domenica 26 settembre 2010

La Comune di Marsiglia

Nel corso della Storia, la ricerca di autonomia da parte del popolo ha prodotto numerosi tentativi di insurrezione. L'affrancarsi dai governi nazionali, dall'autoritarismo, dal despotismo, è stato lo scopo principale di coloro che hanno capito la menzogna dello Stato, quale sedicente depositario degli strumenti per la tutela dei cittadini, in realtà prigione per gli stessi.
Ecco allora il fiorire di aggregazioni popolari che hanno dato vita a grandi slanci di coscienza civile e, di conseguenza, anche a governi popolari, locali, ove regnava la giustizia sociale e la libertà. Si tratta di episodi soffocati poi nel sangue da parte dei governi, dalle fazioni reggimentate e istituzionalizzate e di cui i libri di Storia non parlano, perché censurati dal sistema, perché si tratta di autogestione anarchica. E se della Comune di Parigi si possono ancora forse trovare informazioni molto vaghe, pressoché nulla viene detto invece riguardo alla Comune di Marsiglia.
Non dobbiamo pensare che queste due Comuni (Parigi e Marsiglia) siano state le sole a credere nell'autogestione anarchica, infatti sempre in Francia altre città seguirono il primo esempio parigino: Limoges, Tulle, Saint-Junien, Solignac, Aubusson, La Souterraine, Saint-Léonard-de-Noblat, Le Creusot, Narbonne, Saint-Etienne e Toulouse. Rivoluzioni cancellate dai libri di Storia. La gente non deve sapere. Noi invece divulghiamo, anche se questo post non potrà mai essere esaustivo.
La Comune di Marsiglia (23 marzo - 4 aprile 1871), muove i suoi passi dal contrasto iniziale tra governo della difesa nazionale e la Lega del Mezzogiorno (Ligue du Midi), quest'ultima a favore della repubblica (in Francia si prospettava una nuova monarchia), quando la 'repubblica' era ancora considerata una sorta di liberazione dalla monarchia. La Lega del Mezzogiorno non aveva però mire separatiste, anzi, cercava l'unione delle altre regioni (federalismo anarchico) e, nel corso di un summit all'Alhambra (Granada - Spagna) del 19 ottobre 1870, l'avvocato Gaston Crémieux pronunciò quella che possiamo definire la 'piattaforma' della Comune di Marsiglia.
Tra gli obiettivi fissati in quel summit possiamo citare l'abolizione della tassa di 30 milioni a favore dei ricchi, la requisizione di armi e cavalli, la confisca dei beni appartenenti ai traditori e al clero, la separazione tra Stato e Chiesa, l'iscrizione dei sacerdoti nell'esercito, l'epurazione dei funzionari dell'impero, la libertà di stampa (senza più vincolo), l'elezione dei giudici da parte del popolo, la soppressione delle scuole religiose e la cessione di tutti i loro immobili, destinandoli alle scuole laiche.
Il 22 marzo 1871 l'avvocato Crémieux fu alla testa dei rivoluzionari marsigliesi, insieme a Clovis Hugues, un giornalista di 20 anni. I due proclamarono la repubblica sociale con la bandiera rossa nel pugno, ma tutto durò fino al 4 aprile, quando l'esercito regolare (i 'versaillais') intervenne con i cannoni, sparando 300 colpi micidiali e distruggendo così la Prefettura comunale (il prefetto Alphonse Esquiros aveva abbracciato l'istanza rivoluzionaria). Crémieux fu fatto fucilare e il giovane giornalista venne rinchiuso in prigione per quattro anni, subendo anche la multa di 4000 franchi.
Occorre dire che la Comune di Marsiglia nacque da un contesto favorevole, fu preceduta da eventi importanti come la nascita della sezione marsigliese dell'AIT (Associazione Internazionale dei Lavoratori, meglio conosciuta come 'Internazionale', era il 1867) che contò fino a 4500 membri, unitamente a quella della città di Lione, ispirata da Bakunin.
Noi ci scusiamo per l'estrema sintesi degli avvenimenti fin qui citati, sarebbe interessante andare a scoprire tutti i fatti di piccola cronaca vissuti in quei mesi. Intanto abbiamo trovato un canto che ha fatto da colonna sonora agli eventi della Comune di Marsiglia. E' un canto appassionato, molto bello, in lingua occitana e si intitola 'La Libertat'. Sotto il video riportiamo una nostra traduzione.


Link al video

Traduzione:
Tu che sei ardente e nuda, tu che hai i pugni sui fianchi, tu che hai una voce di tromba... suona, suona oggi a pieni polmoni, oh musa. Tu sei la musa dei poveri mendicanti, la tua faccia è nera di fumo, i tuoi occhi percepiscono la fucilata, sei un fiore di barricata, sei Venere. Sei la signora dei morti di fame, di quelli che non hanno camicia, dei mendicanti che vanno senza scarpe, dei senza pane, dei senza letto. Essi hanno le tue carezze, ma gli altri, i ricchi e le loro famiglie ti fanno ruttare, poiché sono i nemici del popolo, perché il tuo nome, oh figlia santa, è Libertà. Oh Libertà, come sei bella, i tuoi occhi brillano come fulmini e tu incroci, libera da ogni male, le braccia forti come asce sui tuoi seni. Ma poi pronunci parole dure, tu... che sei più dolce delle stelle ci inquieti, oh mia bella, quando baciamo con gli occhi chiusi i tuoi piedi nudi. Tu che sei forte e dura, tu che brilli raggiante, tu che hai una voce squillante di tromba, chiama... chiama oggi a pieni polmoni. L'ora è arrivata.

Immagine: i bombardamenti sulla Comune del 4 aprile 1871
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