anche Faber: 'le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi, e dire: siamo 600milioni, siamo 1miliardo e 200milioni... e approfittando del fatto di essere così numerosi pensano di poter essere in grado, di avere soprattutto il diritto, di vessare, di umiliare le minoranze'.
Se un popolo volesse davvero la propria unità, farebbe anzitutto in modo di non formare subalternità e spaccature, bandirebbe le competizioni. Ma a quel punto dovrebbe bandire anche il sistema e, prima ancora del sistema gerarchico, la cultura sistemica dominante. Roba per pochi coscienti. Roba da minoranza ribelle e fierA.
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