Non è un mistero che in Italia viviamo sotto il dominio di un governo arrogante e nefasto e di un'opposizione inesistente. Di quale pasta siano fatti i nostri parlamentari lo sappiamo tutti, ma l'Italia li ha votati (omissis). E tutti conoscono il livello di inutilità delle loro parole in riferimento agli avvenimenti bellici che stanno insanguinando l'area di Gaza per mano israeliana. Cosa fanno i nostri parlamentari? Li vediamo in tv che sembrano davvero sdegnati (attori consumati) e lanciano i loro vuoti e inutili bla bla. 'Siamo dispiaciuti per quanto sta accadendo...' oppure 'Bisogna porre rimedio a questa guerra...' Non c'è nessun bisogno di essere parlamentare per dire simili banalità. Vergogna!
Ma allora, direte voi, cosa dovrebbero dire? O cosa dovrebbero fare?
Ecco cosa ha detto (e fatto) Theodoros Pangalos, parlamentare socialista greco, quando si è visto recapitare per Natale tre bottiglie di vino dall'ambasciatore israeliano ad Atene. Pangalos scrive il seguente biglietto, rispedendo il vino al mittente:
"Ho notato che questo vino e' stato prodotto sulle alture del Golan. Sin da piccolo mi è stato insegnato a non rubare e a non accettare prodotti rubati. Lei sa bene che il suo paese occupa illegalmente le alture del Golan, che in base al diritto internazionale e a numerose risoluzioni Onu appartengono alla Siria. (...) Spero che Israele trovi sicurezza all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, e al tempo stesso mi auguro che il vostro governo cessi di praticare la politica della punizione collettiva, gia' applicata su scala di massa da Hitler e dal suo esercito".
«(l'umanità) la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà...»
(Leonardo Sciascia da 'Il giorno della civetta')
Ma allora, direte voi, cosa dovrebbero dire? O cosa dovrebbero fare?
Ecco cosa ha detto (e fatto) Theodoros Pangalos, parlamentare socialista greco, quando si è visto recapitare per Natale tre bottiglie di vino dall'ambasciatore israeliano ad Atene. Pangalos scrive il seguente biglietto, rispedendo il vino al mittente:
"Ho notato che questo vino e' stato prodotto sulle alture del Golan. Sin da piccolo mi è stato insegnato a non rubare e a non accettare prodotti rubati. Lei sa bene che il suo paese occupa illegalmente le alture del Golan, che in base al diritto internazionale e a numerose risoluzioni Onu appartengono alla Siria. (...) Spero che Israele trovi sicurezza all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, e al tempo stesso mi auguro che il vostro governo cessi di praticare la politica della punizione collettiva, gia' applicata su scala di massa da Hitler e dal suo esercito".
«(l'umanità) la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà...»
(Leonardo Sciascia da 'Il giorno della civetta')
6 commenti:
massimo rispetto a Theodoros!
Ne avessimo in Italia 10 così in tutto il parlamento e già si sentirebbe meno puzzo di quaquaraquà
Sussurri obliqui
@ progvolution
Il tuo commento chiosa perfettamente il post.
ribadisco e ne sono convinto: due popoli due stati. non è possibile continuare con questa guerra orribile ed assassina. Basta.
ciao!
@ Calogero Parlapiano
Ne siamo convinti tutti; pensa, ne è convinta anche la maggior parte degli israeliani e dei palestinesi; ma nessuno dà loro ascolto, figuriamoci a noi. Comunque denunciamo.
Ciao....sinceri complimenti per il blog!Ti interessa uno scambio link?Grazie fammi sapere..
http://archimede2008.blogspot.com
Io non ho parole.
Gli uomini hanno reazioni di rabbia, le donne sentono un macigno nel cuore, ed io sono una di loro.
Ci saranno ragioni da ambo le parti, ma quando si uccidono bambini in quel modo non vale più nessuna ragione.
Poi gli interessi internazionali sembranno tali che nessuno si adopera seriamente.
Bravo Theodoros, certo, ce ne fossero...
Sarà un colpo di coda del governo Bush?
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