Ci permettiamo inoltre di far notare a quanti sostengono le ridicole e inconsistenti ipotesi dei governi, dei media e delle procure, che questa dei NoTav è una guerra di resistenza, e quando il nemico fascista porta addosso armi vere, letali (anche mediatiche), difendersi con il battipanni significa suicidarsi. I NoTav non hanno armi, ma se non perdono la guerra di resistenza è perché da 20 anni la loro arma più efficace è la solidarietà. E la loro guerra ci riguarda tutti.
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