martedì 1 giugno 2010

2 giugno: noi non ci riconosciamo nelle forze armate!

Festa della Repubblica. Le solite parate militari riassumono il carattere di una Nazione che si dichiara 'democratica' e 'civile' e che per sua Costituzione 'ripudia la guerra e favorisce le organizzazioni pacifiste'. Suona strano, ma anche no.
Prendiamo l'Italia: siamo sicuri che siano le forze armate a caratterizzare il nostro Paese? Guardate, già per noi () è molto difficile parlare in termini di 'nazioni', di 'repubblica', di 'Stato'... ma dobbiamo fare i conti con questa società a struttura piramidale, dove il cittadino è suddito inconsapevole (o benevolmente consapevole e serenamente sottomesso). Perciò intendiamo far riflettere su questo punto: può una Nazione come la nostra essere rappresentata dalle forze armate? Siamo davvero tutti figli della guerra e delle armi? E se sì, che ne è di quel popolo che ha reso grande l'Italia con l'Arte, con il Teatro, con la Letteratura, con la Poesia, con il lavoro di milioni di artigiani, di contadini, di operai? E chi ci è andato, poi, in guerra, se non quei figli di questa terra che la guerra proprio non la volevano? Una poesia che si studiava alle elementari chiudeva con la frase di un soldato napoletano mandato al fronte sul Carso, questo soldato diceva più o meno: 'ie nun o saccio, ie song cca ppe l'avanzata'. Sono stati dunque questi soldati, i nostri padri? Questi poveri e nobili uomini sottratti a forza dal loro lavoro e dalle loro famiglie (pena condanna per diserzione) per i capricci di mille sovrani?
Noi non ci riconosciamo in questa 'Repubblica' che marcia col fucile. Noi non riconosciamo questa immagine come nostra genitrice. Noi non riconosciamo neppure questa 'festa', dal momento che un dato di fatto non può celebrare se stesso, se non per una volontà di autopropaganda, in questo caso militare (tipico delle dittature). E non apriamo neppure il capitolo dell'inganno celato dietro la parola 'Repubblica'. Noi diciamo a chiare lettere che il popolo di questa Italia non merita di essere rappresentato dalle armi, quanto invece dalla sua stessa laboriosità e dalla sua storica vocazione al bello. Siamo figli dell'intelletto e anche di tutti quei lavoratori che si sudano la vita nei cantieri, nelle fabbriche, nei campi, nelle case, sfruttati dal sistema, stremati dalle tasse e che muoiono ogni giorno senza alcuna considerazione da parte di questa 'Repubblica' che marcia in divisa, coi lucidi bottoni, a passo di Marte e a suon di tromboni.
Siamo noi che facciamo l'Italia, che la rappresentiamo ogni minuto della nostra vita attraverso i sogni e le azioni, con le grida al mercato, con le reti salpate, con la calca sui treni dei pendolari, con le domande degli studenti e le risposte dei docenti, con ogni ninna nanna delle madri, con i turnisti e gli impiegati, con gli internauti e gli stenografi, con chi al mattino -tutte le mattine- ha in cuore un dolore e la speranza di un domani più sereno e rigonfio di pace.

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5 commenti:

gf ha detto...

CIAO ATUTTI. vIVA LA FESTA DEL 2 GIUGNO LIDEA E' GIUSTA
OGGI IL DIRETTORE D'ORCHESTRA NON CONOSCE LO SèARTITO E I MUSICANTI STONAO MA LO SPARTITO è GIUSTO -
E' SOLAMENTE SPERO TEMPORANEAMENTE IN MANO AD IGNORANTI.
CIAO

Danx ha detto...

Condivido.
I politici applaudono sempre gli uomini armati. Gli altri, solo quando muoiono. A volte neanche. Ci sono dipendenti statali che vengono commemorati anche se han dato la vita per il loro diritto al lavoro..si pensi all'infermiera napoletana..
Eppure, sempre a piangere e ad applaudire i militari, mai gli altri!
E' un'immagine che fa ribrezzo!

yellow ha detto...

Woodstock: love , peace &music.......mi riconosco di più, ciao.

Anonimo ha detto...

queste immagini di vera e propria propaganda mi danno sinceramente fastidio, ora più che mai

CIELI BLU ha detto...

Oggi dall'Unità,(che ho smesso di leggere già da tempo..)apprendo che il "nostro" Presidente Napolitano,dopo le solite retoriche frasi di rito,bla bla...concordia..bla bla, sviluppo,bla bla,senso dello Stato,bla bla,unità del Paese,ecc.ecc.ha lanciato oltr ai suoi "devastanti" moniti e "auspici" (come li lancia lui non c'è nessuno!..)ha proferito...a chi gli chiedeva giustamente,perchè non era presente Maroni,(Ministro dell'Interno N.d.r)una RISPOSTA SIBILLINA!!?..."Chiedete a Maroni perchè non c'era...)ESTIQAATSY!!
Adesso posso andare a letto tranquillo,protetto da tal siffatto Uomo...Mi devo ricordare di comprare una scatola di penne Bic...Sai avesse a mancargli l'inchiostro per firmare tutte le puttanate del nano!..Cieliblu

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