Non è certo il caso di scomodare Cartesio o Shakespeare per ragionare intorno alla prerogativa umana del dubbio. Chi non ne ha o non ne ha mai avuti? Il fatto è che, a mio giudizio, bisognerebbe averne di più, almeno in questo Paese! Ad esempio, come quello che mi attanaglia -ormai da molti anni- e che riguarda il riciclo dei materiali. Per carità, le iniziative volte in questo senso sono tutte elogiabili, alla base, la questione di principio non è messa in discussione: riciclare è un sacro principio e ci aiuta ad economizzare. Ma sarà davvero così? Chi economizza davvero? Chi ci guadagna realmente? Allora ho realizzato l'immagine che vedete qui sopra, per sintetizzare meglio il concetto. Seguitemi.
Anzitutto bisogna partire dalla considerazione che la materia prima ha un costo e che tra il petrolio e la plastica riciclata c'è una grande differenza di costi per le fabbriche che se ne giovano. Partendo da qui, poniamo che una fabbrica di bottiglie di plastica, rifornendosi di petrolio, spenda 50 centesimi per produrre una bottiglia e questa, poi, a noi costerà 1 euro al supermercato. Se però la stessa fabbrica si rifornisce, anziché di petrolio, di plastica riciclata, questa bottiglia gli costerà molto meno e, tuttavia, noi continuiamo ad acquistare la stessa bottiglia sempre 1 euro. C'è qualcosa che non torna, vero? Non dovremmo anche noi usufruire dei vantaggi del riciclo?
Allora il mio dubbio è questo: vuoi vedere che le campagne mediatiche sul riciclo servono soltanto a ingrossare i guadagni degli industriali? La Storia ci insegna che non è la prima volta che si studiano campagne mediatiche mirate, per far lievitare gli introiti delle industrie e ormai non mi stupirebbe se questo fosse uno di quei casi. Per ora la mia certezza è che le bottiglie che io compro, sia quelle ricavate dalla trasformazione del petrolio, sia quelle rimodellate con la plastica che io regalo alla fabbrica, le pago sempre alla stessa cifra, forse anche di più, se il fabbricante s'inventa il nuovo tappo 'spremi e ciuccia'!
Dobbiamo continuare a bercela?
AGGIORNAMENTO DEL 2 AGOSTO 2011
Sta girando in rete un video che dimostra come altrove, invece, il riciclo della spazzatura è un vantaggio economico reale anche per i cittadini. L'esempio viene dalla Norvegia: soldi in cambio della nostra immondizia. Buoni dubbi a tutti.
Anzitutto bisogna partire dalla considerazione che la materia prima ha un costo e che tra il petrolio e la plastica riciclata c'è una grande differenza di costi per le fabbriche che se ne giovano. Partendo da qui, poniamo che una fabbrica di bottiglie di plastica, rifornendosi di petrolio, spenda 50 centesimi per produrre una bottiglia e questa, poi, a noi costerà 1 euro al supermercato. Se però la stessa fabbrica si rifornisce, anziché di petrolio, di plastica riciclata, questa bottiglia gli costerà molto meno e, tuttavia, noi continuiamo ad acquistare la stessa bottiglia sempre 1 euro. C'è qualcosa che non torna, vero? Non dovremmo anche noi usufruire dei vantaggi del riciclo?
Allora il mio dubbio è questo: vuoi vedere che le campagne mediatiche sul riciclo servono soltanto a ingrossare i guadagni degli industriali? La Storia ci insegna che non è la prima volta che si studiano campagne mediatiche mirate, per far lievitare gli introiti delle industrie e ormai non mi stupirebbe se questo fosse uno di quei casi. Per ora la mia certezza è che le bottiglie che io compro, sia quelle ricavate dalla trasformazione del petrolio, sia quelle rimodellate con la plastica che io regalo alla fabbrica, le pago sempre alla stessa cifra, forse anche di più, se il fabbricante s'inventa il nuovo tappo 'spremi e ciuccia'!
Dobbiamo continuare a bercela?
AGGIORNAMENTO DEL 2 AGOSTO 2011
Sta girando in rete un video che dimostra come altrove, invece, il riciclo della spazzatura è un vantaggio economico reale anche per i cittadini. L'esempio viene dalla Norvegia: soldi in cambio della nostra immondizia. Buoni dubbi a tutti.
4 commenti:
Fanculo la differenziata! Inceneriamo tutto e risparmiamo tempo, denaro, magna magna e rotture di maroni. Nelle città con inceneritori efficienti la differenziata si fa solo per non dare “cattivo esempio” a chi non ha l’inceneritore, ma, a parte carta e vetro, si rimette tutto assieme e si brucia tutto creando ottima energia. Invece di perder tempo con cacate simili mettiamo dazi tremendi a chi fa affari con i distruttori del pianeta, arabi e cinesi. Convertiamo petrolio in nucleare per industrie e riscaldamento. Obblighiamo le case automobilistiche a convertire in tempi stabiliti parte della produzione e blocchiamo la dipendenza dal medioevale mondo arabo. Facciamo in modo che chi fa affari con i cinesi vada via dall’Italia. Per quanto riguarda gli Americani per conto mio possono fare ciò che gli pare, in fondo devo solo esser loro grato. Senza di loro inizieremmo ora a toglierci le pezze dal culo come stanno tentando di fare i comunisti russi ed europei. Svegliatevi altro che differenziata. by Squily
Mai letto un commento più fascista e razzista di quello tuo, Squily.
Buonasera, ho letto con molto interesse l'articolo riguardante la raccolta differenziata. Io abito in trentino e la questione della raccolta differenziata sta assumendo dei contorni assai inquietanti. Sto preparando un sito (qualcosa di mooolto casalingo) di denuncia e il video di come si raccoglie in Norvegia l'ho trovato veramente Illuminante!!!. Vorrei chiedervi il permesso di ospitare questo video nel mio sito. Inoltre sto raccogliendo tutte le informazioni possibili sul tipo di raccolta differenziata che fanno altri paesi tipo svizzera svezia germania...insomma la vecchia mitteleuropa!! Nel caso che abbiate documentazione su quest'aspetto e voleste condividerla.... beh grazie in anticipo!!
Ciao. Il video è preso da youtube, quindi è di dominio pubblico. Puoi andare anche tu su youtube e scaricarlo da lì, oppure ti prendi il codice... insomma, vedi tu. Ciao.
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