Il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, sollecita il governo a predisporre una normativa che obblighi agli imam delle moschee presenti in Italia di predicare in lingua italiana, anziché in arabo. Dice Fini: «Così si evita il rischio di istigazione all'odio e alla violenza». Secondo il fini-pensiero, recitare in arabo potrebbe dare l'opportunita agli imam di diffondere messaggi di terrorismo all'interno delle moschee. D'altra parte, dice, anche il principe ereditario Mohammed Bin Zayed auspica un simile provvedimento.
A parte il fatto che messaggi di tipo terroristico possono diffondersi anche fuori dalle moschee, ad esempio per le strade, nelle case e -s'è visto- anche su YouTube, ma sarebbe come se un italiano andasse in una chiesa cattolica in Medioriente per ascoltare il Vangelo in arabo!
Fini ha commesso un passo falso e non perché il suggerimento sia inattuabile, ma perché prevediamo un aumento di italiani nelle moschee per ascoltare i passi del Corano, finalmente in lingua italiana. Chissà, magari qualche italiano si convertirà all'islamismo, con buona pace di Ratzinger e della religione di Stato e si convincerà che gira più violenza nelle sacrestie che nelle moschee.
Una nota dispregiativa va anche alla questione di medoto. Vietare a tutti gli imam di predicare in arabo, vuol dire accusarli tutti di terrorismo. Insomma, di tutta l'erba un... FASCIO!
Se questo è il metodo, allora posso allegramente sostenere che tutti i parlamentari sono cocainomani e delinquenti! E magari mi avvicino molto alla realtà. Voi che dite?
A parte il fatto che messaggi di tipo terroristico possono diffondersi anche fuori dalle moschee, ad esempio per le strade, nelle case e -s'è visto- anche su YouTube, ma sarebbe come se un italiano andasse in una chiesa cattolica in Medioriente per ascoltare il Vangelo in arabo!
Fini ha commesso un passo falso e non perché il suggerimento sia inattuabile, ma perché prevediamo un aumento di italiani nelle moschee per ascoltare i passi del Corano, finalmente in lingua italiana. Chissà, magari qualche italiano si convertirà all'islamismo, con buona pace di Ratzinger e della religione di Stato e si convincerà che gira più violenza nelle sacrestie che nelle moschee.
Una nota dispregiativa va anche alla questione di medoto. Vietare a tutti gli imam di predicare in arabo, vuol dire accusarli tutti di terrorismo. Insomma, di tutta l'erba un... FASCIO!
Se questo è il metodo, allora posso allegramente sostenere che tutti i parlamentari sono cocainomani e delinquenti! E magari mi avvicino molto alla realtà. Voi che dite?
4 commenti:
Tarcisio Bertone che dice in arabo; ite, missa est. Oppure: Dio è con noi! Accidenti, non conoscere l'arabo.
River, dobbiamo rimediare. Corso obbligatorio di arabo, full-immersion, a tutti i sacerdoti e cardinali italiani. Spedizione punitiva di un anno a Mazara del Vallo. Magari imparano anche un po' di convivenza civile.
Lo puoi sostenere tranquillamente, sapendo di non sbagliare :-)
Lo dimostrano le loro brillanti idee.
@ holamotohd
Infatti. O son drogati o delinquenti. Facciamo tutt'e due, per non sbagliare.
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