martedì 8 dicembre 2009

Il CO2 è la nuova strategia del terrore?

Ci chiediamo: dopo la fase del terrorismo islamico (mamma li turchi) e quella dei virus pronti a fare strage di intere nazioni (salvo archiviazione dopo il congruo arricchimento delle case produttrici di vaccini), oggi la strategia del terrore si sta orientando sul CO2? E' il CO2 la causa di ogni male del pianeta? A giudicare dai contenuti della conferenza di Copenhagen pare proprio di sì.
Si è detto che la conferenza di Copenhagen (COP15) costituisce l'accordo più complesso e cruciale che sia mai stato stipulato. E si è detto che le emissioni di CO2 sono la sola e unica minaccia per il futuro dell'umanità. Peccato che nella conferenza non si sia parlato di guerra globale, di uso preventivo di armi nucleari, delle ricadute radioattive delle bombe nucleari del Pentagono, della guerra meteorologica e delle tecniche di modificazione artificiale del clima. Nessun accenno all' Owning the weather (possedere il clima) per scopi militari (qui) e (qui), quindi alle irrorazioni venefiche delle chemtrails sui cieli del mondo e del progetto HAARP.
Cosa dobbiamo aspettarci adesso? Come si concretizzerà questa nuova strategia del terrore basata sul 'pericolosissimo' CO2? Ci diranno di risparmiare energia, certo, ci diranno persino di spegnere la spia rossa della tv, mentre le ciminiere delle fabbriche continueranno tranquillamente a emettere sostanze altamente inquinanti. Ci inviteranno ad abbassare il calore delle nostre abitazioni e di predisporre coibentazioni ad hoc, mentre le piscine dei miliardari continueranno a essere ben riscaldate, adiacenti alle saune e alle terme private. Ci convinceranno che le centrali elettriche devono far posto a quelle nucleari (e chi se ne frega dei veri pericoli e dell'impossibilità di eliminare le scorie radioattive).
La campagna propagandistica è già iniziata con uno spot d'effetto, struggente, degno di una comédie larmoyante. Non c'è che dire, proprio un bello spot, ma non vorremmo che il problema CO2 sia in realtà solo una fantasia (o un sogno come nello spot) che ci viene propinata come realtà. D'altra parte, esiste una nutrita schiera di scienziati che si oppone alla teoria del global warming, scienziati che evidenziano la falsità delle teorie che stanno prendendo piede (da molti anni a questa parte), sostenendo, invece, l'inizio di una nuova èra glaciale (che detta così, alla luce dell'enorme propaganda svolta da anni sull'effetto serra, sembra un'eresia). Antonio Zichichi scriveva su 'Scienze': 'non è possibile stabilire una relazione lineare tra aumento di CO2 e riscaldamento globale'.
Giorni fa, tra l'altro, c'è stata una fuga di notizie che ha fatto scandalo in merito all'intercettazione di una fitta e privata corrispondenza tra scienziati, i quali parlano di strategie di filtraggio delle informazioni sul clima, al fine di tenere al corrente i cittadini di alcune cose, ma di occultarne altre molto scomode: 1073 mail per 62 MB scaricabili (utilizzate sempre un antivirus prima di aprire un file scaricato).
Noi non sappiamo dove stia la verità, ma siamo soliti interrogarci sulle questioni, soprattutto se queste vengono propagandate dal sistema attraverso campagne che escludono a priori i reali problemi del Pianeta. Ed è sul dubbio -più che sulle certezze- che noi cerchiamo di consolidare la nostra coscienza critica.

Per saperne di più sulle mail degli scienziati, intercettate

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