Le ultime azioni di guerra, a Gaza, sono maturate nel corso dell'ascesa del neopresidente Barak Obama; questo dovrà pur far riflettere. Far scoppiare una guerra in Medioriente proprio quando Si elegge un presidente democratico e pacifista è come sparare su una colomba bianca, prima che questa possa covare l'uovo della pace.
Diciamolo francamente, Israele non può armarsi e partire senza l'appoggio degli USA. Tutte le motivazioni addotte fin ora per giustificare la guerra non ci hanno pienamente convinto. Ufficialmente Hamas invia i missili su Israele perché lo Stato ebraico, oltreché imporre l'embargo, non concede alcun transito a quei poveri cristi palestinesi, rinchiusi nella striscia come bestie in cattività. Ne consegue l'operazione 'piombo fuso'. Ma questa è una storia vecchia, i confini della striscia sono stati, nel corso della sua disgraziata storia, da 60 anni in qua, periodicamente chiusi e riaperti. Israele ha aspettato il momento propizio per scatenare l'inferno, complici USA e Europa che, anzi, sono i mandanti dell'eccidio in corso; guarda caso, il momento è arrivato proprio quando alla Casa Bianca stava per entrare un signore probabilmente capace di risolvere la questione mediorientale. Ma ora c'è la guerra e questa guerra non fa altro che inasprire le due parti e allontanarle da un possibile accordo di pace, definitivo. Questo è un vile sgambetto a Obama, da parte dell'amministrazione Bush, sullo scadere del suo mandato. Come si dice: uno sporco goal in zona Cesarini!
Tutti gli inadempimenti di Israele e le violazioni del diritto internazionale ci dimostrano che questa guerra è stata concepita per Barack Obama, contro Barack Obama.
Scrive la giornalista Phyllis Bennis: «...i bombardamenti sono strumentali alla politica interna israeliana e hanno il significato di respingere ogni chanche di negoziati seri tra le parti che potrebbero avere luogo grazie ai piani dell’amministrazione Obama».
Diciamolo francamente, Israele non può armarsi e partire senza l'appoggio degli USA. Tutte le motivazioni addotte fin ora per giustificare la guerra non ci hanno pienamente convinto. Ufficialmente Hamas invia i missili su Israele perché lo Stato ebraico, oltreché imporre l'embargo, non concede alcun transito a quei poveri cristi palestinesi, rinchiusi nella striscia come bestie in cattività. Ne consegue l'operazione 'piombo fuso'. Ma questa è una storia vecchia, i confini della striscia sono stati, nel corso della sua disgraziata storia, da 60 anni in qua, periodicamente chiusi e riaperti. Israele ha aspettato il momento propizio per scatenare l'inferno, complici USA e Europa che, anzi, sono i mandanti dell'eccidio in corso; guarda caso, il momento è arrivato proprio quando alla Casa Bianca stava per entrare un signore probabilmente capace di risolvere la questione mediorientale. Ma ora c'è la guerra e questa guerra non fa altro che inasprire le due parti e allontanarle da un possibile accordo di pace, definitivo. Questo è un vile sgambetto a Obama, da parte dell'amministrazione Bush, sullo scadere del suo mandato. Come si dice: uno sporco goal in zona Cesarini!
Tutti gli inadempimenti di Israele e le violazioni del diritto internazionale ci dimostrano che questa guerra è stata concepita per Barack Obama, contro Barack Obama.
Scrive la giornalista Phyllis Bennis: «...i bombardamenti sono strumentali alla politica interna israeliana e hanno il significato di respingere ogni chanche di negoziati seri tra le parti che potrebbero avere luogo grazie ai piani dell’amministrazione Obama».
7 commenti:
Allora non mi ero sbagliata dicendo che era un colpo di coda dell'amministrazione Bush e che Obama potena essere il giusto interlocutore col mondo arabo...
Potrebbe anche essere plausibile... ma io aspetto ancora un po'. Quando si parla di e si ha a che fare con presidenti americani, bisogna essere ben disposti ad accettarne tutte le decisioni che storicamente sono sempre state (quasi tutte) contro una giusta ragione. Ciao.
@ pia
La mia è un'ipotesi, ma avvalorata dall'analisi di certe situazioni. Obama possiede anche una cultura islamica e questo si aggiunge alle altre sue potenzialità (che qualcuno può vedere come pericolo).
@ Riverinflood
Come ho appena scritto da te, Obama non può essere simile a Bush. Certo, la cautela è d'obbligo. Avevo infatti scritto un post dove prendevo in esame il conflitto che verrà a generarsi tra Obama e la cia. Ma qualcosa deve pur cambiare... più in giù di così, manca solo la bomba atomica su Cuba.
quella cartina parla da sola.
@ Titus Bresthell
Purtroppo sì.
Ciao
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