Gruppi fascisti, monarchici e secessionisti del Sud, sicuramente pagati e sostenuti coi soldi pubblici da qualcuno che ha interesse nei confronti della secessione tra Nord e Sud (progetto originario della Lega, mai dismesso), diffondono notizie falsissime e fanno credere che al Sud, prima dell'unità d'Italia, si stesse benissimo. La realtà ovviamente sta nella storia reale delle cose, che è appena sufficiente conoscere.
Certo che al Sud prima del 1861 vi erano famiglie ricchissime, ma appunto erano solo poche famiglie in proporzione alla massa, erano quei proprietari terrieri divenuti tali a forza di violenza sanguinaria sul popolo sin dai tempi della colonizzazione greca, proprietari (chiamiamoli come si dovrebbe: ladri di terre) definiti successivamente 'nobili' e che sono rimasti in combutta con tutte le case regnanti successive. Il Gattopardo ci insegna che quei pochi ricchi proprietari, eredi dei primi ladri di terre, se volevano mantenere il loro status, dovevano adattarsi al nuovo regno savoiardo centralizzato, dovevano cambiare tutto per non far cambiare nulla.
Il popolo del Sud, in realtà, nell'epoca storica, ha sempre sofferto la fame e la miseria più nera (felicemente diversa per tutti era invece l'età preistorica, dove non esistevano stati e governi e proprietà private, né miseria e problemi derivanti), e i moti del 1848, al Sud, si erano svolti per scacciare i Borbone, altro che ricchezza e benessere diffusi da quella casata di sfruttatori! Dopo l'unità d'Italia, la povertà del Sud rimase tale e quale.
Il popolo del Sud - ora diciamo un'altra verità - deve però difendersi da un tipo di propaganda costante e massiccia che ha sempre dipinto il Sud come una terra da evitare, solo piena di criminali, di sporcizia e di 'brutta gente'. E' questa propaganda 'nordista' che noi non sopportiamo! Ogni volta che in tv si parla di Sud, spuntano fuori tutti i luoghi comuni debilitanti, e SOLO QUELLI, mentre il Nord si autoassolve e si dipinge SEMPRE come terra di benessere, opportunità, civiltà, anche se non lo è, certamente non lo è non per tutti!
Come si vede, il secessionismo è già all'interno di una volontà propagandistica e mediatica, antica, ed è questa propaganda che occorre combattere, ma non certo per mezzo di secessioni e di costruzioni di altri Stati. Non scherziamo! Intanto, che la mafia sia anche un fenomeno del Nord, e per giunta autoctono, è già emerso da tempo, anche se la propaganda nazionale tende a nasconderlo finché può. E tutto questo benessere al Nord, diciamolo, non si vede affatto!
Che poi dobbiamo anche chiarire che cosa si intende per 'benessere', ci sono punti di vista che sottolineano, a ragion veduta e anche storicamente, che il vero benessere si misura soltanto in base al grado di felicità delle persone. Ed è certamente più felice una persona povera ma libera, che un'altra meno povera di pecunia, ma istruita a dovere per rimanere tutta la vita schiava in fabbrica e dipendente dei capricci del governante di turno, che per giunta si sceglie! Questo non significa che si debba tutti adottare il motto 'povero è bello', ma che occorre distruggere un sistema di governi, chiamato 'status', un sistema gerarchico che è stato inventato apposta per difendere il privilegio e la ricchezza per pochi! La lotta non deve essere 'di classe', ma alle classi, a tutto questo sistema predatorio.
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