domenica 15 gennaio 2012

L'elettore malato e plagiato

Gli elettori credono che cambiando il governo si risolvano i problemi, ma Storia e cronaca insegnano che non è mai stato così. Gli elettori continuano a votare anche perché il sistema ha fatto credere loro che non esistono altre soluzioni, e se esistono sarebbero terribili. L'elettore è un malato plagiato che affida la sua vita e quella degli altri nelle mani di un sedicente medico che gli succhia il sangue e lo conduce alla morte. L'elettore è un malato talmente plagiato che preferisce morire in questo modo, pur di non informarsi (almeno informarsi) sul vero metodo di guarigione.
Poi un tizio arriva a far visita al malato grave, e questo tizio illustra all'elettore i vantaggi di un rimedio alternativo, valido, con tanto di prove alla mano, gli mostra quanto gli individui stiano bene, in pace, in libertà, in armonia. Tutte cose che l'elettore ha sempre voluto (a parole). Ma cosa fa l'elettore malato? Gira la faccia, non vuole ascoltare il tizio, non vuole vedere, non vuole sapere, scalcia nel letto come in preda al demonio. Quando va bene (ma deve proprio andare bene) l'elettore malato discute con il tizio, ma non per avvicinarsi alla buona medicina, ma per cercare un pretesto qualsiasi al fine di giustificare a tutti i costi il suo sedicente medico assassino. Ed è in questa sua 'ricerca di pretesti' che l'elettore malato denuncia anche la sua ipocrisia.
Ma per fortuna, nella corsia di questo pseudo ospedale ci sono altri malati che hanno cominciato a dubitare del sedicente medico.

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