I giornalisti Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario sono stati epurati da raiuno e questa è una notizia di ieri pressoché disertata dalla stessa televisione di Stato (di governo), mentre sulla rete la notizia è volata in un attimo. Un fatto di una gravità estrema.
Da quando Augusto Minzolini è stato posto a capo del tg1, in redazione il clima è diventato davvero pesante. Tutto quel che può succedere in un ambiente gestito da un despota, al tg1 succede.
Vogliamo ricordare ai lettori che quando accade un golpe o una guerra, i dominatori prima prendono i palazzi del potere e, subito dopo, i mezzi di comunicazione di massa. E' esattamente quello che sta avvenendo in Italia, con la complicità degli italiani imbecilli. L'informazione, da tempo in mano a Berlusconi, adesso si è trasformata in strumento di rappresaglia per i giornalisti non allineati che lavorano a raiuno. E non allinearsi ai diktat di Minzolini vuol dire perdere il posto. Un chiaro segnale anche per gli altri colleghi: colpirne tre per colpirli tutti. Rappresaglia fascista.
Minzolini avrebbe voluto che anche i tre giornalisti firmassero una lettera di sostegno al 'direttorissimo', dopo la vicenda rai-Agcom in cui Minzolini è coinvolto, scoperto a prendere accordi per cancellare notizie rilevanti o distorcerle in favore di un'informazione bacata e di propaganda di regime. Ma i tre giornalisti non hanno firmato quella lettera, dignitosamente, coerentemente con la propria etica professionale. Epurati, immediatamente dopo il risultato delle elezioni regionali.
Lo squallore della vicenda oltre che appartenere alla condotta di Minzolini, è relativa alla cabina di regia che sta manovrando il Paese. Minzolini è solo un burattino del governo, come lo sono tutti i ministri e le pedine ricoprenti ruoli di pseudocomando.
Già tempo fa scrivevamo una lettera a tutti giornalisti televisivi, esortandoli a compiere atti di dignità personale e professionale, quindi contrastando l'informazione pilotata. Ecco, questa dignità e questa professionalità devono essere riconosciute a Paolo Di Giannantonio, a Piero Damosso e a Tiziana Ferrario. Così come va riconosciuto alla giornalista Maria Luisa Busi il merito di aver dichiarato (oggi) che al tg1 è avvenuta una rappresaglia e che il clima che si respira è dei peggiori.
Esprimiamo solidarietà ai tre giornalisti. Un già numeroso gruppo su facebook sta raccogliendo le indignazioni degli iscritti e le espressioni di una vera stima per i tre giornalisti. In un Paese civile tutto questo non accade.
PS: al posto della Ferrario, nell'edizione del tg1 delle ore 20, Minzolini ha posto Nicola Giorgino, fratello del più noto Francesco. Un caso di nepotismo? Ben di più! Questo Nicola Giorgino è l'avvocato di Minzolini e milita nel 'partito dell'amore fascista'. Di peggio non si può.
Da quando Augusto Minzolini è stato posto a capo del tg1, in redazione il clima è diventato davvero pesante. Tutto quel che può succedere in un ambiente gestito da un despota, al tg1 succede.
Vogliamo ricordare ai lettori che quando accade un golpe o una guerra, i dominatori prima prendono i palazzi del potere e, subito dopo, i mezzi di comunicazione di massa. E' esattamente quello che sta avvenendo in Italia, con la complicità degli italiani imbecilli. L'informazione, da tempo in mano a Berlusconi, adesso si è trasformata in strumento di rappresaglia per i giornalisti non allineati che lavorano a raiuno. E non allinearsi ai diktat di Minzolini vuol dire perdere il posto. Un chiaro segnale anche per gli altri colleghi: colpirne tre per colpirli tutti. Rappresaglia fascista.
Minzolini avrebbe voluto che anche i tre giornalisti firmassero una lettera di sostegno al 'direttorissimo', dopo la vicenda rai-Agcom in cui Minzolini è coinvolto, scoperto a prendere accordi per cancellare notizie rilevanti o distorcerle in favore di un'informazione bacata e di propaganda di regime. Ma i tre giornalisti non hanno firmato quella lettera, dignitosamente, coerentemente con la propria etica professionale. Epurati, immediatamente dopo il risultato delle elezioni regionali.
Lo squallore della vicenda oltre che appartenere alla condotta di Minzolini, è relativa alla cabina di regia che sta manovrando il Paese. Minzolini è solo un burattino del governo, come lo sono tutti i ministri e le pedine ricoprenti ruoli di pseudocomando.
Già tempo fa scrivevamo una lettera a tutti giornalisti televisivi, esortandoli a compiere atti di dignità personale e professionale, quindi contrastando l'informazione pilotata. Ecco, questa dignità e questa professionalità devono essere riconosciute a Paolo Di Giannantonio, a Piero Damosso e a Tiziana Ferrario. Così come va riconosciuto alla giornalista Maria Luisa Busi il merito di aver dichiarato (oggi) che al tg1 è avvenuta una rappresaglia e che il clima che si respira è dei peggiori.
Esprimiamo solidarietà ai tre giornalisti. Un già numeroso gruppo su facebook sta raccogliendo le indignazioni degli iscritti e le espressioni di una vera stima per i tre giornalisti. In un Paese civile tutto questo non accade.
PS: al posto della Ferrario, nell'edizione del tg1 delle ore 20, Minzolini ha posto Nicola Giorgino, fratello del più noto Francesco. Un caso di nepotismo? Ben di più! Questo Nicola Giorgino è l'avvocato di Minzolini e milita nel 'partito dell'amore fascista'. Di peggio non si può.
8 commenti:
che tristezza :(
Dire tristezza è troppo poco....è una tragedia ma annunciata.Chi non ha voluto capire sono mijoni e mijoni di minchioni cui in futuro potrà essere letto un libro di fiabe dell'horror senza che neanche ne abbiano la consapevolezza. Bravi, sette più..ma bravi anche a quei coj.....di quella specie di aborto di partito che dovrebeb far opposizione....ma quando ce li levate di torno questi vecchi tromboni?
Mietta
L'Italia è diventata un caso (in)umano.
Siamo un paese culturalmente retrogrado. La TV è ancora il quasi esclusivo mezzo di "informazione". Se una cosa non viene detta lì, in pratica non esiste per la maggioranza delgi italiani.
L'autoritarismo governativo si serve di questo meccanismo per imporre le sue politiche.
Fra poco tempo l'Italia non ci sarà più: evidentemente qualche potere forte ha deciso per una secessione, e l'affermazione dei leghisti alle regionali ne è la testimonianza.
Io che vivo in Lombardia sono preoccupatissimo al pensiero di essere governato da gente del genere.... E la gente non si rende conto che la Lega è un pericolo forse addirittura maggiore dello stesso berluska.
Non ho più lacrime per piangere...
Sarebbe meglio chiamarlo “il TG1 rubato" come la gazzetta belga ‘le soir" (la sera) che fu chiamata ‘le soir volé" (la sera rubata) durante la guerra quando fu controllata dai nazisti e da giornalisti collaboratori.
@ Minuccio
Infatti funziona esattamente così.
@ Giuseppe
Hai ragione ad essere preoccupato. Ci sono ormai più che dei segnali chiari. Ci siamo dentro. Non mi stupirei se fra qualche anno ci trascineranno in una guerra civile, nord contro sud. Speriamo solo di essere talmente intelligenti da non abboccare o, semmai, di concentrare la nostra rabbia (innestata dalla tv) sul palazzo. Ma... conosci il nome del blog.
@ Tanos
Pas mal l'idée!
Unica cosa da fare: Non guardare la TV per non essere condizionati.
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